Domenica 27 aprile 2014
Tommaso è l’uomo che dubita, che non vuole prestar fede alle parole degli altri, ma vuole egli stesso constatare i fatti in prima persona. Ma è anche l’uomo coerente pronto a credere nella risurrezione di Gesù.
«BEATI QUELLI CHE NON HANNO VISTO E HANNO CREDUTO»
«LA sera di quello stesso giorno… otto giorni dopo…». Il Vangelo di questa Domenica si staglia su questo lasso di tempo, in cui ciò che avviene è immutato: appare Gesù Cristo risorto, dona agli apostoli la pace ed effonde su di loro lo Spirito Santo, ma i personaggi non sono identici: prima Tommaso non c’era, poi, invece, è presente. Dov’era nella sera di Pasqua? Non ci è dato di saperlo, né di essere curiosi sul motivo per cui non ci fosse… Tuttavia, il fatto per noi cristiani diventa emblematico: il Signore è paziente con noi, non si stanca di manifestarsi perché noi possiamo riconoscerne la presenza, ma ci chiede la virtù della vigilanza nella preghiera, come gli apostoli, che ogni giorno frequentavano il tempio (I Lettura). La vigilanza ci dispone a un modo di vedere diverso, a “vedere nell’amore” (II Lettura), cioè a superare le barriere dello spazio e del tempo per avere con Gesù Cristo un’unione spirituale che ci permette di sperimentarlo vicino anche se i sensi non lo percepiscono: questa è la fede, la beatitudine di colui che crede senza aver visto, ma crede perché sperimenta che il Signore lo ama!
«Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!».
Tiberio Cantaboni
TURCHIA E UCRAINA
PATRONO DELLA TURCHIA: SAN GIOVANNI CRISOSTOMO
Così ci parla di san Giovanni Crisostomo (344-407), il Martirologio Romano 2004: «San Giovanni, vescovo di Costantinopoli e dottore della Chiesa, nato ad Antiochia, ordinato sacerdote, meritò per la sua sublime eloquenza il titolo di Crisostomo e, eletto vescovo di quella sede, si mostrò ottimo pastore e maestro di fede. Condannato dai suoi nemici all’esilio, ne fu richiamato per decreto del papa sant’Innocenzo I e, durante il viaggio di ritorno, subendo molti maltrattamenti da parte dei soldati di guardia, il 14 settembre, rese l’anima a Dio presso Gumenek nel Ponto, nell’odierna Turchia».
Giovanni Crisostomo (Bassorilievo bizantino dell’XI secolo, Museo del Louvre di Parigi).
PATRONO DELL’UCRAINA: SAN VLADIMIRO
Vladimiro I (in russo Vladimir Svjatoslavic), visse tra il 956 e il 1015. Alla morte del padre egli divenne principe di Novgorod, mentre il fratello Jaropolk di Kiev e Oleg della regione di Drevljan. Minacciato, dovette fuggire in Scandinavia e solo nel 978 poté ritornare nella sua città e, successivamente, diventare principe di Kiev nell’anno successivo. La sua figura fu di fondamentale importanza sia per lo stato russo sia per la civiltà europea orientale: influenza particolare furono la conversione al cristianesimo nel 988 e le nozze con la principessa bizantina Anna, sorella di Basilio II e di Costantino VIII. Il santo è venerato da entrambe le Chiese in quanto in quell’epoca la Chiesa di Roma e di Costantinopoli erano unite.
Enrico M. Beraudo
Prega con il Vangelo - Signore, entra a porte chiuse nella nostra vita...
Signore, entra a porte chiuse nella nostra vita è giunto il momento di mettere da parte la nostra incredulità. Con il dono della tua pace si aprono i nostri occhi e noi ci affidiamo con umiltà a te che sei il Risorto. Facciamo nostra l’espressione di Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Ascoltando con fedeltà la Parola, deponiamo ai tuoi piedi i nostri pensieri e ci apriamo all’amore misericordioso per essere ovunque presenza di speranza.
Lucia Giallorenzo
Preghiera dei fedeli
C - Fratelli e sorelle, il Signore ha proclamato beati coloro che credono senza aver visto. Nella pace e nella gioia, che derivano da questa consapevolezza, preghiamo per tutti gli uomini, specialmente per quanti sono alla ricerca sincera della verità e della fede.
Lettore - Preghiamo insieme e diciamo:
A - Donaci il tuo Spirito, Signore.
1. Per la Chiesa di Cristo: cresca nella comunione fraterna, nutrendosi della preghiera quotidiana e dell’Eucaristia, fonte di ogni santità e culmine di ogni impegno ecclesiale. Preghiamo.
2. Per tutti i cristiani: sperimentando la beatitudine promessa a coloro che credono pur senza vedere il Signore, si rendano sempre disponibili alla sua Parola. Preghiamo.
3. Per quanti sono alla ricerca della verità: scoprano nei segni pasquali del Signore risorto l’indicazione chiara per trovare risposte ai loro dubbi. Preghiamo.
4. Per questa nostra comunità: la celebrazione del tempo pasquale ci renda disposti ad assumere la nuova vita scaturita dalla Pasqua del Signore, misericordia del Padre. Preghiamo.
C - O Signore, che ci hai creati e redenti, fa’ che la nostra fede porti frutti abbondanti di giustizia e di carità. Perché il mondo veda le nostre opere buone e glorifichi il tuo nome. Per Cristo nostro Signore.
A - Amen.
Intenzioni: Maggio
Generale: Perché i mezzi di comunicazione siano strumenti di servizio della verità e della pace.
Missionaria: Perché, Maria, stella della evangelizzazione, guidi la missione della Ciesa nell’annuncio di Cristo a tutte le genti.
Dei Vescovi: Perché la Chiesa e la società non deludano la speranza e la fiducia dei giovani.
Mariana: Perché Maria, Madre della Chiesa, ci renda collaboratori del Regno di Dio.
II SETTIMANA DI PASQUA
28 L Beato chi si rifugia in te, Signore. Il regno di Dio, appartiene allo Spirito e l’uomo può vederlo solo nascendo dall’Alto, ossia unendosi a Gesù, disceso dal Cielo. San Luigi M. Grignion de Monfort (m.f.); San Pietro Chanel (m.f.); Santa Gianna Benedetta Molla. At 4,23-31; Sal 2,1-9; Gv 3,1-8.
29 M Santa Caterina da Siena, vergine e dottore della Chiesa, patrona d’Italia e compatrona d’Europa. Festa (bianco). Benedici il Signore, anima mia. La conoscenza del Padre e del Figlio, attraverso il mistero dell’Incarnazione rivelazione divina fatta ai “piccoli”. 1Gv 1,5 – 2,2; Sal 102,1-4.8-9.13-14.17-18; Mt 11,25-30.
30 M Il povero grida e il Signore lo ascolta. Luce e tenebre sono incompatibili come il bene e il male. Poiché con l’incarnazione del Verbo «la luce splende nelle tenebre», coloro che amano le tenebre, compiendo opere malvage, sono in stato di condanna. San Pio V (m.f.); San G. Benedetto Cottolengo. At 5,17-26; Sal 33,2-9; Gv 3,16-21.
01 G Rendi salda, Signore, l’opera delle nostre mani. «Il lavoro umano trova nel Vangelo un accento speciale… Grazie al banco di lavoro, presso il quale esercitava il suo mestiere insieme a Gesù, Giuseppe avvicinò il lavoro umano al mistero dell’incarnazione» (“Redemptoris custos”). San Giuseppe Lavoratore (m.f.); San Riccardo Pampuri. Gen 1,26-2,3; Sal 89,2-4.12-14.16; Mt 13,54-58.
02 V Sant’Atanasio, vescovo e dottore della Chiesa. Memoria (bianco). Una cosa ho chiesto al Signore: abitare nella sua casa. Gesù non rifiuta coloro che lo seguono, perché ne condividono l’insegnamento o ne attendono i favori; lascia, tuttavia, chiaramente capire che un altro è il motivo della sua presenza. At 5,34-42; Sal 26,1-4.13-14; Gv 6,1-15.
03 S Santi Filippo e Giacomo, apostoli. Festa (rosso). Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio. La via per vedere il Padre è Gesù stesso, perché lui ne è il Figlio. Perciò, «chi ha visto me, ha visto il Padre». Indispensabile, dunque, “credere a Gesù” e vedere nelle opere da lui compiute le opere del Padre. 1Cor 15,1-8a; Sal 18,2-5; Gv 14,6-14.
Tarcisio Stramare, osy
04 D III Domenica di Pasqua / A (Sant’Antonino)
At 2,14a.22-33; Sal 15,1-2.5.7-11; 1 Pt 1,17-21; Lc 24,13-35.
* Ricorda che il 4 maggio si celebra la Giornata di sensibilizzazione per il sostegno economico alla Chiesa cattolica.
Salmo responsoriale e accompagnamento
PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei 2009.
Inizio: Alleluia! Lodate il Signore (168); Cristo risorto (174)..
Salmo responsoriale:Modulo: M° A. Parisi;
Ritornello: Alleluia pasquale (11).
Processione offertoriale: Tu, fonte viva (381).
Comunione: Tu sei la mente (191); Lo Spirito di Dio (291).
Congedo: Regina caeli (218)
ACCOMPAGNAMENTO
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