12 maggio 2019

L’immagine pasquale del buon pastore è il simbolo dell’amore di Cristo, che dona la sua vita per salvarci; ma è anche un richiamo al nostro dovere di seguirlo, per essere accolti nel gregge degli eletti. - Oggi si celebra la Giornata di preghiera per le vocazioni.

GESÙ È IL BUON PASTORE CHE CI CHIAMA PER NOME

Commento - Disegno: Stefano Pachì
VIVIAMO su questa terra coltivando pensieri di eternità. Chi può dichiararsi privo di aspirazioni grandi o di sogni sul domani? Non aneliamo forse a una umanità pacificata, dove le fragilità umane e sociali che ci affliggono, confluiscano in composta armonia? Ci risponde la pagina dell’Apocalisse, rivelandoci il disegno di Dio sull’umanità. Il sangue redentore dell’Agnello genera comunione ed è sorgente di fraternità (II Lettura). Chi crede alle parole di Gesù e partecipa all’Eucaristia è già proiettato verso questa meta: si muove sui passi del Pastore che chiama, conosce, invita; accoglie con umile e serena fiducia le sue giornate; opera e vive con respiro d’eternità (Vangelo).
In questa domenica, detta del Buon Pastrore, si celebra la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. Chiediamo a Dio il dono di «sacerdoti innamorati del Vangelo, capaci di farsi prossimi con i fratelli ed essere, così, segno vivo dell’amore misericordioso di Dio» (Papa Francesco). Che essi possiedano la franchezza e l’ardore degli apostoli Paolo e Barnaba nel diffonderlo (I Lettura).

Giuliano D’Ambrosio

«COME SE VEDESSI L’INVISIBILE»

IN questa domenica del Buon Pastore si celebra in tutte le comunità cristiane la 56a Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni. «Come se vedessero l’Invisibile (Evangelii Gaudium, 150) è lo slogan scelto quest’anno dall’Ufficio Nazionale per la pastorale delle vocazioni, della Conferenza Episcopale Italiana.
Vuole essere un invito a guardare attraverso le apparenze, a riconoscere che la storia, i fatti, gli incontri, le persone, quella marea un po’ caotica che è la vita, sono il luogo nel quale cercare e vedere il compiersi del Regno di Dio.
Che cosa vedi guardando la tua famiglia, la tua comunità, entrando in un ospedale, in una classe scolastica, camminando per le vie della città? Dov’è quel bene che puoi fare, quel passo che solo tu puoi compiere, quel male da rifiutare?
La realtà è l’orizzonte da cui riconoscere la propria vocazione e le differenti chiamate, è veicolo della parola dell’altro che invoca il dono di sé e orienta la missione; permette di intuire la risposta alla domanda più vocazionale: «Per chi sono io?» e «trasformare i sogni di oggi nella realtà di domani» (Papa Francesco, 11 agosto 2018).
È un invito a lasciarsi ferire dalla Parola e a non fare da soli, perché la vocazione, la vita, la Chiesa crescono soltanto nella comunione della Trinità. È un invito, a lasciarsi coinvolgere dallo sguardo che il Padre ha su ciascuno di noi; è lo sguardo del Buon Pastore che in tutti vede – in mezzo alla zizzania (Mt 13) – il bene fecondo capace di dare la vita.

don Michele Gianola, Direttore Ufficio Nazionale per la Pastorale delle Vocazioni
     

IN OCCASIONE DELLA 53ma GIORNATA MONDIALE SULLE COMUNICAZIONI SOCIALI (2 Giugno)

«Siamo membra gli uni degli altri» (Ef 4,25). Dalle community alle comunità - Chioggia - 17 maggio - 2 giugno 2019: Festival nazionale della Comunicazione (XIV edizione). Organizzato dalla Società San Paolo, dalle Figlie di San Paolo e dalla Diocesi di Chioggia (VE). In una trentina di città italiane, 26 maggio - 2 giugno 2019: Settimana della Comunicazione. Organizzato dalla Società San Paolo, dalle Figlie di San Paolo. Per informazioni: Segreteria Settimana della Comunicazione. Viale Giosuè Carducci , 21 - 36100 VI. E-mail: segreteria@settimanadellacomunicazione.it; siti internet: http://www.settimanmadellacomunicazione.it; http://www.festivaldellacomunicazione.org/

VITA PASTORALE

Vita pastorale

Preghiera dei fedeli

C- Fratelli, siamo nati per conoscere, amare e servire il Signore. Solo la fedeltà a questa fondamentale vocazione può darci la pace. Preghiamo per essere degni della nostra chiamata. 

Diciamo insieme: O Pastore eterno, guida e proteggi i tuoi figli.

1. Per il Papa e per tutti i Pastori della Chiesa: perché possano sempre confermare nella fede e nella speranza i fratelli, nutrendoli con la Parola e i sacramenti, preghiamo:

2. Per la comunità ecclesiale: perché sia luogo di educazione e crescita nella fede; sappia coltivare il germe di ogni vocazione per il Regno dei cieli, preghiamo:

3. Per le famiglie cristiane: perché accolgano con gioia il seme della chiamata al sacerdozio e alla vita consacrata dei loro figli, preghiamo:

4. Per quanti odono la voce del Signore: perché siano discepoli appassionati capaci di far risplendere la bellezza e la santità della Chiesa, preghiamo:

5. Per noi qui presenti: perché la partecipazione a questa Eucaristia ci sostenga nella sequela di Cristo e ci doni lo Spirito Santo per camminare in novità di vita, preghiamo:

Intenzioni della Comunità locale.

C - O Padre, che in Cristo tuo Figlio ci hai offerto il modello del vero Pastore che dà la vita per il suo gregge, fa’ che ascoltiamo sempre la sua voce e camminiamo lietamente sulle sue orme nella via della verità e dell’amore. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen

IV SETTIMANA DI PASQUA

13 L L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente. Gesù, come un pastore, indica il legame con le sue pecorelle: Egli le conosce una ad una ed esse riconoscono la sua voce fra i mille frastuoni del mondo. B.V. Maria di Fatima (m.f.); B. Maddalena Albrici; B. Gemma. At 11,1-18; Sal 41,2-3; 42,3-4; Gv 10,1-10.

14 M S. Mattia apostolo. Festa (rosso). Il Signore lo ha fatto sedere tra i prìncipi del suo popolo. Rimanere nell’amore del Signore è obbedire ai suoi comandi: è un rimanere che mette in movimento perché il Vangelo sia annunciato a tutti. S. M. Domenica Mazzarello; Ss. Giusta e Eredina. At 1,15-17.20-26; Sal 112,1-8; Gv 15,9-17.

15 M Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti. Il grido di Gesù ci scuote: credere in Cristo è credere al Padre. A gran voce il Signore lo proclama, perché è Lui l’unico rivelatore del Padre. S. Severino delle Marche; S. Isidoro contadino; S. Ruperto. At 12,24 – 13,5; Sal 66,2-3.5-6.8; Gv 12,44-50.

16 G Canterò in eterno l’amore del Signore. Non c’è che una strada per essere discepoli: imitare la persona di Cristo, essere pronti a servire, a “lavare i piedi” dei fratelli. Qui sta la nostra beatitudine: servire per essere dalla parte di Dio. S. Ubaldo; S. Luigi Orione; B. Simone Stock. At 13,13-25; Sal 88,2-3.21-22.25.27; Gv 13,16-20.

17 V Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato. Nelle prove della vita il Signore continua a ripeterci di non essere turbati: egli ci assicura che c’è un posto preparato per noi. S. Pasquale Baylon; S. Giulia Salzano; B. Antonia Mesina. At 13,26-33; Sal 2,6-11; Gv 14,1-6.

18 S Tutti i confini della terra hanno veduto la vittoria del nostro Dio. Gesù Cristo ci rivela il mistero del Dio invisibile: è solo in lui che lo possiamo vedere e incontrare. Il Signore è il sacramento del Padre, perché rende visibile al mondo Colui che nessuno ha mai visto. S. Giovanni I (m.f.); S. Felice da Cantalice; B. Blandina. At 13,44-52; Sal 97,1-4; Gv 14,7-14.

[19 D V Domenica di Pasqua / C (S. Pietro Celestino) At 14,21b-27; Sal 144,8-13; Ap 21,1-5a; Gv 13,31-33°-35].

Elide Siviero

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo
PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009, 5 Ristampa. 

Inizio: Mio Signore, gloria a te! (554); Cristo, nostra Pasqua (545).
Salmo responsoriale: M° C. Carena. Ritornello: Terra tutta da’ lode a Dio (736).
Processione offertoriale: Molte le spighe (679).
Comunione: Cantiamo te (619); Se vuoi seguire Cristo (717).
Congedo: Regina caeli (591).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento


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