Domenica 7 settembre 2014

Di fronte a un fratello o una sorella che hanno peccato non possiamo essere indifferenti. La carità nei loro riguardi richiede che ci si sforzi di aiutarli a correggersi. È il dovere della “correzione fraterna”, che richiede molto tatto e umiltà, come ci indica il Vangelo.

LA PRESENZA DI CRISTO RISORTO IN MEZZO A NOI

«Se tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo; se ti ascolterà avrai guadagnato tuo fratello».«DOVE due o tre sono riuniti nel mio nome io sono in mezzo a loro», così termina il Vangelo odierno. Il capitolo XVIII del Vangelo di Matteo presenta il discorso ecclesiale di Gesù, le parole per la sua Chiesa, per la comunità dei suoi discepoli. Al di là di tutte le norme per la vita tra fratelli, improntata al perdono, all’accoglienza, alla cura della santità dell’altro per mezzo della correzione fraterna, Gesù Cristo prescrive che ogni azione debba realizzarsi nell’unione e nella preghiera che assicurano la presenza del Risorto. È questa affermazione che ci conduce a credere nell’amore come pieno compimento della Legge (II Lettura): Gesù presente in mezzo a noi ci promette che sarà il suo amore a permetterci di vivere in Lui e grazie a Lui tutte le realtà della vita, per amare il prossimo come noi stessi. Radunati ogni Domenica dalla voce del Risorto, siamo abilitati a essere nel mondo il segno vivo della sua presenza. La Chiesa si costruisce nella Liturgia e la Liturgia costruisce la Chiesa: è nell’atto liturgico che si realizza pienamente la promessa di Gesù di essere presente in mezzo a noi sino alla fine del mondo.

«Se tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo; se ti ascolterà avrai guadagnato tuo fratello».

Elide Siviero

LA LEGGE DI DIO / LA TORÀH

Luce nella vita dell’uomo

Gerusalemme - Presso il “Muro del pianto” (o “Occidentale”) si celebra la festa della “maturità religiosa” di un ragazzo ebreo (a 13 anni circa), quando per la prima volta può leggere il rotolo della Toràh (“Legge”).NELLA Bibbia il termine “legge” è senza dubbio uno dei più ricorrenti. È anche un termine ricco di significati che dalla raccolta di norme e prescrizioni si estende ai comandi e agli insegnamenti, ai precetti e ai comandamenti, ai decreti e alle sentenze (tutti termini sinonimi di legge). Le tre “raccolte di leggi” che troviamo nella Bibbia regolano i diversi ambiti della vita del popolo di Israele. Il “codice dell’alleanza” è racchiuso in Es 20,22-23,19 e contiene le norme da osservare per mantenersi fedeli all’alleanza stretta con Dio. Il “codice deuteronomico” (chiamato così dal libro del Deuteronomio: Cfr 12,1-26, 15) si propone esso pure di mantenere Israele nella fedeltà all’alleanza. Entrambe queste raccolte risentono della legislazione dei popoli orientali antichi (come attesta il codice di Hammurabi, risalente al secolo XVIII a.C.). La “legge di santità” racchiude invece le norme riguardanti il culto, comprese nei capitoli 17-26 del libro del Levitico, con lo scopo di dichiarare l’assoluta santità di Dio e la purificazione dell’uomo che a lui si vuole accostare. Nelle Lettere di san Paolo queste tre raccolte (che egli chiama “la Legge”) vengono superate dalla Parola e dalla Pasqua di Gesù. Ma per gli ebrei la Legge è soprattutto l’insieme dei primi cinque libri della Bibbia, che essi chiamano Toràh (cioè “la Legge”) e da noi conosciuti come Pentateuco (dal greco pente, “cinque” e tèuchos, “astuccio per conservare i libri”). La tradizione religiosa ebraica li attribuisce direttamente a Mosè, perché in essi si trova tutto ciò che regola la vita e fonda la fede di Israele. Nel Salmo 119, conosciuto come “il canto della Legge”, la Legge è cantata come luce, lampada e splendore per l’uomo. Nella interpretazione cristiana del Salmo, al termine Legge si può sostituire il nome stesso di Cristo, “la Luce vera”, come proclama Gv 1,17: «La Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo». Mentre gli ebrei codificarono le leggi in 613 comandamenti (365 proibitivi e 248 positivi), Gesù le riconduce a un unico comandamento: l’amore di Dio e del prossimo (Cfr Mc 12,29-31).

Gerusalemme - Presso il “Muro del pianto” (o “Occidentale”) si celebra la festa della “maturità religiosa” di un ragazzo ebreo (a 13 anni circa), quando per la prima volta può leggere il rotolo della Toràh (“Legge”). Foto MARCATO..

Primo Gironi, biblista

«Dona alla tua Chiesa, Signore, l’audacia della comunione fraterna.»

Dona alla tua Chiesa, Signore, l’audacia della comunione fraterna. Le nostre comunità cristiane imparino l’arte della correzione vicendevole fatta con discrezione, sperimentino la gioia del perdono chiesto con umiltà e offerto con generosità, credano sempre nella potenza della preghiera unanime e concorde. Nel nostro vicendevole amore brilli sempre la tua presenza in mezzo a noi, paradiso anticipato nel nostro cammino verso il Regno.

A. G.

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli, Dio nostro Padre, è vicino a quanti lo cercano con cuore sincero. Animati da questa fiducia, preghiamo insieme e diciamo.

Preghiamo insieme, dicendo::

A - Esaudisci il tuo popolo, Signore.

1. Dona, Signore, alla Chiesa il dono di aprire le porte e le vie della speranza, perché possa essere guida per i fedeli in questi momenti di crisi economica e spirituale. Preghiamo.

2. Risveglia, Signore, nei paesi e nelle città uomini e donne, perché motivati dal comandamento nuovo, abbiano carità verso tutti senza limiti e distinzioni. Preghiamo.

3. Fa’, Signore, che non manchino nella Chiesa e nella società, persone che all’odio rispondano con il perdono, e alla indifferenza rispondano con la tolleranza, al fine di risollevare la nostra vita comune. Preghiamo.

4. Illumina, Signore, questa assemblea liturgica e fa’ che la familiarità con la parola di Dio la renda capace di affrontare, con saggezza e disponibilità, le difficoltà della vita. Preghiamo.

C - O Dio, che nei tuoi sacramenti hai posto il rimedio alla nostra debolezza, fa’ che accogliamo con gioia i frutti della redenzione e li manifestiamo nel rinnovamento della vita. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

XXIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

8 L Natività della Beata Vergine Maria. Festa (bianco). Gioisco pienamente nel Signore. Nella Natività di Gesù abbiamo celebrato l’autore della nostra salvezza. Ricordiamo ora la nascita di Maria, Colei che l’ha generato, «speranza e aurora di salvezza al mondo intero» (Oraz. dopo com.). San Sergio I; Beato Federico Ozanam. Mi 5,1-4a. Opp. Rm 8,28-30; Sal 12,4-6; Mt 1,1-16.18-23.

9 M Il Signore ama il suo popolo. La lunga notte di preghiera, in intimo contatto con il Padre, rende feconda l’intensa giornata di Gesù, lo illumina nella scelta dei Dodici e gli dà forza nel suo ministero verso le folle. San Pietro Claver (m.f.); San Giacinto; Beato Giacomo Desiderio Laval. 1Cor 6,1-11; Sal 149,1-6; Lc 6,12-19.

10 M Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio. Oppure: In te, Signore, ho posto la mia gioia. Povera, disprezzata, perseguitata, ma felice di avere Dio a proprio favore, così Gesù Cristo vede la sua Chiesa. San Nicola da Tolentino; San Nemesio; Sant’Agabio. 1Cor 7,25-31; Sal 44,11-12.14-17; Lc 6,20-26.

11 G Guidami, Signore, per una via di eternità. Ama sempre, fa’ del bene a chi gli è ostile, è paziente e perdona quando è maltrattato, dona a fondo perduto. La descrizione è l’identikit del vero figlio dell’Altissimo. Santi Proto e Giacinto; San Paziente; Sant’Adelfio. 1Cor 8,1b-7.11-13; Sal 138,1-3.13-14.23-24; Lc 6,27-38.

12 V Quanto sono amabili le tue dimore, Signore! Ridicolo quel cieco che pretende di guidare un altro cieco! Così è chi, senza prima farsi purificare dal Vangelo, si atteggia a guida e moralizzatore dei fratelli. Santissimo Nome di Maria (m.f.); Sant’Albeo; San Guido. 1Cor 9,16-19.22b-27; Sal 83,3-6a.12; Lc 6,39-42.

13 S San Giovanni Crisostomo, vescovo e dottore della Chiesa. Memoria (bianco). A te, Signore, offrirò un sacrificio di ringraziamento. Non serve riempirsi continuamente la bocca del nome del Signore. Il cristiano autentico è soprattutto chi mette in pratica la sua parola. San Maurilio; Beato Claudio Dumonet. 1Cor 10,14-22; Sal 115,12-13.17-18; Lc 6,43-49.

Agatino Gugliara, ssp


14 D Esaltazione della Santa Croce. Festa (rosso).
Nm 21,4b-9; Sal 77,1-2.34-38; Fil 2,6-11; Gv 3,13-17].

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI:
da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei 2009.
Inizio: Santo, vero Spirito del Padre (186); Chiesa del Risorto (266).
Salmo responsoriale: Modulo: M° A. Parisi;
Ritornello: Terra tutta, da’ lode a Dio (306).
Processione offertoriale: Amatevi, fratelli (255).
Comunione: Donaci, Signore, un cuore nuovo (81); Come unico pane (348).
Congedo: Sorgi, sole di giustizia (303).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento

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