23 Giugno
Rendere a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio è la risposta di Gesù a una domanda tranello. È chiaro che solo a Dio si deve dare tutta la nostra persona e che, al contempo, va dato il proprio contributo leale alle istituzioni civili. Questo Gesù lo insegnerà con la sua vita e l’obbedienza della Croce, quando i suoi avversari sceglieranno di stare dalla parte del potere umano e non dalla parte di Dio. Oggi ricorre la 97a Giornata missionaria (colletta obbligatoria).
Fidiamoci del Signore, sempre!
L’evangelista Marco ci presenta Gesù che, al termine del giorno in cui narra la parabola del seminatore, prende l’iniziativa di passare con i suoi discepoli all’altra riva. Anche noi prendiamo Gesù così com’è, sulla barca della Chiesa, accogliendo la sua Parola nella fede. Nella notte ci fu una tempesta di vento e le onde si rovesciarono nella barca. Gesù dormiva sul cuscino a poppa. È un’immagine della sua morte. Egli vuole preparare i suoi amici a rimanere saldi nella fede nell’ora del pericolo. I discepoli, impauriti, gridano: «Maestro, non ti importa che siamo perduti?». Gesù si desta – immagine della sua risurrezione – e minaccia il vento dicendogli: «Taci, calmati!». Signore dell’universo e Figlio di Dio, Gesù ha un potere assoluto sulle forze della natura, che l’autore del Libro di Giobbe e il salmista attribuiscono solo a Dio. Il Signore dice anche a noi: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?». Nuove creature in Cristo (II Lettura), viviamo già da oggi da risorti. Rallegriamoci perché in questa Eucaristia Gesù ci fa partecipi della sua vittoria pasquale sul peccato e sulla morte, placa le tempeste della nostra vita e dà pace e gioia al nostro cuore.
don Francesco Dell’Orco
Siamo “pellegrini di speranza”
Siamo in cammino verso il Giubileo dell’anno 2025, annunciato da papa Francesco con una lettera dell’11 febbraio 2022 indirizzata a mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. L’Anno Santo del 2025 dovrà favorire la ricomposizione di un clima di speranza e di fiducia, così messo alla prova in tutto il mondo negli ultimi anni, segnati dalla pandemia, dalle guerre e dalle continue crisi internazionali.
L’auspicio del Papa è che il Giubileo sia segno di una rinnovata rinascita e, per tale ragione, ha scelto il motto “Pellegrini di speranza”, con l’augurio è che tutti lavorino per recuperare il senso di fraternità universale. Per volontà di papa Francesco, il primo dei due anni che precedono il Giubileo è stato dedicato alla riscoperta dell’insegnamento conciliare (2023). Il secondo, quello corrente (2024), è l’Anno della Preghiera. Aprendolo, nell’Angelus di domenica 21 gennaio, il Papa ha invitato tutti a intensificare la preghiera per prepararsi a vivere bene l’evento giubilare e per sperimentarvi la forza della speranza di Dio.
Questa la ragione di un «anno dedicato a riscoprire il grande valore e l’assoluto bisogno della preghiera nella vita personale, nella vita della Chiesa e del mondo». Le indicazioni concrete, necessarie per la celebrazione del Giubileo del 2025, sono state date con la “Bolla di indizione” lo scorso 9 maggio. Con il foglietto «La Domenica» accompagneremo questo tempo proponendo articoli sui temi legati all’evento giubilare, alla sua storia, al suo significato spirituale e culturale. Speriamo che tutti i nostri lettori possano trarre profitto per la loro vita spirituale da questo Anno di grazia che Dio dona alla sua Chiesa.
Preghiera dei fedeli
C - Illuminati dalla Parola di Dio proclamata, esercitiamo il nostro ufficio sacerdotale, intercedendo per la Chiesa e il mondo intero.
Lettore - Preghiamo insieme: Ascoltaci, o Padre.
1. Per la Chiesa: passi continuamente con Gesù dalla paura alla fede gioiosa, dalla morte alla vita, dalle tenebre alla luce. Preghiamo:
2. Per i governanti delle nazioni: nelle tempeste della storia collaborino con il Signore perché trionfi la pace nel mondo. Preghiamo:
3. Per le vittime delle guerre e degli sconvolgimenti della natura: siano sostenute dalla certezza di essere nel cuore di Dio e dalla concreta solidarietà delle nostre comunità. Preghiamo:
4. Per i marittimi: sperando nella Parola del Signore, non si perdano d’animo nella loro attività faticosa e usurante. Preghiamo:
5. Per noi che celebriamo l’Eucaristia: animati dallo Spirito Santo, non viviamo più per noi stessi, ma per Cristo, facendo dono di noi al Padre e ai fratelli. Preghiamo: Intenzioni della comunità locale.
C - O Padre tenerissimo, porto sospirato di ogni umana attesa, accogli la nostra umile preghiera e accresci la nostra fede.
Per Cristo nostro Signore.
A- Amen
Calendario liturgico: (24-30 giugno 2024)
24 L NATIVITÀ DI S. GIOVANNI BATTISTA (s, bianco). Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda. La nascita di Giovanni Battista è un avvenimento che riempie tutti di meraviglia. È l’annuncio della salvezza che viene in Gesù Cristo, di cui lui è il precursore. S. Teodolfo. Is 49,1-6; Sal 138; At 13,22-26; Lc 1,57-66.80.
25 M Dio ha fondato la sua città per sempre. Non è facile passare attraverso la porta stretta. Per seguire Gesù occorre rinunciare alle proprie sicurezze. S. Massimo; S. Prospero; S. Guglielmo di Montevergine. 2Re 19,9b-11.14-21. 31-35a.36; Sal 47; Mt 7,6.12-14.
26 M Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti. Il vero profeta lo si riconosce dai frutti prodotti della sua predicazione. Ss. Giovanni e Paolo; S. Vigilio; S. Josemaría Escrivá. 2Re 22,8-13; 23,1-3; Sal 118; Mt 7,15-20.
27 G Salvaci, Signore, per la gloria del tuo nome. Chi ascolta la Parola e la mette in pratica fa la volontà del Pa- dre. È come uno che costruisce la sua casa sulla roccia. S. Cirillo di Alessandria (mf); S. Arialdo. 2Re 24,8-17; Sal 78; Mt 7,21-29.
28 V S. Ireneo (m, rosso). In terra d’esilio leviamo il nostro canto. Facciamo nostro il grido di fede del lebbroso chiedendo a Gesù, se è nella sua volontà, di purificare la nostra vita. S. Paolo I; S. Vincenza Gerosa. 2Re 25,1-12; Sal 136; Mt 8,1-4.
29 S SS. PIETRO E PAOLO AP. (s, rosso). Il Signore mi ha liberato da ogni paura. La fulgida testimonianza dei santi Pietro e Paolo deve sollecitarci a rinnovare la nostra professione di fede in Gesù e a impegnarci per la missione. S. Siro; B. Raimondo Lullo. At 12,1-11; Sal 33; 2Tm 4,6-8.17-18; Mt 16,13-19.
30 D XIII Domenica del T.O. / B. XIII sett. del Tempo Ordinario - I sett. del Salterio. Ss. Primi Martiri Chiesa romana. Sap 1,13-15; 2,23-24; Sal 29; 2Cor 8,7.9.13-15; Mc 5,21-43.
L. Giallorenzo
Salmo
PROPOSTE PER I CANTI: : da Nella casa del Padre, ElleDiCi, 5a ed.
Inizio: Padre, che hai fatto ogni cosa (698); Tutta la terra canti a te (683).
Salmo responsoriale: M° S. Militello;
oppure: O Signore, nostro Dio (84).
Processione offertoriale: Cristo, splendore del Padre (634).
Comunione: Tu sei la mia vita (732); Conducimi tu (629).
Congedo: Madre santa (585).