23 febbraio 2020

Essere santi come è santo il nostro Padre che è nei cieli: questo l’invito esigente che il Signore ci fa oggi. Non basta amare il prossimo come se stessi. Per avere in noi l’amore di Dio dobbiamo giungere ad amare i nostri nemici, a spezzare con il perdono la catena dell’odio e della vendetta. Chiediamo il dono dello Spirito di Dio per sapere amare come lui.

Amate i vostri nemici per essere perfetti come il Padre

L’autore del Libro del Levitico (I Lettura) ci presenta l’identità di Dio, che è santo e ci chiama alla santità, poiché apparteniamo al suo popolo. Segno della santità è l’amore verso i fratelli: «Amerai il tuo prossimo come te stesso». Il salmista (Salmo 102) dà lode al Signore misericordioso che ci concede benefici innumerevoli, è grande nell’amore, perdona le nostre colpe, è tenerissimo verso quelli che lo temono. Gesù (Vangelo) ci chiama a essere perfetti, misericordiosi come il Padre nostro celeste che è benevolo verso i giusti e verso gli ingiusti, facendo sorgere il sole sui cattivi e sui buoni. Siamo veri figli del Padre se, come Gesù, con la potenza dello Spirito amiamo i nostri nemici e preghiamo per quelli che ci perseguitano, vincendo il male con il bene, praticando le opere di misericordia verso i più bisognosi. Poiché santo è il tempio di Dio che siamo noi, come ci ricorda l’apostolo Paolo (II Lettura), amiamoci come Gesù ci ha amati, vivendo la chiamata battesimale alla santità, alla perfezione dell’amore. Riconosciamo che apparteniamo a Cristo, il quale appartiene al Padre. In questo sacramento della nostra salvezza è presente l’amore di Cristo per noi.
don Francesco Dell’Orco

Prima martire dello stalking

Siamo nel 1991, e nessuno parla ancora di stalking. Ma è esattamente quello che, da tre anni, sta vivendo Santa Scorese. Nata nel 1968 a Bari, Santa risiede in un paese della provincia, insieme alla famiglia. Frequenta la parrocchia del Redentore a Bari, retta dai Salesiani. Conosce Comunione e Liberazione, quindi le suore di Madre Teresa attraverso la comunità di Bari; si avvicina poi al Movimento dei Focolari, finché matura la decisione di entrare nelle Missionarie dell’Immacolata Padre Kolbe. Ma, d’accordo con i suoi, decide di terminare l’anno di università in Pedagogia.
Santa è una ragazza vitale e piena di progetti: è volontaria della Croce Rossa, assiste alcuni bambini disabili e diversi poveri della zona. Tiene anche, si scoprirà poi, un intenso diario spirituale.
Nella sua vita, però, c’è anche un’ombra: un giovane squilibrato l’ha scelta come vittima per le sue ossessioni, la segue ovunque, le manda messaggi minacciosi e arriva in un caso anche ad aggredirla. Da allora Santa vive sotto la scorta di familiari e amici, ma la sera del 15 marzo il giovane riesce ad avvicinarla e a colpirla con 13 coltellate. «Non si può morire a 23 anni», dice Santa sull’ambulanza che corre verso l’ospedale. Ma più forte della disperazione è la fede: in quegli ultimi momenti ripete la consacrazione a Maria fatta anni prima e ha parole di perdono per il suo aggressore. Su indicazione della sorella, Santa sarà sepolta vestita di rosso, il rosso della passione con cui ha vissuto tutta la vita, il rosso del martirio. Nel 1999 viene introdotta la causa di beatificazione.
Testi tratti dalla mostra I santi della porta accanto, promossa dall’Associazione don Zilli e dal Centro Culturale San Paolo. Per informazioni sulla mostra (ed eventuali richieste di esposizione): centroculturale.vicenza@stpauls.it; cell. 346 9633801.

Preghiera dei fedeli

Fratelli e sorelle, il Signore ci chiede di essere santi nella dedizione totale al suo Regno. Accogliamo con fiducia questa vocazione affidandoci alla grazia del Padre.

Lettore - Diciamo insieme: Padre, rendici santi come tu sei Santo.

1. Per la Chiesa, tempio dello Spirito, perché viva fedelmente la sua vocazione di popolo di Dio e, col perdono e la carità, renda presente nel mondo la pace e la gioia del Regno, preghiamo:
2. Per i nostri governanti, perché nel servizio ai cittadini non operino in base ad astuzie e compromessi, ma abbiano a cuore il bene, fondato sulla verità, la giustizia, la libertà e la carità, preghiamo:
3. Per le vittime di ogni violenza, disprezzo e calunnia, perché, facendo propri i sentimenti di misericordia e mitezza di Cristo, sappiano interrompere l’azione del male col perdono e la pace, preghiamo:
4. Per noi, che siamo nutriti dalla Parola e dall’Eucaristia, perché edifichiamo una comunità di persone libere, che non si risparmiano nel servizio della carità e della misericordia, preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C - O Padre, tu ci chiedi di essere santi. Non ci illudiamo di poter fare questo con le nostre sole forze, ma ci affidiamo a te. Trasforma la nostra stoltezza in sapienza, e volgi la nostra debolezza in forza e potenza per il tuo Regno. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

CALENDARIO

24 LU S. Modesto; B. Tommaso M. Fusco; B. Costanzo Servoli
25 MA S. Nestore; S. Cesario; B. Domenico Lentini Inizia la Quaresima (viola) - IV sett. del Salterio
26 ME Le Ceneri (giorno di digiuno e astinenza); S. Alessandro di Alessandria; S. Faustiniano
27 GI S. Gabriele dell’Addolorata; S. Onorina; S. Gregorio di Narek
28 VE S. Romano
29 SA S. Ilario, papa; S. Osvaldo di Worcester; B. Antonia da Firenze
1 DO I Domenica di Quaresima / A; I sett. del Tempo di Quaresima - I sett. del Salterio; S. Felice III; S. Albino; B. Cristoforo da M.

Salmo responsoriale e accompagnamento


PROPOSTE PER I CANTI:  da Nella casa del Padre, ElleDiCi, 5 ed. -

Inizio: Tutta la terra canti a te (683); Ti esalto, Dio, mio re (738).
Salmo responsoriale: M° A. Recalcati.
Ritornello: Pietà di noi, Signore (204).
Processione offertoriale: Signore, cerchi i figli tuoi (725).
Comunione: Quando venne la sua ora (704); Beatitudini (617).
Congedo: Madre del Salvatore (584).

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