2 giugno 2019

In Cristo che oggi sale al cielo la Chiesa festeggia anche l’umanità redenta, che entra con lui nella gloria del Padre. Tra le vicende del mondo fissiamo con speranza lo sguardo al cielo, dove raggiungeremo il nostro Capo nella gloria. Oggi si celebra la 53ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali: «Siamo membra gli uni degli altri».

DALLA CONTEMPLAZIONE ALLA TESTIMONIANZA CONCRETA

Commento - Disegno: Stefano Pachì
LA liturgia odierna ci invita a non restare a guardare in alto, quasi estraniandoci dai problemi esistenziali della vita, ma a scendere nel campo della testimonianza concreta. Gesù, salendo al cielo, non si è separato da noi, ma ci ha assicurato una continua, seppure diversa, presenza in mezzo a noi. La duplice descrizione della sua ascesa al cielo (I lettura e Vangelo) non è un semplice fatto di cronaca, ma un eloquente segnale che ci proietta all’interno di una nuova umanità inaugurata da Cristo per noi. Una umanità elevata dalla grazia e liberata dal peccato.
Elevato prima sul trono della croce, ora Cristo risorto viene elevato nella gloria al di sopra dei cieli e ci dona la forza del suo Spirito per andare ovunque tra le genti «fino ai confini della terra», per testimoniarlo e riconoscerlo soprattutto nei più bisognosi. Sostenuti da lui ora possiamo uscire dalla comoda bambagia da cui vorremmo restare avvolti, per un infantile senso di sicurezza e protezione per affrontare con la gioia e il coraggio di una fede adulta tutte le incognite della vita, certi della sua presenza dentro di noi.

Vito Di Luca, ssp

«SIAMO MEMBRA GLI UNI DEGLI ALTRI» (Ef 4,25)

Foto Ate_Sept2004 / Istock
IN una loro canzone Lorenzo Fragola e Arisa ci fotografano così: «Siamo l’esercito del selfie / Di chi si abbronza con l’iPhone / Ma non abbiamo più contatti / Soltanto like a un altro post / Ma tu mi manchi in carne ed ossa». Poche battute, ma dicono molto.
Ci dicono che la tecnologia digitale spesso riduce la nostra realtà a un selfie, e le nostre relazioni, le nostre amicizie e i nostri legami a un like (le faccine sorridenti del “mi piace”) o a un post (nota breve di commento); sempre più società della conversazione, dove ci si può accarezzare o ferire, avere un dibattito fruttuoso o far passare per vero ciò che è opinabile o persino falso.
In Rete si formano anche aggregazioni (la parola più usata è community), dove ci si allea assieme per condividere interessi, piaceri, hobby e valori. Il limite di queste community è che ci si rapporta con sconosciuti: le modalità di identificazione restano labili, transitorie, con un’attenzione momentanea e un’intensità di interesse di breve durata.
Già nel 2014 Papa Francesco invitava a trasformare l’universo digitale in «un luogo ricco di umanità, non una rete di fili ma di persone umane». Ora, nel messaggio per la Giornata delle Comunicazioni Sociali 2019, ci chiede di rafforzare i nostri legami, passando da relazioni che si possono cancellare con un clic alla bellezza – e anche alla fatica – di costruire comunità di vita vere, dove ci si sente «membra gli uni degli altri» a imitazione del nostro Dio, comunità perfetta di amore.

Tarcisio Cesarato, esperto nei Mass Media

RETE MONDIALE DI PREGHIERA DEL PAPA

Per l’evangelizzazione: Per i sacerdoti perché, con la sobrietà e l’umiltà della loro vita, si impegnino in un’attiva solidarietà verso i più poveri.

Dei Vescovi: Perché i nostri cuori imparino alla scuola del Sacratissimo Cuore di Gesù come crescere nell’amore filiale e confidente verso il Padre del cielo.

Mariana: Impariamo da Maria ad essere miti e umili di cuore.

Insieme nella messa

Preghiera dei fedeli

C- Fratelli e sorelle, con Cristo che sale al Padre, anche la nostra umanità è elevata nell’alto dei cieli. Rivolgiamo fiduciosi al Padre la nostra supplica.

 Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.

1. Perché la comunità cristiana, memore del mandato di Gesù, non tema di creare nuovi spazi di evangelizzazione e non rinunci mai ad accogliere tutti e a proporre loro un cammino di fede e di rinascita in Cristo. Noi ti preghiamo:

2. Perché gli scrittori, i giornalisti, i registi e gli operatori della comunicazione nel raccontare il mondo attuale siano sempre attenti e rispettosi della verità e della dignità di ogni persona. Noi ti preghiamo:

3. Perché ognuno di noi si serva delle nuove tecnologie per costruire una società fondata sull’amore di Dio che apre alla speranza e da senso all’esistenza. Noi ti preghiamo:

4. Perché la nostra assemblea, illuminata dallo Spirito Santo, non tema di affrontare le nuove sfide del nostro tempo e guardi con fiducia al futuro. Noi ti preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C - O Padre, il tuo Figlio salendo al cielo ha promesso ai suoi discepoli di restare con loro per sempre. Animati da questa certezza, ci affidiamo alla tua grazia per avere la forza di testimoniare nel mondo la Parola di vita. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen

VII SETTIMANA DI PASQUA

03 L Ss. Carlo Lwanga e compagni martiri. Memoria (rosso). Regni della terra cantate a Dio. Credere in Gesù comporta l’impegno di vivere la sua parola e di accettare, con fiducia, le tribolazioni della vita. S. Clotilde; S. Giovanni XXIII. At 19,1-8; Sal 67,2-7; Gv 16,29-33.

04 M Regni della terra, cantate a Dio. Lo scopo della vita del cristiano è raggiungere la vita eterna e quindi fare tutto per la gloria del Padre e, nel contempo, per il bene dei fratelli. S. Francesco Caracciolo; S. Quirino; S. Filippo Smaldone. At 20,17-27; Sal 67,10-11.20-21; Gv 17,1-11a.

05 M S. Bonifacio, Vescovo e martire. Memoria (rosso). Regni della terra, cantate a Dio. La fedeltà alla propria vocazione richiede, come Maria, la custodia della Parola di Gesù nel nostro cuore e la costanza nel praticarla. S. Pietro Spanò; S. Franco. At 20,28-38; Sal 67,29-30.33-36; Gv 17,11b-19.

06 G Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio. Gesù vuole che siamo «perfetti nell’unità»; è possibile giungere all’unità solo con un amore disposto al sacrificio e alla rinuncia. S. Norberto (m.f.); S. Claudio; B. Falcone. At 22,30; 23,6-11; Sal 15,1-2.5.7-11; Gv 17,20-26.

07 V Il Signore ha posto il suo trono nei cieli. L’amore verso gli altri si manifesta soprattutto quando offriamo ogni nostra azione, allo scopo di cooperare alla loro santificazione. S. Antonio M. Gianelli; S. Colman; B. Anna di S. Bartolomeo. At 25,13-21; Sal 102,1-2.11-12.19-20; Gv 21,15-19.

08 S Gli uomini retti, Signore, contempleranno il tuo volto. Ogni cristiano è chiamato a seguire Gesù, ma si tratta di una sequela che comporta un servizio umile, diligente, generoso, perseverante e gioioso. S. Medardo; S. Fortunato; B. Nicola Medda. At 28,16-20.30-31; Sal 10,4-5.7; Gv 21,20-25.

[09 D Pentecoste / C (S. Efrem diacono) At 2,1-11; Sal 103,1.24.29-31.34; Rm 8,8-17; Gv 14,15-16.23b-26].

D. Mariano Grosso osb

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo
PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009, 5 Ristampa. 

Inizio: Nei cieli un grido risuonò (555); Cristo risusciti (547).
Salmo responsoriale: M° G. Liberto. Ritornello: Popoli tutti, lodate il Signore (127).
Processione offertoriale: Se uno è in Cristo (716).
Comunione: Un solo Signore (756); Spirito del Padre (564).
Congedo: Andate per le strade (613).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento


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