7 Agosto 2022

La vita cristiana deve essere una vigile attesa. Anche se in certi periodi può sembrare che il padrone, il Signore, non venga, non dobbiamo mai dimenticare che, se la data è incerta, è certo che egli verrà

NON TEMERE PICCOLO GREGGE

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Al popolo, tentato di dubitare del passaggio del Signore e della liberazione, l’autore del libro della Sapienza invita a comportarsi da «figli santi e giusti, sicuri delle promesse di Dio» (I Lettura). Benché sempre messi alla prova, i credenti – ci ricorda il passo della lettera agli Ebrei – hanno la garanzia di un grande avvocato presso Dio, Gesù Cristo, che ha attraversato i cieli e dischiude il passaggio nel santuario di Dio. Nel cammino verso questa dimora certa noi, discepoli del Signore, non abbiamo alcun timore perché, sebbene piccolo gregge, siamo i depositari del Regno che il Padre prepara a chi gli è fedele. Quel che ci è richiesto è la vigilanza nel cammino, perché la perfezione evangelica non sta nella presunzione d’essere a posto in tutto, quanto nel lavoro costante su noi stessi, con un sano discernimento, per rendere la nostra vita sempre più saggia e conforme a quanto Gesù indica nel Vangelo come via al Padre. Chiediamo allora al Signore di vegliare sempre su di noi e di avere l’anima costantemente in attesa dell’avvento del suo Regno, perché esso non ci colga di sorpresa e impreparati, ma pronti e ben disposti.

don Tiberio Cantaboni

Ireneo di Lione: Uomo della comunione riconciliante

Il 21 gennaio 2022 papa Francesco proclamava Ireneo di Lione dottore della Chiesa con il titolo di «dottore dell’unità». Annunciando la sua intenzione al gruppo misto di lavoro ortodosso-cattolico (7 ottobre 2021), evidenziava che Ireneo «è stato un grande ponte spirituale e teologico tra cristiani orientali e occidentali». Il nome Ireneo significa pacificatore, il che ha portato il grande storico della Chiesa, Eusebio di Cesarea, ad esaltarne il ruolo e a definirlo «pacificatore di nome e di fatto».

È significativo il suo provvidenziale intervento presso papa Vittore (189-199) per evitare che le divergenze sulla data della Pasqua portassero a uno scisma con le Chiese orientali. Ireneo, vissuto approssimativamente tra il 130 e il 202, fu discepolo di Policarpo di Smirne il quale, a sua volta, fu discepolo dell’apostolo Giovanni. Ireneo, fonda esplicitamente l’autorità del deposito della fede nella successione ininterrotta dei pastori che a partire dagli apostoli fa conoscere in ogni tempo la dottrina autentica. La Chiesa di Roma è da lui presa come esempio: «È fondata e stabilita dai due gloriosissimi apostoli Pietro e Paolo».

Il cristianesimo non è un sapere segreto, ma un vangelo vivente annunciato a tutti e pubblicamente confessato dalla Chiesa. Dall’Asia Minore, Ireneo si trasferì a Lione in una comunità cristiana piuttosto attiva, della quale, dal 178 è vescovo, succedendo a Potino. L’attività pastorale non gli impedirà di continuare la sua riflessione teologica.

Con le sue opere, Ireneo darà un apporto decisivo alla fondazione della teologia. Delle sue numerose opere ne sono giunte intere solo due: L’Esposizione della predicazione apostolica e, la più importante, Contro le eresie, costituita da cinque libri in cui confuta i sistemi eretici. Ireneo, con la vita e con la teologia, tutta ancorata all’Eucaristia, è «ponte di unità»: «Il nostro pensiero è in pieno accordo con l’Eucaristia e l’Eucaristia a sua volta conferma il nostro pensiero». Il ruolo di pacificatore ecclesiale di Ireneo è sotteso nella sua tensione verso una fraternità universale, che superi tutte le barriere sociali: «Unico è il genere umano, in cui si compiono i misteri di Dio». Ireneo può per questo essere definito uomo della comunione riconciliante.

don Michele G. D’Agostino, ssp

Preghiera dei fedeli

C - Al Signore, che comanda di pregare sempre e senza stancarsi, umilmente rivolgiamo la nostra preghiera di lode e di supplica.
Lettore - Preghiamo insieme dicendo: Venga il tuo Regno, Signore.

1. Per la Chiesa, inviata ad annunciare in umiltà e con verità il Vangelo di Cristo, perché sia sempre sale e luce nelle situazioni quotidianamente vissute. Preghiamo:

2. Per i pastori delle comunità cristiane, perché trovino nella tensione verso il regno di Dio l’entusiasmo sempre nuovo per guidare a Cristo i fedeli loro affidati. Preghiamo:

3. Per quanti faticano nella loro vita di fede, perché l’esempio di tanti testimoni li aiuti a camminare più speditamente nella via del Vangelo. Preghiamo:

4. Per ciascuno di noi, perché Cristo ci doni la grazia di essere sempre vigilanti in attesa del giorno del suo ritorno nella gloria. Preghiamo:
Intenzioni della comunità locale.

C - O Dio, tu sei nostro Padre e noi siamo il tuo popolo: volgi su di noi i tuoi occhi paterni e misericordiosi e, ascoltando le nostre invocazioni, riconosci in esse la confidenza dei figli. Per Cristo nostro Signore.
A - Amen.

Calendario liturgico: 8-14 Agosto 2022

8 L S. Domenico (m, bianco). I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Con l’annuncio della passione, il Signore mostra di non essere in balìa degli eventi; anzi, è ben cosciente di quale sarà l’esito della sua missione. B. Maria Margherita Caiani. Ez 1,2-5.24-28c; Sal 148; Mt 17,22-27.

9 M S. Teresa B. della Croce patr. d’Europa (f, rosso). Ecco lo sposo: andate incontro a Cristo Signore. La stoltezza delle vergini non consiste solo nel non avere olio, ma anche nell’affannarsi a cercarlo quando ormai lo Sposo arriva. Os 2,16b.17b.21-22; Sal 44; Mt 25,1-13.

10 M S. Lorenzo (f, rosso). Beato l’uomo che teme il Signore. Cristo paragona la sua vita a un chicco di grano: è proprio quando muore che realizza sé stesso dando frutto. S. Blano; S. Agostino Ota. 2Cor 9,6-10; Sal 111; Gv 12,24-26.

11 G S. Chiara d’Assisi (m, bianco). Proclameremo le tue opere, Signore. Dio ci chiede compassione per i nostri fratelli. Chi si riconosce perdonato sa perdonare. S. Cassiano; S. Rufino. Ez 12,1-12; Sal 77; Mt 18,21–19,1.

12 V La tua collera, Signore, si è placata e tu mi hai consolato. Appellandosi alla volontà creatrice di Dio, il Signore ri- badisce il valore del vincolo nuziale. S. Giovanna F. de Chantal (mf); S. Ercolano; S. Lelia. Ez 16,1-15.60.63 opp. 16,59-63; Cant. Is 12,2-6; Mt 19,3-12.

13 S Crea in me, o Dio, un cuore puro. Gesù non allontana i bambini, anzi li accoglie: a essi appartiene il regno dei Cieli. Ss. Ponziano e Ippolito (mf); S. Giovanni Berchmans. Ez 18,1-10.13b.30-32; Sal 50; Mt 19,13-15.

14 DXX Domenica del T.O. / C. XX sett. del Tempo Ordinario - IV sett. del Salterio. S. Massimiliano M. Kolbe. Ger 38,4-6.8-10; Sal 39; Eb 12,1-4; Lc 12,49-53.

Elide Siviero

Salmo

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PROPOSTE PER I CANTI: da Nella casa del Padre, ElleDiCi, 5a ed. -

Inizio: Rallegratevi, fratelli (711); Cieli e terra nuova (447).

Salmo responsoriale: Ritornello: M° C. Recalcati; oppure: Beati i puri di cuore (134).

Processione offertoriale: O Signore, raccogli i tuoi figli (697). Comunione: O Gesù, tu sei il pane (692); Vieni fra noi (758).

Congedo: Salve, Regina (592).

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