Domenica 7 dicembre 2014
Il Natale non è una qualsiasi scadenza del calendario, ma un’occasione privilegiata per accogliere il Signore; è necessaria perciò una preparazione adeguata che, come avvertono il profeta Isaia e il precursore Giovanni Battista, consiste nel raddrizzare le vie del nostro cuore.
PREPARATE LA STRADA AL SIGNORE CHE VIENE
«Viene dopo di me colui che è più forte di me»… «Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
LA liturgia di questa domenica ci presenta due grandi araldi della venuta del Signore. Il primo è il profeta Isaia (I Lettura) che esorta al coraggio e alla speranza, poiché il tempo della prova è finito e i peccati sono stati espiati. Ora si annuncia una nuova alleanza: Dio stesso ritorna a camminare con il suo popolo sulla strada nuova che si apre nel deserto. Egli marcerà innanzi come il grande pastore d’Israele e, dietro a lui, come un gregge, il popolo eletto. Il secondo araldo, che richiama Isaia, è il precursore Giovanni Battista (Vangelo). La prima novità annunciata: il Battista delinea il Messia come il “forte” per eccellenza nei confronti di Satana e il sovrano unico della storia umana. L’altra novità è il battesimo di Giovanni, che viene amministrato nell’acqua, quale espressione di una semplice purificazione dal peccato, mentre quello di Gesù, conferito nello Spirito Santo, sarà effusione piena di santificazione che trasforma il credente in figlio di Dio e lo rende erede di «nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia» (II Lettura).
Sergio Gaspari, smm
«GUERRA E STERMINIO»
Il re assiro Sennacherib (705-681) riceve i prigionieri dopo la conquista di Lachis. (Ninive, VII secolo). LONDRA, BRITISH MUSEUM
SONO frequenti nella Bibbia le pagine che racchiudono episodi di guerra e di violenza, segni vivi della incarnazione della Parola di Dio nel nostro mondo percorso dal peccato. Il loro racconto riguarda le guerre di conquista della terra di Canaan all’epoca di Giosuè e quelle del periodo della monarchia in Israele. Queste guerre si svolgono sotto la protezione di Dio, alla luce di un’usanza caratteristica degli antichi popoli, che la Bibbia sintetizza nel termine chérem (in ebraico, “sterminio”). Nella vittoria riportata, il popolo di Israele vedeva l’opera di Dio, che combatteva al suo fianco. A lui andava perciò “consacrato” o “riservato” (è questo il significato originario del termine chérem) quanto era stato conquistato, senza riservare nulla per sé. Chi avesse infranto questa norma veniva punito. Così, la guerra era intesa come “guerra santa”, in cui Dio era il protagonista (Cfr Nm 31) e Israele lo strumento per punire i popoli idolatri. La guerra, certo, non va mai giustificata. Il Nuovo Testamento al riguardo è esplicito. Ma non essendoci nell’antichità la tutela di un diritto internazionale, la guerra, con le sue conseguenze, era intesa come atto di sopravvivenza. Se a volte emergono nella Bibbia episodi di ferocia e violenza (Cfr Dt 20,13-18), bisogna anche dire che Dio stesso si impegna in un’opera educatrice paziente e progressiva nei confronti dei limiti dell’umanità ferita dal peccato. La Bibbia conosce anche norme di particolare mitezza. Nell’assedio di una città bisognava evitare di danneggiare gli alberi da frutto (Dt 20,20). Dalla guerra era esonerato chi si era appena sposato, per rimanere nel primo anno di matrimonio accanto alla sposa (Dt 20,7).
Primo Gironi, biblista
L’Arca dell’Alleanza era il segno visibile della protezione di Dio per il popolo di Israele in guerra. (L’Arca dell’Alleanza, incisa sulla roccia. Rilievo trovato a Cafarnao, IV secolo d.C.) FOTO ZAMBELLO.
Siamo in trepida attesa: Signore, vieni a salvarci..
Siamo in trepida attesa: Signore, vieni a salvarci. Ascoltando la tua Parola siamo attratti dalla tua dolcezza e riprendiamo fiducia. Con il grido della terra invochiamo la tua giustizia perché germogli nel mondo la pace. Il popolo redento dal tuo amore cammini sempre sui tuoi passi.
PER “SVEGLIARE IL MONDO”
Giovanni Calabria nacque l’8.10.1873 a Verona, in una soffitta. La Divina Provvidenza lo aiutò per mezzo di un sacerdote amico, don Pietro Scapini. Il 26.11.1907 fondò le Povere Serve della Divina Provvidenza, nel 1933 i Poveri Servi della Divina Provvidenza (Opera Don Calabria, formata da sacerdoti e fratelli) e nel 1944 la Famiglia dei Fratelli Esterni. Morì il 4.12.1954. Giovanni Paolo II lo ha beatificato il 17.4.1988 e canonizzato il 18.4.1999.
Luigi Giovannini, ssp
Preghiera dei fedeli
C - Fratelli, nel rapido scorrere di questa vita terrena, invochiamo la luce e la forza del Signore per poter camminare sempre nelle sue vie.
Diciamo insieme con fiducia:
A - Signore, guida e proteggi il tuo popolo.
1. Per il Papa, i Vescovi e per tutti i ministri di Dio, perché attraverso un servizio generoso e fedele al Vangelo aprano a tutti la strada che conduce all’incontro con Cristo, preghiamo.
2. Per i tanti uomini, donne e bambini che nel mondo intero sono vittime delle violenze e delle ingiustizie sociali, perché si aprano anche per loro nuove strade di serenità e di salvezza, preghiamo.
3. Per coloro che sono stati ingannati dalle illusorie promesse di una facile felicità, perché possano ritrovare fiducia e speranza nella vita, preghiamo.
4. Per noi e per quanti condividono con noi la vita quotidiana, perché non ci stanchiamo mai di fare il bene e di essere gli uni per gli altri messaggeri della salvezza di Dio, preghiamo.
Intenzioni della comunità locale.
C - Signore Dio, tu non vuoi che alcuno si perda. Fra le alterne vicende della vita guida sempre i nostri passi sulle tue vie. Per Cristo nostro Signore.
A - Amen.
II SETTIMANA DI AVVVENTO
8 L Immacolata Concezione della B.V. Maria. Solennità (bianco). Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie. Maria è la “piena di grazia”, concepita senza macchia di peccato. Gen 3,9-15.20; Sal 97/98,1-4; Ef 1,3-6.11-12; Lc 1,26-38. (Foglio a parte).
9 M Ecco, il nostro Dio viene con potenza. «Nessuno di questi piccoli deve andare perduto»: questo l’obiettivo del Padre celeste. S. Giovanni Diego, veggente di Guadalupe (m.f.); S. Siro; S. Gorgonia. Is 40,1-11; Sal 95/96,1-3.10ac-13; Mt 18,12-14.
10 M Benedici il Signore, anima mia. Chi è oppresso, troverà ristoro nell’incontro con il mite Gesù. Beata Vergine Maria di Loreto; S. Eulalia; S. Mauro. Is 40,25-31; Sal 102/103,1-4.8.10; Mt 11,28-30.
11 G Il Signore è misericordioso e grande nell’amore. Il Battista profetizza sulla scia di Elia, perciò Gesù lo indica come il più grande tra i nati di donna. S. Damaso I (m.f.); S. Daniele stilita; S. Sabino. Is 41,13-20; Sal 144/145,1.9-13; Mt 11,11-15.
12 V Chi ti segue, Signore, avrà la luce della vita. Gli esponenti di “questa generazione” insipiente non riconoscono in Gesù il Messia. Beata Vergine Maria di Guadalupe (m.f.); S. Giovanna Francesca de Chantal; B. Giacomo Capocci. Is 48,17-19; Sal 1/2,1-4.6; Mt 11,16-19.
13 S S. Lucia, vergine e martire. Memoria (rosso). Fa’ splendere il tuo volto, Signore, e noi saremo salvi. Giovanni è l’atteso profeta dalla tradizione. Per intercessione di Lucia, chiediamo occhi per “vedere” la verità! S. Ottilia; B. Giovanni Marinoni. Sir 48,1-4.9-11; Sal 79/80,2ac.3bc.5-16.18-19; Mt 17,10-13.
14 D III Domenica di Avvento / B (S. Giovanni della Croce)
Is 61,1-2.10-11; Cant. Lc 1,46-50.53-54; 1Ts 5,16-24; Gv 1,6-8.19-28
Pasquale Giustiniani
Salmo responsoriale e accompagnamento
PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei 2009.
Inizio: Innalzate nei cieli (51); Vieni, Signore Gesù (64).
Salmo responsoriale: Modulo: M° A. Parisi;
Ritornello: Rallegratevi, fratelli (54).
Processione offertoriale: Vieni in mezzo a noi (62).
Comunione: E cielo e terra e mare (49); Terra promessa (305).
Congedo: Celeste Gerusalemme (316).
ACCOMPAGNAMENTO
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