25 agosto 2019

Gesù presenta la salvezza attraverso il simbolo della “porta”: questa sarà aperta a tanti “lontani”, ma resterà chiusa a molti “vicini” che, pur avendo incontrato il Signore sulle loro piazze, non sono diventati suoi discepoli.

LA SALVEZZA È UN DONO PER TUTTI I POPOLI

Commento - Disegno: Stefano Pachì
ISAIA, nell’ultima pagina del suo libro (I Lettura), alza lo sguardo profetico e contempla Gerusalemme; verso di lei s’incammineranno tutti i popoli di tutte le lingue per vedere la realizzazione delle promesse divine. Però la salvezza si raggiunge mettendosi alla scuola di un maestro che usa anche salutari castighi (II Lettura). Difficoltà e prove sono una lezione necessaria per maturare la fede in Dio. Anche quando sembra che tutto il mondo ci stia crollando addosso e che tutto congiuri contro di noi, dobbiamo saper riconoscere l'imperscrutabile disegno di Dio, che tutto muove per il bene dei suoi figli.
Alla domanda sul numero dei salvati (Vangelo) Gesù non dà una risposta diretta, ma enuncia le condizioni indispensabili per conseguire la salvezza. La “porta stretta” significa la via della rinuncia al proprio egoismo con un impegno serio e costante. Con l’umiltà e la consapevolezza di essere veramente gli ultimi avremo la ferma speranza di essere accolti fra i primi, fra coloro che gusteranno il banchetto eterno preparato dal Padre.

Vito Di Luca, ssp

PAZIENZA

Disegno: Corrao Francesca.
LA pazienza è anzitutto una qualità di Dio: «Il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà» (Es 34,6). La pazienza di Dio è un aspetto del suo amore e della sua misericordia.
Secondo il Vangelo un servo, il quale aveva un debito di diecimila talenti nei confronti del padrone, non avendo il denaro da restituire, lo prega: «Signore, abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito » (Mt 18,26-27). Purtroppo, poi, quel servo non ha saputo imitare il suo padrone nei confronti di un altro servo che era nel bisogno.
La pazienza di Dio vuole rendere paziente l’uomo, la misericordia di Dio vuole rendere misericordioso il cuore dell’uomo.
Lo Spirito Santo, che è Spirito di Amore, se viene accolto nel cuore dell’uomo, gli dona la capacità di essere misericordioso e paziente. San Paolo ci esorta: «Portate i pesi gli uni degli altri» (Gal 6,2); la pazienza è legata alla comprensione e alla tolleranza.
La pazienza coincide con la capacità di saper aspettare: agli antipodi della cultura attuale che vuole tutto e subito, agli antipodi di chi non vuole affrontare un lungo periodo di studio, di preparazione, di apprendistato per poter svolgere un lavoro in maniera competente.
La pazienza è saper aspettare, come dice la Lettera di Giacomo: «Guardate l’agricoltore: egli aspetta con costanza il prezioso frutto della terra finché abbia ricevuto le prime e le ultime piogge» (Gc 5,7). «Ecco, noi chiamiamo beati quelli che sono stati pazienti» (Gc 5,11).

Mons. Giuseppe Greco

MARIA CON TE

Maria con te, il primo settimanale mariano

PER NOI CRISTIANI

Preghiamo perché noi cristiani sappiamo vivere le esigenze del Vangelo con una autentica testimonianza di fede, di onestà e d’amore verso il nostro prossimo.

Preghiera dei fedeli

C- Fratelli e sorelle, la salvezza è un dono del Padre celeste, ma impegna ciascuno di noi a seguire Gesù Cristo percorrendo con lui la via della Croce.

Preghiamo insieme e diciamo: Salvaci, Signore.

1. Per la Chiesa, perché annunci con convinzione che la strada del dialogo sincero riesce a guarire le ferite della divisione, preghiamo:

2. Per i cristiani, perché consapevoli di appartenere al popolo santo di Dio, siano disponibili al servizio dei fratelli in difficoltà, preghiamo:

3. Per le famiglie, perché sappiano affrontare le difficoltà della vita con serenità e prudente capacità di correzione, per poter sperimentare frutti di pace e di gioia, preghiamo:

4. Per la nostra comunità, perché nella gioia di stare insieme dia testimonianza di una vera comunione nella fede, preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C - Padre, tu inviti ogni uomo ad entrare nel tuo Regno. Donaci la forza di testimoniare il tuo amore nell’impegno di una vita di fraternità e di pace. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen

XXI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO - 2019

26 L Il Signore ama il suo popolo. Gesù minaccia dei guai a chi in un’ ottica legalistica, invece di facilitare, rende difficile l’accesso di tutti al regno dei cieli. S. Melchisedek; S. Anastasio; S. Eleuterio. 1Ts 1,1-5.8b-10; Sal 149,1-6; Mt 23,13-22.

27 M S. Monica, madre di Agostino. Memoria (bianco). Signore, tu mi scruti e mi conosci. Giustizia, misericordia, fedeltà: ecco le cose che cambiano il cuore, non l’esteriorità dei comportamenti solo formali. S. Rufo; S. Narno; S. Angela da Folilgno. 1Ts 2,1-8; Sal 138,1-6; Mt 23,23-26.

28 M S. Agostino, vescovo e dottore della Chiesa. Memoria (bianco). Signore, tu mi scruti e mi conosci. Ipocrisia, iniquità, avidità, intemperanza: ascoltiamo i forti rimproveri di Gesù e, come Agostino, decidiamo di cambiare vita, ritornando a Cristo. S. Fiorentina; S. Vicinio. 1Ts 2,9-13; Sal 138,7-12; Mt 23,27-32.

29 G Martirio di S. Giovanni Battista. Memoria (rosso). La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza. La drammatica morte del Battista, voce critica di Erode, ci ricorda il primato assoluto della legge morale, anche rispetto al potere politico. S. Adelfo; B. Teresa Bracco. Ger 1,17-19; Sal 70,1-6.15.17; Mc 6,17-29.

30 V Gioite, giusti, nel Signore. Stolti o saggi? Ecco la domanda da porsi prima di ogni decisione, ricordando che siamo tutti in attesa del ritorno finale dello Sposo-Cristo. S. Margherita Ward; B. Ildefonso Schuster. 1Ts 4,1-8; Sal 96,1-2.5-6.10-12; Mt 25,1-13.

31 S Il Signore viene a giudicare i popoli con rettitudine. Le anime da salvare, i carismi ricevuti, le doti, i ministeri: ecco le responsabilità ricevute da Dio, alle quali dobbiamo corrispondere. S. Aristide; S. Raimondo Nonnato. 1Ts 4,9-11; Sal 97,1.7-9; Mt 25,14-30.

[01 D XXII Domenica del T.O. / C (S. Egidio, abate) Sir 3,19-21.30-31 (NV); Sal 67,4-7.10-11; Eb 12,18-19.22-24a; Lc 14,1.7-14].

Pasquale Giustiniani

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo
   
PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009, 5 Ristampa. 
Inizio: Noi canteremo gloria a te (682); Tutta la terra canti a Dio (748).
Salmo responsoriale: da Il canto del salmo responsoriale (Elle- DiCi 2011). Ritornello: Popoli tutti, lodate il Signore (127).
Processione offertoriale: Molte le spighe (679).
Comunione: Grazie ti voglio rendere (656); Pane vivo, spezzato per noi (699).
Congedo: Jubilate, servite (665).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento


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