6 Novembre 2022

Ai sadducei, che non credono nella risurrezione dei morti, Gesù risponde confermando questa verità. È la speranza di essere da Dio risuscitati che ha sostenuto i sette fratelli Maccabei nell’affrontare con serenità un atroce martirio di morte.

Oggi ricorre la 72a Giornata del ringraziamento

UNA SPERANZA CHIARA E LUMINOSA

commento-6-novembre

In mezzo a tante vicende, spesso dolorose, del nostro tempo, la liturgia ci invita sempre al rendimento di grazie. Ma il ringraziamento oggi va oltre questa vita. È un grido di gioia perché il Signore «ci ha donato una consolazione eterna e una buona speranza» (II Lettura), una speranza chiara e luminosa: la risurrezione. Sulla scia dei sette giovani testimoni della prima alleanza, possiamo proclamare: «Dal Cielo ho queste membra», e dal Signore so che le riavrò di nuovo, glorificate, per l’eternità (I Lettura). Davvero, il Vangelo è annuncio di risurrezione: «Dio non è dei morti, ma dei viventi». Certo, abbiamo rispetto e compassione per chi oggi non ha speranza oltre questa vita, ma crediamo più che mai che per tutti Gesù ha preparato un posto per l’eternità! Condividiamo con altre esperienze religiose la necessità di una purificazione, ma ribadiamo con fermezza che per noi cristiani è Dio l’autore della salvezza, è il suo amore che ci purifica, donandoci un cuore nuovo. È questa sua grazia che ci apre alla conversione, per essere figli della risurrezione, figli di Dio, «degni della vita futura e della risurrezione», in cui ci sazieremo contemplando il volto del Signore (Salmo).

fr. Antoine-Emmanuel, Frat. Monast. di Gerusalemme, Firenze

«Fino a quando, Signore?»

All’inizio del 2022 sembrava che le pesanti ricadute della crisi sanitaria mondiale stessero finalmente cedendo il passo a una timida ripresa economica. Ed ecco, la guerra tra Russia e Ucraina rimette tutto in discussione, con un forte impatto su ognuno di noi: non solo il dolore per la tragedia umana, ma anche le disastrose conseguenze sulla nostra economia e le nostre vite. E tra quelli che pagano più duramente in Italia sono i lavoratori del settore primario: agricoltura, allevamento, pesca.

Le sanzioni alla Russia, unite a quelle pre- esistenti, e il rincaro di energia e carburanti, aggravano una situazione già critica, al punto che oggi per molti diventa proibitivo lavorare; si pensi al settore della pesca in cui i costi (carburante, imposte, stipendi, manutenzione ecc.) in molti casi superano di gran lunga i profittiIn questa situazione il messaggio della Cei per la Giornata del ringraziamento, che pone l’attenzione sulla legalità e sulla trasparenza, come fattori determinanti per la salute, la cura della terra e la qualità della vita sociale, potrà sembrare anacronstico, ma non lo è. Sappiamo tutti delle interferenze della malavita e della mafia nei vari filoni della produzione, trasformazione e distribuzione agroalimentare, con nefaste conseguenze sulla qualità dei prodotti, sulla salute, sull’occupazione.

Che siamo o no personalmente coinvolti in questo settore, non possiamo restare indifferenti alle difficoltà di tanti lavoratori e delle loro famiglie che vivono una lunga e sempre più grave precarietà. La nostra preghiera di ringraziamento si unisca più che mai al grido del salmista: «Fino a quando, Signore?» (Salmo 13). Ringraziamo quindi per la terra, creata e affidata all’umanità come un giardino; e chiediamo un cuore nuovo, perché sappiamo custodire con cura e responsabilità questo dono, per trasmetterlo intatto, e semmai abbellito, alle generazioni future e chiediamo anche, al Signore, che sia lui a soccorrere finalmente coloro che lavorano la terra, perché li sollevi dai loro affanni, li benedica e li premi, assicurando alle loro famiglie una vita serena e dignitosa.

don Pietro Roberto Minali, ssp

Preghiera dei fedeli

C -Fratelli e sorelle, animati dalla speranza che non delude, presentiamo al Signore il grido dell’umanità

Lettore - Diciamo insieme:  Ascoltaci, Signore.

1. Per i Pastori della Chiesa: permeati e trasformati dalla parola viva ed efficace del Signore, sappiano annunciare con franchezza e fascino il Vangelo della conversione e della pace. Preghiamo:

2. Per i capi dei popoli e le organizzazioni internazionali: siano animati dalla verità e dalla giustizia del Vangelo, affinché i beni della terra non servano al guadagno di pochi, ma siano condivisi nella giustizia e nell’attenzione ai piccoli e ai poveri. Preghiamo:

3. Per i lavoratori della terra e del mare: la benedizione del Signore ricompensi con frutti abbondanti le loro fatiche e assicuri dignità e benessere alle loro famiglie. Preghiamo:

4.Per chi è senza speranza o è stanco della vita: sia soccorso dalla comunità cristiana con la testimonianza di fede nel Signore della vita e con gesti di carità e accoglienza. Preghiamo

5.Per la nostra comunità: la gioia del perdono ricevuto nel Sacrificio della Messa renda tutti noi capaci di riconciliazione e di accoglienza fraterna. Preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C - Padre santo, ti preghiamo di esaudire le nostre preghiere al di là dei nostri desideri, nel nome di Gesù, il tuo Figlio divino. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

A - Amen.

Calendario liturgico: 7 - 13 Novembre 2022

7 L Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore. Gesù ci avverte: se diamo scandalo allontaniamo i fratelli dalla fede. S. Prosdocimo; S. Baldo; S. Ercolano. Tt 1,1-9; Sal 23; Lc 17,1-6

8 M La salvezza dei giusti viene dal Signore. Siamo servi inutili, dobbiamo riconoscere che l’unico necessario è Gesù Cristo. S. Goffredo; S. Chiaro; B. Giovanni Duns Scoto. Tt 2,1-8.11-14; Sal 36; Lc 17,7-10

9 M
Dedic. Basilica Lateranense (f, bianco). Un fiume rallegra la città di Dio. Gesù paragona la sua persona al Tempio, ma, a differenza di questo, sarà risuscitato da morte. S. Elisabetta della Trinità. Ez 47,1-2.8-9.12 opp. 1Cor 3,9c-11.16-17; Sal 45; Gv 2,13-22.

10 G
S. Leone Magno (m, bianco). Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe. Siamo chiamati a vigilare in attesa del giorno del Signore, senza avere la pretesa di possederlo. S. Oreste; S. Andrea Avellino. Fm 7-20; Sal 145; Lc 17,20-2

11 V
S. Martino di Tours (m, bianco). Beato chi cammina nella legge del Signore. Dobbiamo essere pronti alla manifestazione di Dio nella sua divina signoria, per riconoscerlo, per essere introdotti nella gioia dell’eterna comunione con lui. S. Teodoro Studita; S. Marina di Omura. 2Gv 1a.3-9; Sal 118; Lc 17,26-37

12 S
S. Giosafat (m, rosso). Beato l’uomo che teme il Signore. Dio è giusto, paziente e buono e non lascerà inascoltate le preghiere di chi a lui si rivolge. S. Macario; S. Diego. 3Gv 5-8; Sal 111; Lc 18,1-8.

13 D
XXXIII Domenica del T.O. / C. XXXIII sett. del Tempo Ordinario / C - I sett. del Salterio. S. Imerio. Ml 3,19-20a; Sal 97; 2Ts 3,7-12; Lc 21,5-19.

Elide Siviero

Salmo

salmo-6-novembre

PROPOSTE PER I CANTI: da Nella casa del Padre, ElleDiCi, 5a ed. da Nella casa del Padre, ElleDiCi, 5a ed.

- Inizio: Signore, sei venuto (728); Rallegratevi, fratelli (711).

Salmo responsoriale: Ritornello: M° C. Recalcati; oppure: L’anima mia ha sete del Dio vivente (104).

Processione offertoriale: Se voi avete fame (310).

Comunione: Sei tu, Signore, il pane (719); Conducimi tu (629).

Congedo: Ave, Maria (571-573)

Archivio

Vai