28 Agosto 2022

Gesù c’invita oggi a moderare le nostre ambizioni. L’esortazione a non cercare i primi posti non è una lezione di galateo, ma un invito a servire e privilegiare i poveri, coloro che non possono contraccambiare

IMPARIAMO DA GESÙ, MITE E UMILE DI CUORE

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L’autore del Siràcide (I Lettura) si rivela un maestro di sapienza che parla ai suoi ascoltatori come un padre a un figlio. Le virtù che ci rendono graditi agli occhi di Dio e amabili da parte degli uomini sono: la mitezza, l’umiltà, la generosità, la misericordia. L’evangelista Luca, nel contesto del “ciclo della mensa”, presenta Gesù Maestro che insegna le condizioni per entrare nel suo Regno: umiltà, pratica delle opere di misericordia, modestia, rinuncia all’autogiustificazione. Chi si esalta – vivendo nell’orgoglio e nella superbia – sarà umiliato, e chi si umilia – facendosi tutto a tutti vivendo come servo per amore – sarà esaltato, giungendo alla risurrezione dei giusti, raggiungendo le dimore eterne. Accogliamo l’invito di Gesù a prendere su di noi il giogo soave del suo amore, imparando da lui, che è mite e umile di cuore (Canto al Vangelo). Attorno alla mensa eucaristica ci riconosciamo tutti fratelli per pura grazia, formando la «festosa assemblea della nuova alleanza» (II Lettura), ricevendo luce e forza per onorare il Signore negli umili e nei sofferenti, per i quali ha preparato una casa (Ritornello del salmo)

don Francesco Dell’Orco

Alle origini della sinodalità

«Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono» (1Ts 5,19-21). L’esortazione di Paolo è un’ottima chiave di lettura per comprendere perché la Chiesa ha fatto proprio il metodo sinodale: discernere e vivere dinamicamente nel proprio cammino i processi di cambiamento.

Criterio al quale papa Paolo VI diede continuità a fine Concilio istituendo nel 1965 il Sinodo dei Vescovi, organo «convocato, secondo i bisogni della Chiesa, dal Romano Pontefice, per sua consultazione e collaborazione, quando per il bene generale della Chiesa ciò sembrerà a lui opportuno». Procedendo in questo discernimento condiviso, la sinodalità manifesterebbe «la natura della Chiesa, la sua forma, il suo stile, la sua missione». Il sinodo offre una visibilità profetica alla quale tutti contribuiscono: dal battezzato coi suoi carismi al collegio apostolico con l’orientamento di scelte, attuate sempre sotto l’autorità e il giudizio del Papa (feconde sempre cum Petro e mai sine Petro).

In una dinamica di comunione gerarchica, che va a qualificare la piena comunione ecclesiastica. Tutti abbiamo sentito che c’è un Sinodo in corso nella Chiesa. È proprio così, e l’intento di papa Francesco, istituendolo lo scorso ottobre, è quello di recuperare la dottrina della collegialità in una prospettiva che sia in linea con quanto espresso nella cost. apost. E p i s c o p a l i s c o m m u n i o (2018).

In essa auspicava che il Vescovo, oltre che maestro, fosse discepolo attento all’ascolto dello Spirito che parla ai battezzati (n. 5). È una prospettiva nuova, questa, che andrebbe a focalizzare il ruolo del sinodo come strumento di ascolto del popolo di Dio (n. 6). Un vescovo italiano, parlandone, ha rilevato che l’affermazione «celebrare il Sinodo» ponga l’accento sul primato dato allo Spirito Santo nel decidere in comunione. Lo abbiamo visto all’opera nel ricco e capillare lavoro in sinergia di Pastori e popolo di Dio, avvenuto in quest’ultimo anno in tutte le diocesi, interpellate a suggerire proposte che si potranno rivelare feconde a conclusione di un meticoloso percorso.


don Vittorio Stesuri, ssp

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, con fiducia filiale presentiamoci al Padre clementissimo, facendoci voce di tutta la Chiesa e del mondo intero.
Lettore - Preghiamo insieme e diciamo: Dio di misericordia e di grazia, ascoltaci!

1. Per la Chiesa, perché segua lo stile di Dio, padre degli orfani, difensore delle vedove, liberatore dei prigionieri, soccorritore dei deboli. Preghiamo:

2. Per i governanti, perché siano a servizio del bene comune con sapienza e umiltà, senza mai ricercare il tornaconto personale. Preghiamo:

3. Per il dono del Creato, perché sappiamo riconoscerlo e custodirlo come dono di Dio, e adottare scelte coraggiose nell’uso delle sue risorse. Preghiamo:

4. Per la nostra comunità eucaristica, perché percorra sempre la via dell’umiltà e del dono di sé a Dio e ai fratelli.
Preghiamo: Intenzioni della comunità locale.

C - Padre misericordioso, insegnaci ad accogliere alla mensa della nostra vita i fratelli meno fortunati per essere ammessi con loro al banchetto del cielo. Per Cristo nostro Signore.
A - Amen.

Calendario liturgico:29 Agosto - 4 settembre 2022

29 L Martirio di S. Giovanni Battista (m, rosso). La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza. La morte assurda del Battista è un martirio, una testimonianza che annuncia la venuta della verità. S. Adelfo. Ger 1,17-19; Sal 70; Mc 6,17-29.

30 M Giusto è il Signore in tutte le sue vie. Gesù comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno. S. Margherita Ward; B. Ildefonso Schuster. 1Cor 2,10b-16; Sal 144; Lc 4,31-37.

31 M Beato il popolo scelto dal Signore. Gesù Cristo mette a tacere il maligno. Nulla deve intralciare la sua missione che è parlare dell’amore di Dio. S. Aristide; S. Raimondo Nonnato. 1Cor 3,1-9; Sal 32; Lc 4,38-44.

1 G Del Signore è la terra e quanto contiene. Il Signore ci chiama non perché siamo degni, ma per renderci suoi discepoli e colmarci dei suoi favori. S. Egidio abate; B. Giuliana da Collalto. 1Cor 3,18-23; Sal 23; Lc 5,1-11. Oggi ricorrono la 7a Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato e la 17a Giornata per la custodia del creato.

2 V La salvezza dei giusti viene dal Signore. Il digiuno porta a sentire la “fame di Dio” e unirci alla passione di Cristo. S. Elpidio; Ss. Alberto e Vito; S. Zenone. 1Cor 4,1-5; Sal 36; Lc 5,33-39.

3 S S. Gregorio Magno (m, bianco). Il Signore è vicino a chiunque lo invoca. Gesù si propone come Signore del sabato: è lui infatti il nostro riposo, la sosta che rinfranca. S. Fe- be; B. Guala. 1Cor 4,6b-15; Sal 144; Lc 6,1-5.

4 DXXIII Domenica del T.O. / C. XXIII sett. del Tempo Ordinario - III sett. del Salterio. S. Rosalia; B. Caterina Mattei. Sap 9,13-18; Sal 89; Fm 9b-10.12-17; Lc 14,25-33. Oggi si celebra nel Tempio di S. Paolo in Alba una santa Messa secondo le intenzioni dei lettori de «La Domenica».

Elide Siviero

Salmo

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PROPOSTE PER I CANTI: da Nella casa del Padre, ElleDiCi, 5a ed.

- Inizio: Signore, sei venuto (728); Ecco il tuo posto (640).

Salmo responsoriale: Ritornello: M° C. Recalcati; oppure: Sollevo i miei occhi a te (133).

Processione offertoriale: Dov’è carità e amore (639).

Comunione: Com’è bello (626); Tu sei la mia vita (732).

Congedo: Chi è mia madre? (575).

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