21 Gennaio

Rendere a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio è la risposta di Gesù a una domanda tranello. È chiaro che solo a Dio si deve dare tutta la nostra persona e che, al contempo, va dato il proprio contributo leale alle istituzioni civili. Questo Gesù lo insegnerà con la sua vita e l’obbedienza della Croce, quando i suoi avversari sceglieranno di stare dalla parte del potere umano e non dalla parte di Dio. Oggi ricorre la 97a Giornata missionaria (colletta obbligatoria).

Non rimandare a domani, vivi subito la sua parola!"

«Oggi mi interesso ai miei affetti, ai miei sentimenti, ai miei acquisti e ai miei beni. Domani penserò al Signore!». Se ci comportiamo in questo modo, siamo pazzi, ci dice in qualche modo Paolo oggi nella seconda lettura. Perché il momento in cui la salvezza ci viene offerta è ora! Questo kairos (tempo favorevole) è breve! È oggi! Non domani. Bisogna fare come i pagani di Ninive che, appena sentirono la predicazione di Giona, presero la via della conversione.

Non la rinviarono al giorno dopo. Subito «credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli». Davvero, bisogna non essere come Giona che, pur molto religioso, fuggì alla chiamata di Dio, e poi si sdegnò perché Dio manifestava la sua misericordia. Sì, bisogna rispondere subito alla chiamata di Gesù che oggi proclama: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi», cioè «credete nel Vangelo».

Non rimandiamo a domani, viviamo oggi questa Parola! Guardiamo a Pietro e ai suoi compagni. Non risposero: «Prima finiamo la pesca, andiamo a cena, e poi ci penseremo…». Invece «subito lasciarono le reti e lo seguirono…».

fr. Antoine-Emmanuel, Frat. Monast. di Gerusalemme, Firenze

L’uomo creatore di sé stesso. Per una definizione di Transumanesimo

Quando parliamo di Transumanesimo dobbiamo aver chiaro che stiamo parlando di un’istanza vecchia quanto l’uomo. Già nel racconto biblico di Genesi l’uomo è sottoposto alla tentazione di “essere come Dio” e superare la condizione di creatura per prendere in mano il proprio destino. Non a caso il manifesto dei transumanisti italiani auspica una vera e propria rivoluzione prometeica, dal nome del titano che portò agli uomini il fuoco (alias la conoscenza), disobbedendo agli dèi. Un modo di ragionare che, seppur con radici storiche e filosofiche che risalgono sino al XVII secolo, negli ultimi anni ha trovato terreno fertile in molteplici ambienti. Ma cos’è il Transumanesimo in definitiva?

È una corrente di pensiero che si fa portatrice di un modo del tutto nuovo di concepire l’uomo nella sua essenza e nel suo rapporto con il mondo che lo circonda. Grazie alle recenti conoscenze in campo scientifico (gli ambiti sono molteplici e vanno dalla psicologia, passando per la nanotecnologia e la genetica, sino ad arrivare all’intelligenza artificiale) l’uomo può finalmente dirigere la propria evoluzione e letteralmente progettare e costruire il proprio sé per migliorare la propria condizione di vita, sconfiggere malattie ereditarie o incurabili e combattere l’invecchiamento. Sarebbe sbagliato catalogare il movimento transumanista come monolitico e, infatti, sono molte le correnti di pensiero al suo interno che convivono e talvolta si scontrano.

Alcune linee di pensiero arrivano persino a considerare il raggiungimento dell’immortalità come un possibile scopo mediante l’impianto di dispositivi cibernetici sul corpo umano. Altri pensatori propendono invece per una linea più pragmatica e ancorata alle conoscenze scientifiche del momento. È indubbio però che il movimento transumanista nella sua totalità si faccia portatore di una richiesta di libertà di ricerca in ogni campo scientifico senza vincolo alcuno. Un pensiero ben lungi dall’essere solo teorico, ma ben radicato in moltissime istituzioni nazionali e sovranazionali e in ampie porzioni del mondo accademico e con ricadute concrete sempre più evidenti.

Andrea Musso

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, oggi è il tempo favorevole nel quale Dio cammina tra gli uomini e porta la sua salvezza. Attenti alla sua Parola, chiediamo con fiducia la forza per rispondere da figli.

Lettore - Preghiamo insieme e diciamo: Signore, accresci la nostra fede.

1. Per la santa Chiesa, inviata ad annunciare a tutti i popoli Gesù Cristo Signore, la Parola definitiva del Padre, noi ti preghiamo:
2. Per i cristiani di tutte le chiese e confessioni, per chi lavora per quell’unità per cui il Signore Gesù Cristo ha pregato il Padre suo, noi ti preghiamo:
3. Per i giovani che vogliono guardare al futuro con fiducia, per coloro ai quali parli nel silenzio e nel tempo dedicato all’ascolto della tua Parola, noi ti preghiamo:
4. Per quanti si agitano e hanno sempre fretta, per chi non sa far tacere i falsi maestri, per coloro che vuoi raggiungere con la Sapienza della tua Parola, noi ti preghiamo:
5. Per noi che partecipiamo a questa celebrazione per essere edificati come comunità cristiana, fondata sulla Parola e nutrita dal Corpo e Sangue del tuo Figlio, noi ti preghiamo: Intenzioni della comunità locale.

C - Padre santo, che nel tuo Figlio, Parola vivente, ci riveli le meraviglie del tuo amore e la profondità della tua misericordia, donaci un cuore sempre ardente nell’ascolto della tua Parola di verità. Per Cristo nostro Signore.


A - Amen.

Calendario liturgico: (22-28 gennaio 2024)

22 L La mia fedeltà e il mio amore saranno con lui. Il peccato che non si può perdonare è la chiusura al dono della salvezza e allo Spirito che rivela Cristo. S. Vincenzo (mf); B. Guglielmo G. Chaminade; B. Laura Vicuña. 2Sam 5,1-7.10; Sal 88; Mc 3,22-30.

23 M Grande in mezzo a noi è il re della gloria. Gesù definisce i confini della sua vera famiglia: solo chi ascolta la sua parola può dirsi suo fratello. S. Emerenziana; S. Amasio; S. Ildefonso di Toledo. 2Sam 6,12b-15.17-19; Sal 23; Mc 3,31-35.

24 M S. Francesco di Sales (m, bianco). La bontà del Signore dura in eterno. Dio semina ovunque, senza badare alla qualità del terreno, ma sarà solo quello buono a potere dar frutto. B. Paola Gambara Costa. 2Sam 7,4-17; Sal 88; Mc 4,1-20.

25 G Conversione di S. Paolo ap. (f, bianco). Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo. Il Risorto invia i discepoli a predicare il Vangelo; a tutti deve giungere l’annuncio della salvezza. S. Anania. At 22,3-16 opp. At 9,1-22; Sal 116; Mc 16,15-18.

26 V Ss. Timoteo e Tito (m, bianco). Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore. Dobbiamo sempre pregare il Signore, perché mandi operai nella sua messe. S. Paola; S. Alberico. 2Tm 1,1-8 opp. Tt 1,1-5; Sal 95; Mc 4,26-34.

27 S Crea in me, o Dio, un cuore puro. Tutti dobbiamo attraversare il mare della vita; i cristiani lo fanno con la certezza che sulla barca c’è Cristo. S. Angela Merìci (mf); S. Giuliano da Sora; S. Vitaliano. 2Sam 12,1-7a.10-17; Sal 50; Mc 4,35-41.

28 D IV domenica del T.O. / B. IV sett. del T.O. (pari) - IV sett. del Salterio. S. Tommaso d’Aquino. Dt 18,15-20; Sal 94; 1Cor 7,32-35; Mc 1,21-28. Elide Siviero

Salmo

PROPOSTE PER I CANTI: da Nella casa del Padre, ElleDiCi, 5a ed. 

Inizio: Cielo nuovo è la tua Parola (625); Tutta la terra canti a te (683).
Salmo responsoriale: M° S. Militello; oppure: Beato chi cammina (85).
Processione offertoriale: O Signore, raccogli i tuoi figli (697).
Comunione:Come unico pane (628); Passa questo mondo (702)

 


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