18 Agosto

Rendere a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio è la risposta di Gesù a una domanda tranello. È chiaro che solo a Dio si deve dare tutta la nostra persona e che, al contempo, va dato il proprio contributo leale alle istituzioni civili. Questo Gesù lo insegnerà con la sua vita e l’obbedienza della Croce, quando i suoi avversari sceglieranno di stare dalla parte del potere umano e non dalla parte di Dio. Oggi ricorre la 97a Giornata missionaria (colletta obbligatoria).

 
 
 

Invitati al banchetto della vita

Abbiamo bisogno che la nostra vita sia segnata dalla sapienza; ascoltiamo allora il Signore, camminiamo sulla via che lui stesso ci indica, nutriamoci del pane di vita: «Prendete e mangiate!». Spesso, invece, ci comportiamo da insensati, preoccupati solo del nostro benessere materiale, senza preoccuparci prima di tutto del regno dei cieli. Accogliamo perciò l’invito della sapienza di Dio, personificata nei tratti di una padrona di casa che esorta a prendere parte al grande banchetto da lei preparato, che ha la capacità, se ascoltata, di riempire la vita di gioia e di prosperità (I Lettura). Il tempo a disposizione per fare le nostre scelte e agire di conseguenza è troppo prezioso perché noi lo sprechiamo in vanità. Per questo san Paolo (II Lettura) ci invita a vigilare su noi stessi per sfuggire alle tante “droghe” del mondo e indirizzare il cuore verso Dio. Apriamo, allora, il cuore alla vera sapienza, e non restiamo sordi come quei giudei e discepoli che non vogliono capire le parole di Gesù quando afferma di essere lui stesso «il pane vivo disceso dal cielo» (Vangelo). Chiunque vuole avere la vera vita non ha altra via: deve ricevere il suo corpo immolato e il suo sangue versato, presenti sotto le sacre specie eucaristiche.

don D.B.

Le forme popolari della preghiera

La preghiera cristiana è ricca di forme e di modalità: dalla preghiera liturgica a quella personale, passando per le espressioni più popolari. L’Anno della preghiera diviene occasione per riscoprire particolari modi di preghiera nati per il popolo e tra il popolo.

Tra le forme che la gente umile ha fatto sue, al primo posto citiamo la preghiera del Rosario, sorta dalla pietà medievale dell’Occidente con l’intento di supplire alla preghiera liturgica della salmodia (150 Ave Maria al posto dei 150 salmi), seguita solitamente dalle Litanie (serie prolungata di invocazioni alla Vergine). Questa forma popolare di preghiera apre alla contemplazione dei misteri principali della vita di Cristo, così come la preghiera liturgica fa attraverso la meditazione della Scrittura.

Accanto al Rosario si annoverano tutte le preghiere invocatorie che si riassumono nel genere delle giaculatorie, ovvero brevi espressioni lanciate come “frecce” (jaculum) verso il cielo, verso Dio. Il loro uso frequente, durante la giornata e in qualsiasi momento, aiuta a non interrompere mai il colloquio con Dio, muovendo così gli affetti del cuore. Pure la pratica della recita di coroncine, tridui, settenari, novene ai santi e alla Madonna scandiscono lo scorrere delle stagioni, collegando anche in questo modo la grande preghiera della liturgia con quella più immediata del popolo.

A queste forme si aggiungono i “pii esercizi”, come le processioni che si svolgono in occasione delle feste patronali o nelle grandi solennità (per esempio quella del Corpus Domini): manifestano il desiderio del cammino verso la patria del cielo e, per questo, si arricchiscono di diversi elementi (preghiera e canto, addobbi floreali, luminarie e altro, secondo gli usi locali). Altro esempio è la pratica penitenziale della Via Crucis (strutturata nelle tradizionali “stazioni”), sul cui modello sono sorte la Via Matris (meditazione orante sui dolori di Maria) e la più recente Via Lucis (sui racconti pasquali di Cristo).

Tutte queste forme, insieme ad altre, sono segni della pietà popolare e testimoniano la creatività spirituale del sentire religioso dei popoli e delle culture. Pertanto, questo «vero tesoro del popolo di Dio» (cf. Direttorio su pietà popolare e liturgia, 9) esprime la preghiera accessibile a tutti nei diversi modi e momenti.

don Giuseppe Militello

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, il Signore Gesù promette di realizzare nell’Eucaristia l’unione profonda tra lui e noi. Accogliamo con fede questa sua promessa e presentiamogli la nostra fiduciosa preghiera.

Lettore - A ogni invocazione diciamo: Padre della vita, ascoltaci.

1. Per il Papa, i vescovi e tutti i pastori: esercitino con responsabilità e fede il loro mandato eucaristico, perché quanti si accostano ben disposti al banchetto del Corpo e Sangue di Cristo, bene supremo della Chiesa, ricevano la vera vita che non ha fine. Preghiamo:
2. Per i responsabili politici e gli amministratori: aprano le loro menti alla vera sapienza del Vangelo per affrontare con spirito profetico le sfide del nostro tempo e abbattere le strutture di peccato e di morte che affliggono i popoli. Preghiamo:
3. Per coloro che soffrono ogni specie di dolore e di male: possano conoscere, in noi cristiani, popolo dei salvati e dei rigenerati dal Pane eucaristico, la compassione e l’aiuto di Gesù Cristo, buon samaritano. Preghiamo:
4. Per la nostra comunità: l’ascolto della Parola e la condivisione della mensa del Pane di vita eterna ci renda vigilanti nella speranza, nella fede e nella carità, per essere stabile dimora del Risorto fra le vicende della storia. Preghiamo: Intenzioni della comunità locale.

C - O Padre, accogli dalle mani del tuo Figlio le nostre preghiere. Aiutaci a comprendere e a fare, gli uni per gli altri, quello che per noi ha fatto Cristo Gesù nostro Signore.

Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

A - Amen.

Calendario liturgico: (19-25 agosto 2024)

19 L Hai dimenticato Dio che ti ha generato. Nei dieci comandamenti abbiamo una guida sicura per discernere, anche oggi, quale sia la volontà di Dio in ogni cosa. Essi ci sono donati affinché restiamo nella libertà che ci è stata data. S. Giovanni Eudes (mf); S. Sisto III; B. Guerrico. Ez 24,15-24; Cant. Dt 32,18-21; Mt 19,16-22.

20 M S. Bernardo (m, bianco). Il Signore farà giustizia al suo popolo. La ricchezza è un’insidia: dona una falsa sicurezza. Solo nella sequela di Gesù i nostri veri desideri saranno pienamente appagati. S. Filiberto. Ez 28,1-10; Cant. Dt 32,26-36; Mt 19,23-30.

21 M S. Pio X (m, bianco). Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Ognuno può essere l’operaio chiamato all’ultima ora. Dio è generoso verso tutti, anche gli ultimi, e non sta a noi giudicare il suo operato. S. Ciriaca; S. Privato. Ez 34,1-11; Sal 22; Mt 20,1-16.

22 G B.V. Maria Regina (m, bianco). Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati. I primi invitati alle nozze sono distratti dalle loro cose e occupazioni; per la loro ingratitudine l’annuncio della salvezza si fa universale. S. Filippo Benizi. Ez 36,23-28; Sal 50; Mt 22,1-14.

23 V Rendete grazie al Signore, il suo amore è per sempre. L’amore per Dio si concretizza in quello per il prossimo: è questa la vera testimonianza del cristiano. S. Rosa da Lima (mf); S. Flaviano. Ez 37,1-14; Sal 106; Mt 22,34-40.

24 S S. Bartolomeo ap. (f, rosso). I tuoi santi, Signore, dicono la gloria del tuo regno. Nell’incontro con Gesù, l’iniziale diffidenza di Natanaele/Bartolomeo si tramuta in una vigorosa professione di fede: «Tu sei il Figlio di Dio». S. Giovanna Antida Thouret. Ap 21,9b-14; Sal 144; Gv 1,45-51.

25 D XXI Domenica del T.O. / B. XXI sett. del T.O. - I sett. del Salterio. S. Luigi (Ludovico) IX; S. Giuseppe Calasanzio. Gs 24,1-2a.15-17.18b; Sal 33; Ef 5,21-32; Gv 6,60-69. Elide Siviero

Salmo

PROPOSTE PER I CANTI: : da Nella casa del Padre, ElleDiCi, 5a ed.

Inizio: Cristo Gesù, Salvatore (633); Vieni, fratello (760).
Salmo responsoriale: M° S. Militello;
oppure: Gustate e vedete (101). Processione offertoriale: Tu, fonte viva (740).
Comunione: Come unico pane (628); E venne il giorno (646).
Congedo: Cristo vive (635).

Sussidio Musicale Digitale in omaggio con La Domenica

 

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