28 Aprile

Rendere a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio è la risposta di Gesù a una domanda tranello. È chiaro che solo a Dio si deve dare tutta la nostra persona e che, al contempo, va dato il proprio contributo leale alle istituzioni civili. Questo Gesù lo insegnerà con la sua vita e l’obbedienza della Croce, quando i suoi avversari sceglieranno di stare dalla parte del potere umano e non dalla parte di Dio. Oggi ricorre la 97a Giornata missionaria (colletta obbligatoria).

 
 
 

Di questa vigna fai parte anche tu!

Com’è bella la vigna piantata sui colli del mondo di cui ci parla il Vangelo odierno! È la vigna di Dio, di cui il Padre stesso si prende cura perché porti molto frutto, perché offra al mondo il frutto d’amore e di gioia di cui ha più che mai bisogno. Di questa vigna fai parte anche tu! Il tralcio che sei è prezioso per portare il frutto della Pasqua di Gesù alle persone che incontri e incontrerai nel quotidiano. Per questa ragione, il Padre pota te, suo tralcio, perché la tua vita sia più feconda per il suo Regno d’amore. Ne fece l’esperienza Paolo che, fin dalla sua prima predicazione a Gerusalemme, fu provato in molti modi. E le prove lo portarono a diventare una cosa sola con Gesù, a rimanere in Gesù, come per amore Gesù rimaneva con lui e in lui. Tutto questo, però, Paolo non lo visse da solo! L’appartenenza alla vigna è piena e il frutto è il migliore quando ci amiamo gli uni gli altri. Amandoci a vicenda, saremo insieme la vigna del Signore che darà un frutto generoso. E così tanti scopriranno la consolazione e la gioia di Dio.

fr. Antoine-Emmanuel, Frat. Monast. di Gerusalemme, Firenze

 
 

Intelligenza artificiale e mondo del lavoro: luci ed ombre

Mai come oggi la festa del lavoro (san Giuseppe lavoratore per la Chiesa) viene commemorata in un momento cruciale della storia umana. È ormai sotto gli occhi di tutti come l’avvento dell’Intelligenza artificiale (AI) impatterà sul mondo del lavoro forse anche più della prima rivoluzione industriale.

La stessa ChatGPT (una chatbot, cioè un software che simula la conversazione umana) alla domanda su come l’AI influenzerà il mondo del lavoro così risponde: «Automatizzando compiti ripetitivi e noiosi, consentirebbe alle persone di concentrarsi su mansioni più creative e significative. Inoltre, potrebbe migliorare l’efficienza e la precisione nelle attività quotidiane, aumentando la produttività complessiva».

Quanto sopra ci riporta perciò alla domanda fondamentale: Cos’è il lavoro e come si definisce in relazione all’essere umano? È il lavoro che definisce l’uomo o viceversa? Nel primo caso è il lavoro a sovrastare l’uomo. In quest’ottica l’AI viene vista come l’occasione per migliorare qualità ed efficienza nel lavoro, sostituendo la componente umana, considerata imprevedibile e perciò difettosa ai fini produttivi.

Il Fondo Monetario Internazionale ha dichiarato con preoccupazione come l’introduzione dell’AI in vari settori comporterebbe una riduzione dei posti di lavoro che, nei paesi con economie più avanzate, potrebbe arrivare sino al 60% con crescita delle diseguaglianze sociali, riduzione degli stipendi e meno assunzioni tra i lavoratori più vulnerabili.

Invece, una concezione del lavoro in cui l’uomo venisse considerato il valore aggiunto per eccellenza, e quindi imprescindibile da qualunque riflessione, potrebbe consentire di riportare il discorso nel giusto solco. Permetterebbe di non disgiungere gli indubbi vantaggi offerti dall’AI dalle ricadute etiche che ogni innovazione porta con sé.

Un tema ben presente, ad esempio, nel discorso di Papa Francesco per la 57a Giornata per la pace, ma che speriamo di trovare anche in altri leaders mondiali, come è già avvenuto con il richiamo del primo ministro cinese Li Qiang sui rischi etici dell’AI. Un fatto inatteso su un rischio vero, oltre tutto pronunciato a Davos! Andrea Musso

Preghiera dei fedeli

C - A Dio Padre, divino agricoltore, presentiamo le nostre suppliche perché la terra sia dissetata dal vino nuovo della Pasqua di Gesù.

Lettore - Diciamo insieme: Padre santo, ascoltaci.

1. Per la Chiesa e tutte le comunità cristiane: si lascino lavorare dalla grazia per essere potate, fortificate e rinnovate, manifestandosi al mondo quale credibile testimonianza della Pasqua che rinnova ogni cosa. Preghiamo:
2. Per il mondo del lavoro: il confronto tra dirigenti, dipendenti e rappresentanti di categoria, sia illuminato dall’insegnamento evangelico, affinché si compiano scelte rispettose della giustizia e della dignità di tutti. Preghiamo: 3. Per le vittime dell’egoismo, dell’ingiustizia e della violenza: conoscano la tua paternità affinché nessuno si senta orfano e solo nel suo dolore. Preghiamo:
4. Per la nostra comunità eucaristica: divenga un ramo fecondo della tua vigna in cui regna la speranza e dove i poveri sono onorati, i malati accompagnati, gli emarginati accolti. Preghiamo: Intenzioni della comunità locale.

C - Ascolta, o Padre, la preghiera dei figli che confidano nel tuo amore. Accoglila ed esaudiscila secondo la tua volontà. Per Cristo nostro Signore. A - Amen

Calendario liturgico: (29 aprile-5 maggio 2024)

29 L S. CATERINA DA SIENA patr. d’Italia e d’Europa (f, bianco). Benedici il Signore, anima mia. Solo ai piccoli sono rivelate le cose di Dio. Per essi, il giogo di Gesù è un dolce peso e non un ulteriore affanno. 1Gv 1,5–2,2; Sal 102; Mt 11,25-30.

30 M I tuoi amici, Signore, proclamino la gloria del tuo regno. Il mondo ci offre una pace illusoria; solo Cristo può darci pienezza di vita e gioia. S. Pio V (mf); S. Sofia; S. Giuseppe B. Cottolengo. At 14,19-28; Sal 144; Gv 14,27-31a.

1 M S. Giuseppe lavoratore (m, bianco). Andremo con gioia alla casa del Signore. I conterranei di Gesù non sanno riconoscere, nel figlio di Giuseppe, il Messia atteso. S. Riccardo Pampuri. At 15,1-6; Sal 121; Mt 13,54-58.

2 G S. Atanasio (m, bianco). Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore. Dobbiamo osservare i comandamenti di Gesù per restare nel suo amore, affinché la sua gioia sia anche la nostra gioia. S. Antonino di Firenze; B. Guglielmo Tirry. At 15,7-21; Sal 95; Gv 15,9-11.

3 V Ss. Filippo e Giacomo ap. (f, rosso). Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio. Gesù è l’unica via per incontrare il Padre, l’unica verità che lo rivela, l’unica vita che lo dona. S. Giovenale. 1Cor 15,1-8a; Sal 18; Gv 14,6-14.

4 S Acclamate il Signore, voi tutti della terra. Se il mondo non ci odia è perché abbiamo assunto i suoi valori e non quelli di Cristo. S. Antonina; S. Floriano; Ss. Silvano di Gaza e c. At 16,1-10; Sal 99; Gv 15,18-21.

5 D VI Domenica di Pasqua / B. VI sett. di Pasqua - II sett. del Salterio. S. Gottardo; S. Nunzio Sulprizio. At 10,25-26.34-35.44-48; Sal 97; 1Gv 4,7-10; Gv 15,9-17. Oggi si celebra nel Tempio di S. Paolo in Alba una santa Messa secondo le intenzioni dei lettori de «La Domenica».

Elide Siviero

Salmo

PROPOSTE PER I CANTI: da Nella casa del Padre, ElleDiCi, 5a ed.

Inizio: Alleluia - Il risorto Redentore (533); Mio Signore, gloria a te! (554).
Salmo responsoriale: M° S. Militello;
oppure: Canterò per sempre l’amore del Signore! (403-404).
Processione offertoriale: Dov’è carità e amore (639). Comunione: Sei tu, Signore, il pane (719); Tu percorri con noi (744).
Congedo: Regina dei cieli (590).



Sussidio Musicale Digitale in omaggio con La Domenica

 
 

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