3 novembre 2019
Zaccheo disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato, restituisco quattro volte tanto».
UN UOMO DI NOME ZACCHEO VOLEVA VEDERE GESU'
Un inno di lode alla compassione divina apre la Liturgia della parola di questa domenica. Che cos’è il mondo? Che cosa siamo noi? Poca cosa: polvere che un leggero soffio disperde, goccia di rugiada che evapora al primo raggio di sole. Eppure tanto preziosi per Dio, che ama la vita e si china paziente e compassionevole sulle sue creature. Siamo opera sua, protetti dal suo alito di vita che non disperde ma conserva (I Lettura). Gesù alza lo sguardo, sguardo d’amore su Zaccheo e voce amica. Guarda, e parla al suo cuore insoddisfatto e malato. Vi legge il tumulto dei sentimenti, le ferite che si porta dentro, il desiderio sincero di cambiare vita. Zaccheo è un “perduto”, ma l’alba della salvezza sorge per lui e riveste di grazia l’oggi del peccato che lo abita (Vangelo). Nella vicenda di Zaccheo, il perduto-ritrovato, rinveniamo le ragioni della fraternità spirituale che è il tessuto connettivo della Chiesa. È ciò che unisce le menti e i cuori; sostiene la fede; fa proprie e consegna al Padre le comuni vicissitudini; mantiene il gusto del bene; protegge dalle vane suggestioni e dalle derive misticheggianti; null’altro desidera, purché Dio sia da tutti glorificato. Preghiamo gli uni per gli altri (II Lettura).
don Giuliano Saredi, ssp
Carlo Acutis, genio dell’informatica, innamorato dell’ Eucaristia
Eucaristia e computer, adorazione e amicizie, rosario e volontariato: la via alla santità di Carlo Acutis, morto nel 2006 all’età di 15 anni per una leucemia fulminante, è stata un perfetto mix di straordinario e ordinario, di slanci spirituali e passioni umane, su tutte quella per l’informatica e per Internet. Seppure vissuto alla vigilia del boom dei social network, Carlo aveva previsto le straordinarie potenzialità del web anche per la diffusione della fede (tant’è che è stato proposto di dichiararlo «patrono della Rete»). È una sua creazione infatti, la mostra virtuale sui miracoli eucaristici ancora oggi visitabile online (www.miracolieucaristici.org) e che si è rivelata uno straordinario volano per la diffusione della testimonianza di Carlo, oggi conosciuto in tutti i continenti. Ma il centro della vita di Carlo non era certo il computer. Primogenito di una famiglia benestante di Milano, studente prima dalle suore Marcelline, poi dai Gesuiti, presso il prestigioso Liceo Leone XIII, ripeteva sempre che «l’Eucaristia è la mia autostrada per il cielo». E accanto alla Messa quotidiana non mancavano gesti di solidarietà verso i più poveri, compiuti con grande discrezione, tant’è che in alcuni casi sono stati scoperti solo dopo la sua morte. Una coerenza e una radicalità che hanno colpito profondamente anche il domestico di famiglia, Rajesh, di religione induista, convintosi a chiedere il battesimo. Il processo di canonizzazione, avviato a Milano nel 2013, ha concluso la fase diocesana nel 2016.
Per informazioni: www.carloacutis.com.
Testi tratti dalla mostra «I santi della porta accanto», promossa dall’Associazione don Zilli e dal Centro Culturale San Paolo.
Per informazioni sulla mostra (ed eventuali richieste di esposizione): centroculturale.vicenza@stpauls.it; cell. 346 9633801
Preghiera dei fedeli
Fratelli e sorelle, imploriamo dal Padre la forza e la luce necessaria perché la Parola che abbiamo ascoltato penetri nei nostri cuori e li converta.
Lettore - Preghiamo insieme e diciamo:
Donaci, o Dio, un cuore puro.
1. Perché la Chiesa, fedele al suo Signore, riveli sempre il volto misericordioso del Padre, pronta a versare l’olio della consolazione e il vino della speranza sull’ uomo piagato nel corpo e nello spirito, preghiamo:
2. Perché nella nostra nazione e nel mondo intero la compassione sia più forte dell’indifferenza e la solidarietà prevalga sull’individualismo, preghiamo:
3. Per i nostri cari defunti, perché la fede che abbiamo condiviso ravvivi in noi il mistero della comunione dei Santi, preghiamo:
4. Perché ciascuno di noi, nelle nostre case e nei diversi luoghi della vita sociale, sappia portare a chi è in difficoltà conforto e aiuto, preghiamo:
Intenzioni della comunità locale.
C - O Dio di ogni consolazione, ascolta le nostre invocazioni e fa’ che camminiamo nelle tue vie, perché ogni nostra azione abbia da te il suo inizio e in te il suo compimento. Per Cristo nostro Signore.
A - Amen
XXXI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO
04 L S. Carlo Borromeo, Vescovo. Memoria (bianco). Nella tua grande bontà, rispondimi, Signore. Il Vangelo ci ricorda l’importanza del linguaggio della gratuità, che è uno degli attributi di Dio: Dio è gratuità, dona e si dona. S. Modesta; B. Elena Enselmini. Rm 11,29-36; Sal 68,30-31.33-34.36-37; Lc 14,12-14.
05 M Custodiscimi, Signore, nella pace. Paolo ci ricorda che se Dio è amore gratuito anche noi dobbiamo immaginare la nostra vita come dono: la grazia ci porta alla gratuità. S. Donnino; S. Guido Maria Conforti; B. Gregorio Lakota. Rm 12,5-16a; Sal 130,1-3; Lc 14,15-24.
06 M Felice l’uomo pietoso che dona ai poveri. Il Vangelo interpella la nostra libertà e ci chiede di scegliere per chi e per che cosa viviamo. S. Leonardo; S. Protasio; S. Severo di Barcellona. Rm 13,8-10; Sal 111,1-2.4-5.9; Lc 14,25-33.
07 G Contemplerò la bontà del Signore nella terra dei viventi. L’immagine del pastore che va in cerca della pecora smarrita lasciando le altre pecore ci ricorda la «passione» di Dio per la nostra vita. S. Prosdocimo; S. Baldo; S. Ercolano. Rm 14,7-12; Sal 26,1.4.13-14; Lc 15,1-10.
08 V Agli occhi delle genti il Signore ha rivelato la sua giustizia. Essere discepoli del Signore significa vivere ogni giorno nella relazione vitale con Gesù Cristo. S. Goffredo; B. Giovanni Duns Scoto; S. Chiaro. Rm 15,14-21; Sal 97,1-4;Lc 16,1-8.
09 S Dedicazione della Basilica Lateranense. Festa (bianco). Un fiume rallegra la città di Dio. La chiesa-edificio è segno visibile dell’unico vero tempio che è Cristo. S. Elisabetta della Trinità. Ez 47,1-2.8-9.12 oppure 1Cor 3,9c-11.16-17; Sal 45,2-3.5-6.8-9; Gv 2,13-22.
[10 D XXXII Domenica del T.O. / C (S. Leone Magno; S. Oreste) 2Mac 7,1-2.9-14; Sal 16,1.5-6.8.15; 2Ts 2,16 3,5; Lc 20,27-38].
Enrico M. Beraudo
Salmo responsoriale e accompagnamento
PROPOSTE PER I CANTI: da Nella casa del Padre, ElleDiCi 2009. 5 Ristampa.
Processione d’ingresso: Ti esalto, Dio, mio re (738); Il tuo amore, Signore (497).
Salmo responsoriale: M° M. Chiarapini Ritornello: Benediciamo il Signore (153).
Processione offertoriale: Signore, cerchi i figli tuoi (725).
Comunione: Un cuore nuovo (505); Tu sei la mia vita (732).
Congedo: Tu percorri con noi (744).