28 Gennaio

Rendere a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio è la risposta di Gesù a una domanda tranello. È chiaro che solo a Dio si deve dare tutta la nostra persona e che, al contempo, va dato il proprio contributo leale alle istituzioni civili. Questo Gesù lo insegnerà con la sua vita e l’obbedienza della Croce, quando i suoi avversari sceglieranno di stare dalla parte del potere umano e non dalla parte di Dio. Oggi ricorre la 97a Giornata missionaria (colletta obbligatoria).

Le ricchezze della parola

Gesù è un maestro singolare, diverso dagli scribi (Vangelo). Il suo insegnamento stupisce chi l’ascolta: non è statico e freddo, ma dà freschezza e nuova vita alle cose di Dio; non impone, ma propone. La sua parola tocca nel profondo, apre orizzonti di vita, inquieta, sveglia la mente e scalda il cuore, fa crescere dentro e responsabilizza.

La gente osa dire che egli insegna con autorità: nessuna dissociazione in lui tra la parola e la vita. Gesù incarna le caratteristiche del profeta ideale preannunciato da Mosè (I Lettura). Ben se n’avvede il Maligno allorché le sue parole astutamente lusinghiere cadono nel vuoto davanti alla parola salvifica di quel profeta di Dio tra la gente. «Il Signore ha colorato la sua parola di bellezze svariate, perché coloro che la scrutano possano contemplare ciò che preferiscono.

Ha nascosto nella sua parola tutti i tesori, perché ciascuno di noi trovi una ricchezza in ciò che contempla», riflette sant’Efrem. Ne sia consapevole l’assemblea liturgica, quando si pone in ascolto della Parola. Questa è per tutti e per te; edifica la comunità e chiede la tua disponibilità; fissa il cuore in Dio qualunque sia lo stato di vita (II Lettura).

don Giuliano Saredi, ssp

Transumanesimo e Chiesa Cattolica: un rapporto difficile

Se nel precedente articolo abbiamo provato a delineare una definizione di Transumanesimo, cosa possiamo dire dei suoi rapporti con la religione e con la Chiesa Cattolica in particolare? Sin dalla sua nascita il movimento transumanista si definisce aconfessionale e l’atteggiamento nei confronti del dato religioso è, almeno a parole, di totale indifferenza.

Guardando però alle statistiche fornite possiamo notare come il 70% di coloro che dichiarano di riconoscersi nel pensiero transumanista siano dichiaratamente atei e agnostici. E, infatti, uno dei cardini della lotta è quello della laicità delle istituzioni. Va da sé che la Chiesa Cattolica sia vista come un avversario. In Italia, per esempio, i transumanisti considerano la legge 40/2004 sulla fecondazione assistita “un’ipoteca religiosa” sulla ricerca. In definitiva, la Chiesa Cattolica (da notare come insistentemente torni nelle accuse la visione ideologica di un cattolicesimo prigioniero e in attesa di essere liberato dalle gerarchie vaticane) sarebbe un avversario della libertà di ricerca, perché colpevole di imporre vincoli su numerosi campi di ricerca: procreazione artificiale (che può comportare la selezione di embrioni), cellule staminali (in cui si prevede la soppressione di embrioni), clonazione, genoma umano e, più in generale, qualunque tecnica o conoscenza scientifica che permetta di oltrepassare la condizione umana, giudicata fragile e incompleta.

È evidente che l’antropologia cristiana, che vede l’uomo come immagine e somiglianza di Dio, e con un fine ben preciso, risulta incompatibile con la visione transumanista, la quale auspica un superamento dell’uomo stesso (il riferimento a Nietzsche è esplicito). E, per coloro che, pur non cristiani, riconoscono la ragionevolezza delle questioni che la Chiesa Cattolica pone, ecco pronto da parte dei transumanisti l’appellativo sprezzante di “atei devoti”. In conclusione, troviamo quanto meno paradossale come una corrente di pensiero, per definizione laicista, tenda invece a idolatrare l’oggetto del proprio agire, e cioè il sapere scientifico, elevandolo a propria divinità alla quale tutto e tutti devono sottostare.

Andrea Musso

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, Gesù è la parola vivente, che orienta la nostra esistenza e apre orizzonti di vita buona. Confermiamo il nostro proposito di essere suoi discepoli.

Lettore - Diciamo con fede:  Conservaci nella tua parola, o Signore.

1. Per la Chiesa: mossa dallo Spirito Santo, educhi sé stessa all’ascolto del Maestro divino, che riempie di parola eterna la vacuità della parola che passa. Preghiamo:
2. Per i malati di lebbra e per gli operatori sanitari che si fanno carico della loro sofferenza: siano sostenuti dalla nostra preghiera e dalla generosa accoglienza di tutta la società. Preghiamo:
3. Per le persone consacrate: nulla antepongano all’amore di Cristo casto, povero e obbediente, e riscoprano di continuo l’inquietudine e lo stupore della Parola, che dà credibilità alla vita e alle opere. Preghiamo:
4. Per le nostre comunità e parrocchie: alla scuola del Vangelo e dell’Eucaristia ravvivino le ragioni della loro vita cristiana, affinché diano gloria al Padre nella testimonianza e nel servizio. Preghiamo: Intenzioni della comunità locale.

C - La tua parola, Signore, sia conforto nelle delusioni, balsamo per le ferite, sollievo nelle fatiche. Tu conosci la nostra incostanza nell’aderire a te, eppure osiamo confidare nella tua misericordia.

Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
A - Amen.

Calendario liturgico: (29 gennaio-4 febbraio 2024)

29 L Sorgi, Signore! Salvami, Dio mio! L’indemoniato, liberato dal dominio di Satana, è inviato per essere testimone della grazia di Dio. Ss. Papia e Mauro; S. Afraate; S. Sulpicio Severo. 2Sam 15,13-14.30; 16,5-13a; Sal 3; Mc 5,1-20.

30 M Signore, tendi l’orecchio, rispondimi. Gesù guarisce una donna e resuscita una ragazza: egli esaudisce chi si rivolge a lui con fede. S. Martina; S. Giacinta Marescotti; B. Sebastiano Valfré. 2Sam 18,9-10.14b.21a.24-25a.30-32;19,1-3; Sal 85; Mc 5,21-43.

31 M S. Giovanni Bosco (m, bianco). Togli, Signore, la mia colpa e il mio peccato. I compatrioti di Gesù credono di conoscerlo. Ma sono proprio i loro pregiudizi a fare da ostacolo, non permettendo a Gesù di compiere prodigi nella sua città. S. Geminiano; S. Marcella. 2Sam 24,2.9-17; Sal 31; Mc 6,1-6.

1 G Tu, o Signore, dòmini tutto! Gesù insegna ai suoi il giusto atteggiamento nella missione: sobrietà, fiducia nella provvidenza e fermezza nell’annuncio. S. Severo; S. Brigida; S. Raimondo. 1Re 2,1-4.10-12; Cant. 1Cr 29,10-12; Mc 6,7-13.

2 V Presentazione del Signore (f, bianco). Vieni, Signore, nel tuo tempio santo. Simeone può congedarsi dalla vita perché il suo desiderio di vedere il Messia è stato esaudito. S. Caterina de’ Ricci. Ml 3,1-4 opp. Eb 2,14-18; Sal 23; Lc 2,22-40.Oggi è la 28a Giornata della vita consacrata.

3 S Insegnami, Signore, i tuoi decreti. Gesù chiede ai discepoli di riposarsi con lui, per essere pronti a donare l’annuncio della salvezza. S. Biagio (mf); S. Ansgario (Oscar) (mf); Ss. Simeone e Anna. 1Re 3,4-13; Sal 118; Mc 6,30-34.

4 D V domenica del T.O. / B. V sett. del T.O. (pari) - I sett. del Salterio. S. Eutichio; S. Nicola Studita. Gb 7,1-4.6-7; Sal 146; 1Cor 9,16-19.22-23; Mc 1,29-39. Elide Siviero

Salmo

PROPOSTE PER I CANTI: da Nella casa del Padre, ElleDiCi, 5a ed.

Inizio: Lodate Dio (669); Te lodiamo, Trinità (733). Salmo responsoriale: M° S. Militello;
oppure: Fa’ che ascoltiamo (647). Processione offertoriale: Molte le spighe (679).
Comunione: Sei tu, Signore, il pane (719); Hai dato un cibo (658).
Congedo:Beata sei tu, Maria (574).

 


Sussidio Musicale Digitale in omaggio con La Domenica

Archivio

Vai