21 Aprile

Rendere a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio è la risposta di Gesù a una domanda tranello. È chiaro che solo a Dio si deve dare tutta la nostra persona e che, al contempo, va dato il proprio contributo leale alle istituzioni civili. Questo Gesù lo insegnerà con la sua vita e l’obbedienza della Croce, quando i suoi avversari sceglieranno di stare dalla parte del potere umano e non dalla parte di Dio. Oggi ricorre la 97a Giornata missionaria (colletta obbligatoria).

 
 
 
 
 
 

Una voce continua, instancabile, a chiamarci

Pur nel caos della storia e nel chiasso delle armi, una voce continua instancabilmente a chiamarci: la voce di Gesù buon pastore. Egli non ci abbandona quando i lupi si avventano sul gregge indebolito. Risorto dai morti, vincitore dell’odio e della morte, Gesù ci chiama alla vita, cioè all’amore, e oggi ribadisce: «Ci sarà un solo gregge e un solo pastore». Sì, ci sarà! «Non temere, piccolo gregge!». Non seguiamo quindi i mercenari del nostro tempo che ci vendono una felicità senza la croce, senza il sacrificio, per impossessarsi della nostra libertà: in nessun altro fuorché in Gesù vi è salvezza, proclama oggi Pietro. La pietra d’angolo dell’avvenire dell’umanità è lui, lui solo, Gesù crocifisso, abbandonato e risorto. Lui solo ci rivela la nostra straordinaria dignità: «Noi fin d’ora siamo figli di Dio». Figli, e quindi fratelli. La Pasqua di Gesù è una esplosione d’amore che ci fa fratelli tutti. Gesù ne sia eternamente benedetto!

fr.Antoine-Emmanuel, Frat. Monast. di Gerusalemme, Firenze

 
 
 

Un mezzo privilegiato per arrivare a Gesù

«Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato. Se faranno quel che io vi dirò, molte anime si salveranno e avranno pace».

Così disse la Vergine Maria ai tre pastorelli di Fatima il 13 giugno 1917. Da queste parole comprendiamo che la devozione al Cuore Immacolato è voluta da Dio e il suo fine è la salvezza delle anime. Nella stessa apparizione la Vergine parlò di consacrazione al Cuore Immacolato.

L’idea di consacrarsi alla Vergine Maria non era una novità. Già ne parlava san Luigi Maria Grignion de Montfort nel 1700, spiegando che, poiché Dio ha scelto Maria santissima per donare Gesù al mondo, è lei il canale privilegiato che ci viene offerto per salire a Dio. A chi sollevava perplessità, san Luigi Maria spiegava che la devozione alla Vergine Maria non distoglie da Gesù, anzi.

Fu Gesù stesso a donarci Maria santissima come madre quando disse all’apostolo Giovanni: «Ecco tua madre» (Gv 19,27). Donarsi totalmente alla Madonna rispetta la volontà di Gesù e vuol dire vivere in pieno questa figliolanza. Consacrarsi al Cuore Immacolato di Maria è un mezzo per dare a questa Madre la libertà di plasmare il nostro cuore sul modello di Gesù Cristo.

San Massimiliano Maria Kolbe scriveva: «La fantasia tende a immaginare Dio Padre, Gesù, l’Immacolata e così via, quali oggetti distinti di altrettante devozioni […] invece di rappresentarli quali anelli di un’unica catena, subordinati tra loro come vari mezzi a un solo fine: Dio uno nella santissima Trinità. Quanto più uno appartiene all’Immacolata, con tanta maggior franchezza e libertà può avvicinarsi alle piaghe del Salvatore, all’Eucaristia, al sacratissimo Cuore di Gesù, a Dio Padre» (Lett. 603 -Alla Comunità di Niepokalanòw).

Egli poneva la consacrazione all’Immacolata a fondamento dell’ordine religioso da lui istituito e ne metteva in luce l’aspetto missionario, sul modello di Maria che visita Elisabetta con Gesù in grembo. La consacrazione al Cuore Immacolato è un mezzo efficacissimo per rafforzare in noi le virtù teologali – fede, speranza e carità – e divenire autentici testimoni di Gesù nel mondo.

padre Giorgio Maria Faré, OCD

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, con la fiducia dei figli apriamo il nostro cuore al Padre e presentiamo a lui le nostre suppliche.

Lettore - Diciamo insieme: Padre di misericordia, ascoltaci.

1. Per la Chiesa: dona ai pastori l’amore per il gregge loro affidato, e a ogni membro del gregge l’amore per i pastori da te scelti. Sia, questo scambio d’amore, luce per il mondo. Preghiamo:
2. Per quanti il Signore chiama a una speciale vocazione: corrispondano al dono dello Spirito con una vita di servizio amorevole al suo popolo. Preghiamo:
3. Per i responsabili della politica, dell’economia e dell’informazione: si lascino illuminare dal Vangelo e apprendano che solo il servizio del bene comune genera vita e comunione. Preghiamo:
4. Per le vittime dei mercenari e degli sfruttatori: dona ad esse la tua consolazione e libera noi dall’indifferenza e dalla paura, affinché diventiamo i tuoi strumenti per lenire le loro sofferenze. Preghiamo:
5. Per la nostra comunità eucaristica: insegnaci ad essere gli uni per gli altri guida e sostegno, nella condivisione e nella custodia reciproca nell’amore. Preghiamo: Intenzioni della comunità locale.

C - Ascolta, o Padre, la preghiera del tuo Figlio che si esprime attraverso la nostra voce e i nostri cuori. Egli vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.

A - Amen

Calendario liturgico: (22-28 aprile 2024)

15 L Beato chi cammina nella legge del Signore. La folla cerca Gesù perché affamata, ma il pane con cui egli vuole nutrirla è la sua Parola, cibo di vita eterna. S. Marone; S. Cesare de Bus; S. Damiano de Veuster. At 6,8-15; Sal 118; Gv 6,22-29.

16 M Alle tue mani, Signore, affido il mio spirito. Attraverso Mosè Dio ha donato la manna al popolo affamato, ma solo il Cristo può dare il vero pane celeste. S. Fruttuoso; S. Benedetto G. Labre; S. Bernardetta Soubirous. At 7,51– 8,1a; Sal 30; Gv 6,30-35.

17 M Acclamate Dio, voi tutti della terra. La nostra fame di vita può essere saziata solo da Gesù Cristo che è pane di vita eterna. S. Simeone Bar S.; S. Acacio; S. Caterina Tekakwitha. At 8,1b-8; Sal 65; Gv 6,35-40.

18 G Acclamate Dio, voi tutti della terra. Cristo è il primo sacramento del Padre, colui che ha reso visibile Dio nella carne. S. Atanasia; S. Galdino; B. Sabina Petrilli. At 8,26-40; Sal 65; Gv 6,44-51.

19 V Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo. Nel pane e nel vino abbiamo i segni della Pasqua del Signore. Con l’Eucaristia entriamo in comunione con tutta la sua vita. S. Elfego; S. Leone IX; B. Bernardo. At 9,1-20; Sal 116; Gv 6,52-59.

20 S Che cosa renderò al Signore, per tutti i benefici che mi ha fatto? Mentre molti discepoli si ritirano, emerge luminosa la professione di fede di Pietro. S. Aniceto; S. Agnese da Montepulciano; B. Chiara Bosatta. At 9,31-42; Sal 115; Gv 6,60-69.

21 D IV Domenica di Pasqua / B. IV sett. di Pasqua - IV sett. del Salterio. S. Anselmo; S. Corrado da Parzham. At 4,8-12; Sal 117; 1Gv 3,1-2; Gv 10,11-18.

Elide Siviero

 

Salmo

PROPOSTE PER I CANTI: da Nella casa del Padre, ElleDiCi, 5a ed.

Inizio: Cristo è risorto, alleluia! (541); Cristo risorge (546).
Salmo responsoriale: M° S. Militello;
oppure: Lodate, lodate il Signore (120).
Processione offertoriale: Signore, fa’ di me uno strumento (726).
Comunione: Il Signore è il mio pastore (661); Signore, sei tu il mio pastore (727).
Congedo: Gioia del cuore (648).



Sussidio Musicale Digitale in omaggio con La Domenica

 
 
 
 

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