Papa Francesco parla della Liturgia oggi

UNA RIFORMA IRREVERSIBILE

Manifesto della Settimana Liturgica Nazionale 2017.
«UNA Liturgia viva per una Chiesa viva, in grado di dire e comunicare il mistero di Dio all’uomo di oggi», è stato il tema della 68ma Settimana Liturgica Nazionale che si è svolta a Roma nell’agosto 2017 i cui lavori sono culminati nell’incontro con papa Francesco per celebrare i 70 anni dalla fondazione del CAL (Centro Azione Liturgica).
Sottolineando che una riforma della liturgia nella Chiesa era già sentita come necessaria da tempo, papa Francesco cita esemplarmente san Pio X e papa Pio XII. La preoccupazione poi del Concilio, fu quella di favorire una rinnovata vita cristiana tra i fedeli poiché la Liturgia è la «prima e per di più necessaria sorgente dalla quale i fedeli possano attingere uno spirito veramente cristiano» (SC 14).
«La liturgia è viva, in ragione della presenza viva di Colui che morendo ha distrutto la morte e risorgendo ha ridato la vita a tutti noi». Dunque «senza la presenza reale del mistero di Cristo, non esiste alcuna vitalità liturgica». La liturgia «è vita per l’intero popolo della Chiesa». Non una liturgia clericale, ma popolare, un'azione per il popolo, ma anche del popolo.
Il Papa invita a vivere la liturgia da protagonisti e non da spettatori perché la liturgia è vita e non una idea da capire. I riti e le preghiere, diventano una scuola di vita cristiana. In fine, papa Francesco ha solennemente affermato: «Dopo questo magistero, dopo questo lungo cammino possiamo affermare con sicurezza e con autorità magisteriale che la riforma liturgica è irreversibile».
Confermando così un impegno, ha tracciato una via sicura su cui procedere nella volontà di Dio per il bene della Chiesa e dell’umanità che trova salvezza proprio nelle azioni liturgiche che sono storia della salvezza in atto oggi, qui, per tutti.

Suor Cristina Cruciani, pddm

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