2 febbraio 2025

Rendere a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio è la risposta di Gesù a una domanda tranello. È chiaro che solo a Dio si deve dare tutta la nostra persona e che, al contempo, va dato il proprio contributo leale alle istituzioni civili. Questo Gesù lo insegnerà con la sua vita e l’obbedienza della Croce, quando i suoi avversari sceglieranno di stare dalla parte del potere umano e non dalla parte di Dio. Oggi ricorre la 97a Giornata missionaria (colletta obbligatoria).

 
 
 

Dove nasce la speranza

L’attesa profonda di un uomo anziano racchiudeva quella di un intero popolo: Simeone «aspettava la consolazione d’Israele». Nasce così la speranza cristiana, da un’attesa che scava il cuore e si protrae nel tempo, come lo sfregare di legno su pietra: prima viene il calore e poi nasce una scintilla. Vale la pena vivere l’“urlo” di gioia e dolore per sentir nascere in noi la fiamma dello Spirito, piccola come quella oggi accesa tra le nostre mani, grande come la luce interiore della promessa che ha guidato il vegliardo: «I tuoi occhi vedranno Cristo»! È la “festa dell’incontro” tra il Signore che entra nel suo tempio (I Lettura) e la Chiesa-umanità che lo accoglie tra le braccia (Vangelo). Il «Re della gloria forte e valoroso» che attendevamo (Salmo) ha gli occhi del piccolo Bambino offerto al Padre. Tanto Dio si è avvicinato a noi per abbracciarci da lasciarsi abbracciare, lui che ha voluto avere in comune con noi «il sangue e la carne», cioè la fragilità della condizione umana fino al suo limite estremo, la morte (II Lettura). Ecco l’abbraccio d’amore che nutre la speranza: l’incontro tra Dio e il suo popolo. Sorelle Clarisse,

Monastero Immacolata Concezione - Albano L. (RM)

La difesa della vita nel magistero dei papi

Presentiamo alcuni interventi magisteriali dei papi negli ultimi cento anni sulla difesa della vita umana.

Ogni essere umano, anche il bambino nel seno materno, ha il diritto alla vita immediatamente da Dio, non dai genitori, né da qualsiasi società o autorità umana.
Quindi non vi è nessun uomo, nessuna autorità umana, nessuna scienza, nessuna «indicazione» medica, eugenica, sociale, economica, morale, che possa esibire o dare un valido titolo giuridico per una diretta deliberata disposizione sopra una vita umana innocente, vale a dire una disposizione, che miri alla sua distruzione, sia come a scopo, sia come a mezzo per un altro scopo, per sé forse in nessun modo illecito. (Venerabile Pio XII, Discorso alle ostetriche, 29 ottobre 1951)

Pace e Vita: sono beni supremi nell’ordine civile; e sono beni correlativi.
Vogliamo la Pace? difendiamo la Vita! […] Quante volte nella drammatica storia dell’umanità il binomio «Pace e Vita» racchiude uno scontro feroce dei due termini, non un abbraccio fraterno. […] Per ritrovare la chiave della verità in questo conflitto, che da teorico e morale si fa tragicamente reale, e che profana e insanguina, ancora oggi, tante pagine dell’umana convivenza, bisogna senz’altro riconoscere il primato alla Vita, come valore e come condizione della Pace. Ecco la formula: «Se vuoi la Pace, difendi la Vita». La Vita è il vertice della Pace. Se la logica del nostro operare parte dalla sacralità della Vita, la guerra, come mezzo normale e abituale per l’affermazione del diritto e quindi della Pace, è virtualmente squalificata. La Pace altro non è che il sopravvento incontestabile del diritto e alla fine la felice celebrazione della Vita. (San Paolo VI, Messaggio per la decima giornata della pace, 8 dicembre 1976)

Peculiare è la responsabilità affidata agli operatori sanitari: medici, farmacisti, infermieri, cappellani, religiosi e religiose, amministratori e volontari.
La loro professione li vuole custodi e servitori della vita umana. Nel contesto culturale e sociale odierno, nel quale la scienza e l’arte medica rischiano di smarrire la loro nativa dimensione etica, essi possono essere talvolta fortemente tentati di trasformarsi in artefici di manipolazione della vita o addirittura in operatori di morte. Di fronte a tale tentazione la loro responsabilità è oggi enormemente accresciuta e trova la sua ispirazione più profonda e il suo sostegno più forte proprio nell’intrinseca e imprescindibile dimensione etica della professione sanitaria, come già riconosceva l’antico e sempre attuale giuramento di Ippocrate, secondo il quale ad ogni medico è chiesto di impegnarsi per il rispetto assoluto della vita umana e della sua sacralità. (San Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, 25 marzo 1995)

Ogni vita umana, in quanto tale, merita ed esige di essere sempre difesa e promossa.
Sappiamo bene che questa verità rischia di essere spesso contraddetta dall’edonismo diffuso nelle cosiddette società del benessere: la vita viene esaltata finché è piacevole, ma si tende a non rispettarla più quando è malata o menomata. Partendo invece dall’amore profondo per ogni persona, è possibile mettere in atto forme efficaci di servizio alla vita: a quella nascente come a quella segnata dalla marginalità o dalla sofferenza, specialmente nella sua fase terminale. (Benedetto XVI, Giornata della Vita, 5 febbraio 2006)

Ogni bambino non nato, ma condannato ingiustamente ad essere abortito, ha il volto di Gesù Cristo. (Papa Francesco, Ai medici cattolici, 20 settembre 2013)

a cura di Maria Pamela Barsotti

Preghiera dei fedeli

C - Riuniti in questo tempio, come i santi vegliardi Simeone e Anna, accogliamo il Signore che si offre per noi e presentiamo al Padre l’offerta della nostra preghiera.

Lettore - Diciamo insieme: Padre della luce, ascoltaci.

1. Per la Chiesa, popolo di Dio: illuminata dallo Spirito, irradi nel mondo lo splendore di Cristo, luce e salvezza per tutti i popoli. Preghiamo:
2. Per chi ha responsabilità politiche e governative: la sapienza del Vangelo orienti ogni scelta alla difesa della vita, dal momento del concepimento fino alla morte naturale. Preghiamo:
3. Per quanti esprimono la loro appartenenza a Cristo nella vita consacrata: siano riflesso vivente della sua cura e misericordia per ogni uomo e donna che incontrano. Preghiamo:
4. Per l’umanità, chiamata ad accogliere la grazia di questo Anno giubilare: l’incontro con il Signore alimenti le scintille di speranza presenti nel cuore di ciascuno. Preghiamo:
5. Per noi qui radunati intorno alla mensa eucaristica: questo sacramento di amore ci insegni a offrire noi stessi come strumenti di bene a quanti ogni giorno incontriamo.

Preghiamo: Intenzioni della comunità locale.

C - Padre santo, come hai accolto l’offerta del tuo Figlio presentato al tempio, così accogli le nostre preghiere che ti abbiamo presentato. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

Calendario liturgico: (3-9 febbraio 2025)

3 L
Rendete saldo il vostro cuore, voi tutti che sperate nel Signore.
Gesù domina la scena e sconfigge la legione dell’avversario: è sua la vittoria contro il male.
S. Biagio (mf); S. Ansgario (Oscar) (mf).
Eb 11,32-40; Sal 30; Mc 5,1-20 IV sett.

4 M
Ti loderanno, Signore, quelli che ti cercano.
Il Cristo guarisce una donna e dona la vita a una ragazzina: solo lui salva e conduce alla vera vita.
S. Eutichio; S. Nicola Studita; S. Gilberto.
Eb 12,1-4; Sal 21; Mc 5,21-43.

5 M
S. Agata (m, rosso).
L’amore del Signore è da sempre. Gesù si annovera tra i profeti rifiutati: i suoi connazionali non sanno accettare la sua novità.
S. Saba; B. Elisabetta Canori Mora.
Eb 12,4-7.11-15; Sal 102; Mc 6,1-6.

6 G
Ss. Paolo Miki e c. (m, rosso).
Abbiamo conosciuto, Signore, il tuo amore. Non si annuncia il Vangelo da soli, ma insieme, rivelando Cristo nella comunione della Chiesa.
S. Guarino; S. Alfonso M. Fusco.
Eb 12,18-19.21-24; Sal 47; Mc 6,7-13.

7 V
Il Signore è mia luce e mia salvezza.
La morte del Battista, ucciso per aver detto la verità, anticipa quella di Cristo, la Verità.
S. Partenio; S. Riccardo; B. Pio IX.
Eb 13,1-8; Sal 26; Mc 6,14-29.

8 S
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.
Il vero ristoro dei discepoli è nella compagnia di Gesù: in lui si acquietano tutte le paure e si sperimenta la vera pace.
S. Girolamo Emiliani (mf); S. Giuseppina Bakhita (mf).
Eb 13,15-17.20-21; Sal 22; Mc 6,30-34.

L 8-9 febbraio: Giubileo delle Forze Armate, di Polizia e di Sicurezza.

9 D
V Domenica del T.O. / C. V sett. del T.O. - I sett. del Salterio.
S. Apollonia; S. Sabino.
Is 6,1-2a.3-8; Sal 137; 1Cor 15,1-11; Lc 5,1-11.
Elide Siviero

Salmo

PROPOSTE PER I CANTI: da Nella casa del Padre, ElleDiCi, 5a ed.
inizio: Cantiamo te (619); Sei come il sole (718).
Salmo responsoriale: M° S. Militello;
oppure: Cantiamo al Signore (405).
Processione offertoriale: Parole di vita (701).
Comunione: Tu sei la mia vita (732); Dio è mia luce (638).
Congedo: Andate per le strade (613).

Sussidio Musicale Digitale in omaggio con La Domenica

 

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