26 gennaio 2014
Gesù inizia il suo ministero nella Galilea: chiede alla gente di convertirsi, cioè di ritornare a Dio, e poi chiama alla sua sequela quattro pescatori, che saranno i primi apostoli.
UNA LUCE SI È LEVATA NELLA GALILEA DELLE GENTI
DA sempre il cuore dell’uomo è alla ricerca di Dio. Il suo desiderio è mosso dall’urgenza di trovare difesa contro i nemici e sicurezza nelle avversità della vita. La Liturgia della Parola di questa domenica ci rivela molto di più. È Gesù che va alla ricerca dell’uomo. Se Giovanni Battista chiamava a sé le folle, il Figlio di Dio, andando verso la Galilea, va loro incontro. Per il Cristo, annunciare il Vangelo nella Galilea delle genti significava offrire all’umanità la salvezza di Dio, manifestata nella sua persona e nei discepoli chiamati da lui stesso (Vangelo). L’instaurazione del Regno di Dio realizza la promessa fatta secoli prima dal profeta Isaia, e cioè che il Signore avrebbe ridato fiducia a una terra umiliata e confusa (I Lettura). Gesù ha cercato gli uomini fino a dare la vita. Per questo, san Paolo ricorda alle prime comunità cristiane che i battezzati sono stati amati e chiamati dal Signore. Attraverso la comunione tra i pastori, Cristo conduce la sua Chiesa. Perde senso vivere nella discordia e nella gelosia, poiché tutti i cristiani nascono ai piedi della croce (II Lettura).
Fr Gianfranco Tinello, OFM Cap.
Gesù percorreva tutta la Galilea, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie.
La 61ma Giornata mondiale dei malati di lebbra
La Giornata dei malati di lebbra è dedicata alle 219.000 persone che oggi risultano vittime di questa malattia ed a quelle che, pur guarite, subiscono ancora il terribile stigma sociale legato alla lebbra. Ispirata dall’opera di Raoul Follereau, l’AIFO promuove la cura e la riabilitazione sociale delle persone colpite dalla lebbra e dei loro familiari, restituendo ad esse salute e dignità e tutelando i loro diritti umani. Per sostenere l’AIFO: numero verde 800 550303.
DUE NUOVI SANTI: GIOVANNI XXIII E GIOVANNI PAOLO II
DUE Papi, accomunati nel loro ministero dal servizio alla pace, dalla promozione della dignità dell’uomo e dall’impegno ecumenico verranno iscritti nell’Albo dei santi.
Roncalli e Wojtyla saliranno insieme sugli altari il 27 aprile prossimo, nel giorno della Festa liturgica della Divina Misericordia (domenica in albis), solennità istituita da Papa Giovanni Paolo II il 30 aprile 2000. La data della canonizzazione di Karol Wojtyla e Angelo Giuseppe Roncalli è stata fissata nel corso del primo Concistoro ordinario tenuto da Papa Francesco il 30 settembre 2013. È attuale per la missione della Chiesa l’impegno profuso dal Pontefice bergamasco a favore della pace (enciclica “Pacem in terris”), del dialogo e dell’ecumenismo.
Nella Bolla d’Indizione “Humanae Salutis” (25 dicembre 1961) Giovanni XXIII aveva indicato la prospettiva del Concilio ecumenico proprio nella ricerca dell’unità e nella pace del mondo. Roncalli istituì il Segretariato per l’unione dei cristiani, elevato poi a Pontificio Consiglio.
Anche l’allora Cardinale Karol Józef Wojtyla partecipò al Concilio Vaticano II con un contributo importante nell’elaborazione della costituzione Gaudium et spes. Eletto Papa il 16 ottobre 1978, Giovanni Paolo II ha dato il via (1985) alle Gmg (Giornata mondiale della Gioventù).
Nei 104 viaggi apostolici nel mondo ha testimoniato il suo spirito missionario e nell’apertura al dialogo con gli ebrei e i rappresentanti delle altre religioni, l’orizzonte ecumenico del suo magistero.
Lucia Giallorenzo
Nelle foto: Giovanni XXIII, Angelo Giuseppe Roncalli (1958 -1963), Giovanni Paolo II, Karol Wojtyla, (1978-2005). Foto © BETTMANN/CORBIS
Donaci, Signore, la tua grazia,...
Donaci, Signore, la tua grazia, perché possiamo impegnarci ogni giorno nella conversione del nostro cuore ed essere fedeli nel cammino che ci hai indicato con l’esempio della tua vita e con la tua parola, per cooperare alla santificazione di noi stessi e aiutare tanti nostri fratelli a uscire dalle tenebre del peccato, sostenerli nel cammino di conversione e guidarli con la nostra condotta di vita, sulla via della santità.
d. Mariano Grosso osb
PREGHIERA DEI FEDELI
C - Fratelli e sorelle, il Padre di ogni consolazione ci invita alla speranza, poiché Egli può dare sollievo alle nostre sofferenze, luce alle nostre vite. Innalziamo a lui la nostra preghiera.
Lettore - Preghiamo insieme, dicendo:
A - Ascoltaci, o Signore.
1. Per la Chiesa pellegrina nel mondo, affinché possa riflettere la luce di Cristo sull’umanità che anela alla pace e alla concordia, preghiamo.
2. Per coloro che camminano nelle tenebre e nella tristezza, affinché possa rifulgere nel loro cuore l’amore divino dello Spirito Santo, preghiamo.
3. Per i lavoratori nel mondo e nella vigna del Signore, affinché le inevitabili tensioni e fatiche del lavoro non incidano sulla vita familiare e comunitaria, preghiamo.
4. Per la nostra comunità cristiana, affinché sentimenti di comunione e di amore possano guidare tutte le nostre attività di evangelizzazione e carità, preghiamo.
C - O Padre, che nel tuo Figlio, hai rivelato il desiderio di ricercare e consolare l’umanità ferita dal peccato e dalla debolezza, sostieni nelle prove della vita chi si affida alla tua misericordia. Per Cristo nostro Signore.
A - Amen.
III SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO
27 L La mia fedeltà e il mio amore saranno con lui. Al regno unito da Davide si contrappone, nel Vangelo, quello diviso di Satana. È il regno eterno voluto da Dio il regno unito a cui tendere. Sant’Angela Merici (m.f.); San Vitaliano; San Giuliano da Sora. 2Sam 5,1-7.10; Sal 88/89,20-22.25-26; Mc 3,22-30.
28 M San Tommaso d’Aquino, sacerdote e dottore della Chiesa. Memoria (bianco). Grande in mezzo a noi è il re della gloria. Accogliere la Parola del Signore è ciò che fa ogni essere umano vero familiare di Dio. Beata Olga Olimpia Bidà. 2Sam 6,12b-15.17-19; Sal 23,7-10; Mc 3,31-35.
29 M La bontà del Signore dura in eterno. Dio non pensa secondo i nostri schemi mentali, per questo né Davide riuscirà nell’intento di costruire un tempio al Signore, né il seminatore può sapere in anticipo quanto raccoglierà. Santi Papìa e Mauro; San Sulpicio Severo; Sant’Afraate. 2Sam 7,4-17; Sal 88,4-5.27-30; Mc 4,1-20.
30 G Il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre. Il regno di Dio che Gesù ha annunciato con l'uso di parabole deve essere annunciato e testimoniato da chi l’ha accolto. Santa Martina; Santa Giacinta Marescotti; Beato Sebastiano Valfrè. 2Sam 7,18-19.24-29; Sal 131,1-5.11-14; Mc 4,21-25.
31 V San Giovanni Bosco, educatore. Memoria (bianco). Perdonaci, Signore: abbiamo peccato. Anche chi è scelto da Dio per incarichi importanti come il re Davide può cadere nel peccato, ma il Signore ha sempre misericordia. Siamo nell’anno di preparazione al bicentenario della nascita e del battesimo di san Giovanni Bosco (1815-1888), che si terrà il 16 agosto 2015. Scopriamo il suo carisma: l’attenzione ai giovani, al loro futuro. San Gimignano; Santa Marcella. 2Sam 11,1-4a.5-10a.13-17; Sal 50,3-7.10-11; Mc 4,26-34.
1 S Crea in me, o Dio, un cuore puro. In ogni tempo ci si è posta la domanda chi sia veramente Cristo, domanda a cui solo con la fede si può riuscire a dare una qualche risposta. San Severo; San Raimondo; Santa Brigida; Beata Anna Michelotti. 2Sam 12,1-7a.10-17; Sal 50,12-17; Mc 4,35-41.
Enrico M. Beraudo
[2 D Presentazione del Signore. Festa (Santa Caterina de’ Ricci) Ml 3,1-4; Sal 23,7-10; Eb 2,14-18; Lc 2,22-40]. 36a Giornata per la vita. 18a Giornata per la vita consacrata.
Salmo responsoriale e accompagnamento
PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei 2009.
InIzio Chiesa di Dio (267); La creazione giubili (287).
Salmo resp. modulo musicale: Il canto del Salmo responsoriale (ElleDiCi, Leumann 2011); Oppure: Ritornello: Una cosa al Signore domando (341).
Processione offertoriale: Tu, fonte viva (381).
Comunione: Terra promessa (305); Tu sei la mia vita (383).
Congedo: Quello che abbiamo udito (301).
ACCOMPAGNAMENTO
Clicca sull'immagine per ingrandire: