12 Maggio

Rendere a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio è la risposta di Gesù a una domanda tranello. È chiaro che solo a Dio si deve dare tutta la nostra persona e che, al contempo, va dato il proprio contributo leale alle istituzioni civili. Questo Gesù lo insegnerà con la sua vita e l’obbedienza della Croce, quando i suoi avversari sceglieranno di stare dalla parte del potere umano e non dalla parte di Dio. Oggi ricorre la 97a Giornata missionaria (colletta obbligatoria).

 
 
 
 

Una trasmissione di vita

«Ascende il Signore tra canti di gioia» ci fa ripetere il Salmo. Se “toccare il cielo con un dito” è il massimo della gioia, quanto più sapere che in Cristo, asceso al cielo, tutta la nostra umanità è innalzata con lui! Questa verità non ci lascia fermi a guardare il cielo mentre Gesù «elevato in alto» è sottratto ai nostri occhi (I Lettura), ma ci orienta al dinamismo fecondo della Pasqua: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura». Al cuore dell’Ascensione sta questo sorprendente slancio missionario che, da custodi nostalgici di una “assenza”, ci rende testimoni infaticabili della presenza del Risorto che agisce insieme con noi nella storia. La forza dello Spirito ci spinge come Chiesa ricolmata di doni e carismi, ci protende in avanti, nell’oltre della storia, «fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo» (II Lettura). Se davvero crediamo nel Vangelo, diveniamo evangelizzatori, “sacramento” di umanità che manifesta i segni della vita nuova: vita redenta che libera e salva, vita creativa che si esprime in nuovi linguaggi, vita integra che non è scalfita al contatto col male, vita piena che promuove e guarisce (Vangelo).

Sorelle Clarisse, Monastero Immacolata Concezione - Albano L. (RM)

 
 

Per una comunicazione pienamente umana

“Intelligenza artificiale e sapienza del cuore: per una comunicazione pienamente umana” è il tema scelto quest’anno da papa Francesco per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali.

Scelta motivata dalla veloce avanzata, anche nel settore delle comunicazioni sociali, dell’Intelligenza artificiale. Possiamo orientare al bene i cambiamenti in atto – afferma il Papa nel suo Messaggio – lavorando su noi stessi, per una umanità rinnovata, caratterizzata da una più profonda spiritualità. È necessaria, per questo, una riflessione che parta dalla “sapienza del cuore” e, al di là delle legittime preoccupazioni, da una certezza: delle macchine è la grande capacità di memorizzare e correlare tra loro i dati, ma propria dell’uomo e l’intelligenza per decodificarne il senso.

L’uomo da sempre cerca di superare i propri limiti, ma – ricorda il Papa – ogni sua acquisizione può «essere contaminata dalla tentazione originaria di diventare come Dio senza Dio (cf. Gen 3)». Sarà l’orientamento del cuore a fare la differenza, anche nell’uso dell’Intelligenza artificiale: facilitare la conoscenza e lo scambio di informazioni, oppure produrre una sorta di “inquinamento cognitivo”, con la diffusione di narrazioni non veritiere della realtà. L’urgenza di una regolamentazione dell’utilizzo dei sistemi di Intelligenza artificiale si sente, in particolare, nel mondo dell’informazione.

L’affidare la rappresentazione della realtà alle macchine, infatti, può favorire l’instaurarsi di un pensiero anonimo ridotto «a un assemblaggio di dati non certificati», a scapito della verità delle cose, del pluralismo, della comunicazione interpersonale e della nostra stessa umanità. La vera informazione avviene in una relazione esistenziale: implica il corpo, lo stare nella realtà, il mettere in relazione dati ed esperienze… Solo toccandola con mano, la realtà può essere compresa e comunicata. L’uso dell’Intelligenza artificiale «potrà contribuire positivamente nel campo della comunicazione, se non annullerà il ruolo del giornalismo sul campo, ma al contrario lo affiancherà». L’osservazione del Papa è importante visto il moltiplicarsi di contenuti informativi la cui generazione è affidata alle macchine.

Preghiera dei fedeli

C - Il Signore risorto, asceso al cielo, siede alla destra del Padre. Come figli amati, partecipi della sua stessa eredità, presentiamo a Dio la nostra preghiera.

Lettore - Diciamo insieme: Padre della vita, ascoltaci.

1. Per il Papa, chiamato ad annunciare al mondo il Vangelo della salvezza, e per tutta la Chiesa impegnata nell’opera della nuova evangelizzazione, noi ti preghiamo:
2. Per quanti esercitano il potere politico nella società civile, per chi si adopera a sostegno delle strutture pubbliche a favore della promozione umana, noi ti preghiamo:
3. Per quanti operano nel campo delle comunicazioni sociali e hanno la missione di trasmettere la verità, senza tradirla, noi ti preghiamo:
4. Per chi è a servizio della vita negli ospedali, accanto a chi soffre; per gli infermieri, gli operatori sanitari, i medici, i farmacisti e i ricercatori, noi ti preghiamo:
5. Per noi, chiamati a vivere la vocazione battesimale mettendo a servizio i carismi ricevuti, come membra vive dell’unico Corpo di Cristo, noi ti preghiamo: Intenzioni della comunità locale.

C - Padre, che nel tuo Figlio asceso al cielo hai voluto innalzare a te la nostra fragile umanità, con la forza del tuo Spirito rendici strumento di salvezza per il mondo. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

Calendario liturgico: (13-19 maggio 2024)

13 L Regni della terra, cantate a Dio. Avremo tribolazioni nel mondo, ma non dobbiamo temere: Cristo ha vinto il mondo! B.V. Maria di Fatima (mf); B. Maddalena Albrici; B. Gemma. At 19,1-8; Sal 67; Gv 16,29-33.

14 M S. Mattia ap. (f, rosso). Il Signore lo ha fatto sedere tra i prìncipi del suo popolo. Vedere Cristo sulla terra fu una gioia per pochi, ma rimanere nel suo amore è la grazia che viene offerta a tutti. S. Maria Domenica Mazzarello. At 1,15-17.20-26; Sal 112; Gv 15,9-17.

15 M Regni della terra, cantate a Dio. Gesù affida i discepoli alla custodia del Padre, perché – dice – «siano una sola cosa, come noi». S. Severino delle Marche; S. Ruperto; S. Isidoro contadino. At 20,28-38; Sal 67; Gv 17,11b-19.

16 G Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio. Gesù prega il Padre anche per coloro che crederanno in lui mediante la predicazione dei suoi discepoli. S. Onorato; S. Ubaldo; B. Simone Stock. At 22,30; 23,6-11; Sal 15; Gv 17,20-26.

17 V Il Signore ha posto il suo trono nei cieli. Gesù rivela a Pietro un nuovo modo per seguirlo: imparare ad accettare ciò che non avrebbe mai scelto di sua iniziativa. S. Pasquale Baylón; S. Giulia Salzano; B. Antonia Mesina. At 25,13-21; Sal 102; Gv 21,15-19.

18 S Gli uomini retti, Signore, contempleranno il tuo volto. Gesù non rivela a Pietro quello che gli capiterà, ma gli ripete l’invito a seguirlo fino in fondo. S. Giovanni I (mf); S. Felice da Cantalice; B. Blandina. At 28,16-20.30-31; Sal 10; Gv 21,20-25.

19 D DOMENICA DI PENTECOSTE / B (s, rosso). Termina il Tempo di Pasqua. At 2,1-11; Sal 103; Gal 5,16-25; Gv 15,26-27; 16,12-15.

Elide Siviero

Salmo

PROPOSTE PER I CANTI: da Nella casa del Padre, ElleDiCi, 5a ed.

Inizio: Nei cieli un grido risuonò (555); Chiesa di Dio (622).
Salmo responsoriale: M° S. Militello;
oppure: Cantate al Signore un canto nuovo (40).
Processione offertoriale: Cristo vive (635).
Comunione: Andate per le strade (613); Un solo Signore (756).
Congedo: Canto la tua gloria (805)



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