29 settembre

Rendere a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio è la risposta di Gesù a una domanda tranello. È chiaro che solo a Dio si deve dare tutta la nostra persona e che, al contempo, va dato il proprio contributo leale alle istituzioni civili. Questo Gesù lo insegnerà con la sua vita e l’obbedienza della Croce, quando i suoi avversari sceglieranno di stare dalla parte del potere umano e non dalla parte di Dio. Oggi ricorre la 97a Giornata missionaria (colletta obbligatoria).

 
 
 

Servire è la vera grandezza

Gesù nel Vangelo indica il servizio come via della vera grandezza. Egli ha appena annunciato la sua passione e gli apostoli, per quanto ciò possa sembrare inverosimile, si mettono a discutere chi di loro sarà il più grande nel futuro regno, Gesù capovolge le loro prospettive: il primo nel suo regno è colui che nell’umiltà sa farsi servo di tutti, specialmente dei piccoli, degli ultimi e dei dimenticati. Se per molti riuscire nella vita significa accumulare una fortuna, salire sul podio degli onori, raccogliere solo le rose della vita, Cristo proclama che non esiste vera grandezza se non nel dono di sé disinteressato e nel generoso servizio ai fratelli. Come? Lottando contro l’orgoglio, ripulendo il cuore da ogni desiderio di metterci in vista e prendendo come modello Gesù Cristo che cammina avendo davanti a sé la meta della vera gloria, quella promessa dal Padre. L’umiltà del servizio è quindi la via indicata da Cristo per essere nel mondo lievito buono che fa fermentare l’umanità e la fraternità. Ritorniamo sul cammino che lui ci indica: convertirci dall’amore “che prende” all’amore “che serve”, perché solo chi veramente ama è capace di servire in umiltà e creare futuro, speranza, novità.

don Donato Allegretti

“La speranza non delude”. L’annuncio della Chiesa a una umanità e a un mondo che non sanno più sperare

La tradizionale lettura pubblica della Bolla d’Indizione Spes non confundit (“La speranza non delude”), che ha avuto luogo lo scorso 9 maggio, nella solennità dell’Ascensione, davanti alla Porta Santa della Basilica di San Pietro alla presenza di papa Francesco, ha segnato una tappa fondamentale nel cammino verso il prossimo Anno giubilare che avrà inizio in Vaticano martedì 24 dicembre e nelle Diocesi d’Italia e del mondo la domenica successiva, festa della Santa Famiglia.

Il titolo della Bolla è preso dalla Lettera ai Romani (5,5) e richiama il motto che il Papa ha scelto quale tema ispiratore di tutto l’Anno, ossia Pellegrini di speranza. Così si coniugano due aspetti fondamentali della vita cristiana: primo, che è essenzialmente un camminare verso il Signore che viene; secondo, che questo camminare richiede che i cristiani siano uomini e donne investiti di speranza, cioè desiderosi di vedere il regno di Dio e per questo pronti a fidarsi delle promesse di Cristo, facendo leva non soltanto sulle proprie forze, ma sulla grazia dello Spirito Santo.

Così papa Francesco mette il dito nella piaga di una delle più grandi crisi della nostra epoca, ossia la mancanza di speranza, i cui sintomi si manifestano sia dentro che fuori della Chiesa e che spesso sta alla base della nostra incapacità di superare le difficoltà del momento, a livello sia personale sia collettivo.

Preghiera dei fedeli

C - Gesù è fra noi come colui che serve. Istruiti dall’esempio e dall’insegnamento del Signore domandiamo al Padre che anche per mezzo nostro si realizzi nel mondo il suo Regno.

Lettore - Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.

1. Per la Chiesa: sappia testimoniare al mondo la compassione di Dio per gli ultimi, i piccoli e gli indifesi. La sua azione attiri i cuori al Vangelo di Gesù. Preghiamo:
2. Per coloro che sono costituiti in autorità nelle strutture politiche e sociali: trovino nell’insegnamento evangelico la giusta ispirazione per la loro azione. Preghiamo:
3. Per i migranti e i rifugiati: siano accolti con amore fraterno, sapendo noi riconoscere in essi il volto del Signore. Impariamo a camminare insieme, animati dalla speranza di raggiungere la vera patria, la casa di tutti, nella gioia del Regno. Preghiamo:
4. Per la nostra comunità: conformandosi sempre più allo spirito di umiltà e di servizio disinteressato del Signore Gesù, si metta al generoso servizio dei fratelli più bisognosi. Preghiamo: Intenzioni della comunità locale.

C - O Padre, questa è la nostra preghiera. Accoglila ed esaudiscila. Fa’ che, sull’esempio del tuo Figlio, sappiamo testimoniare con l’amore verso il prossimo il dono della salvezza che abbiamo ricevuto.

Per Cristo nostro Signore.
A - Amen.

Calendario liturgico: (30 settembre-6 ottobre 2024)

30 L S. Girolamo (m, bianco). Tendi a me l’orecchio, Signore, ascolta le mie parole. I discepoli di Gesù devono fare un cammino di umiltà e apprendere che nel Regno si è grandi se si è pronti a farsi piccoli. S. Francesco Borgia; B. Felicia Meda. Gb 1,6-22; Sal 16; Lc 9,46-50.

1 M S. Teresa di Gesù Bambino (m, bianco). Giunga fino a te la mia preghiera, Signore. Gesù, di fronte al rifiuto ricevuto da un villaggio di Samaritani, insegna ai discepoli irritati la tolleranza e la pazienza di Dio. B. Luigi Maria Monti. Gb 3,1-3.11-17.20-23; Sal 87; Lc 9,51-56.

2 M Ss. Angeli Custodi (m, bianco). Giunga fino a te la mia preghiera, Signore. Gesù mette in guardia chi ostacola il cammino di crescita e di fede dei piccoli con una condotta scandalosa. S. Eleuterio; B. Antonio Chevrier. Gb 9,1-12.14-16; Sal 87; Mt 18,1-5.10.

3 G Contemplerò la bontà del Signore nella terra dei viventi. La messe è molta e Gesù invia in missione altri settantadue discepoli. Guai alle città e alle case che respingeranno questi messaggeri di pace. S. Candida; S. Gerardo di Brogne. Gb 19,21-27b; Sal 26; Lc 10,1-12.

4 V S. FRANCESCO D’ASSISI patr. d’Italia (f, bianco). Tu sei, Signore, mia parte di eredità. Gesù ringrazia il Padre per la sua predilezione verso i piccoli. San Francesco d’Assisi e tanti santi si sono fatti piccoli per ridonare questo amore di Dio. S. Petronio; S. Aurea. Gal 6,14-18; Sal 15; Mt 11,25-30.

5 S Fa’risplendere il tuo volto sul tuo servo, Signore. I discepoli tornano gioiosi dalla missione e Gesù esulta nello Spirito ringraziando il Padre. S. Faustina Kowalska (mf); B. Bartolo Longo; B. Alberto Marvelli. Gb 42,1-3.5-6.12-16 (NV); Sal 118; Lc 10,17-24.

6 D XXVII Domenica del T.O. / B. XXVII sett. del T.O. - III sett. del Salterio. S. Bruno; S. Fede; S. Magno. Gen 2,18-24; Sal 127; Eb 2,9-11; Mc 10,2-16. Oggi si celebra nel Tempio di S. Paolo in Alba una santa Messa secondo le intenzioni dei lettori de «La Domenica».

Lucia Giallorenzo

Salmo

PROPOSTE PER I CANTI: da Nella casa del Padre, ElleDiCi, 5a ed.

Inizio: O fonte dell’amore (562); Te lodiamo, Trinità (733).
Salmo responsoriale: M° S. Militello; oppure: Beati quelli che ascoltano (615).
Processione offertoriale: Signore, fa’ di me uno strumento (726).
Comunione: Come unico pane (628); Sorgi, sole di giustizia (731).
Congedo: O Maria santissima (586).
Sussidio Musicale Digitale in omaggio con La Domenica

 

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