Domenica 27 luglio 2014

QAttraverso le parabole del tesoro, della perla e della rete Gesù ci fa comprendere che il regno è un bene che merita l’impegno di tutta la nostra esistenza. Nessuna fatica è troppo grande per poterlo possedere.

IL REGNO DEI CIELI È SIMILE A UN TESORO NASCOSTO…

«Per questo ogni scriba… è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».DIO si compiace di Salomone perché non si è lasciato ingannare dai desideri di grandezza, ma ha chiesto un cuore docile, capace di rendere giustizia al popolo e distinguere il bene dal male (I Lettura). Nell’esortare ad armonizzare le cose antiche (Antico Testamento) con le nuove (Nuovo Testamento), Gesù nel Vangelo mostra un orizzonte del tutto nuovo. Con tre parabole annuncia la gioia del Regno dei cieli, paragonato ad un tesoro sepolto in un terreno, ad una perla di grande valore e una rete colma di pesci. È su questi paragoni che scatta il messaggio di Gesù. Per possedere il Regno, bisogna afferrare a volo questa occasione unica, impegnandovi tutto quanto si ha a disposizione. Chi, invece, ritenesse che rinunciare ai propri interessi per la novità del Regno, non è un affare ma una perdita, sappia che la similitudine della cernita dei pesci è una chiara allusione al giorno del giudizio di Dio alla fine del mondo, quando i buoni saranno separati dai cattivi. A quanti cercano in Gesù il tesoro prezioso e la perla di inestimabile valore, san Paolo ricorda che il più grande affare è quello di comportarsi da figli di Dio (II Lettura)

«Per questo ogni scriba… è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche»..

Sergio Gaspari, smm

RECUPERARE LA FRESCHEZZA ORIGINALE DEL VANGELO

Roma - Papa Francesco in visita al Presepio vivente della parrocchia di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, alla Giustiniana, il 6 gennaio 2014. ANSA/L’OSSERVATORE ROMANO «LA gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù». Così inizia l’Esortazione apostolica Evangelii Gaudium di papa Francesco. Si tratta di un accorato appello a tutti i battezzati perché con nuovo dinamismo portino agli altri l'amore di Gesù. No a cristiani con la faccia da funerale. Un evangelizzatore non dovrebbe avere la faccia da funerale; scrive il Papa auspicando che il nostro tempo possa «ricevere la Buona Novella non da evangelizzatori tristi e scoraggiati, ma da ministri del Vangelo la cui vita irradi fervore». Parrocchie più vicine. «Discernimento, purificazione e riforma ». È quanto chiede papa Francesco, ad ogni Chiesa particolare, per realizzare il «sogno missionario di arrivare a tutti», tramite parrocchie «ancora più vicine alla gente». «Arrivare a tutti, senza eccezioni, non tanto gli amici e vicini ricchi bensì soprattutto i poveri e gli infermi, coloro che spesso sono disprezzati e dimenticati. Preferisco una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze». L’esortazione si conclude con una preghiera a Maria Madre dell’Evangelizzazione. «Vi è uno stile mariano nell’attività evangelizzatrice della Chiesa. Perché ogni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dell’affetto».

Roma - Papa Francesco in visita al Presepio vivente della parrocchia di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, alla Giustiniana, il 6 gennaio 2014. ANSA/L’OSSERVATORE ROMANO

Filippo Rappa, ssp

«Signore, ci chiedi di rinunciare al superfluo»

Signore, ci chiedi di rinunciare al superfluo per qualcosa di più importante: il tuo Regno. La ricerca del tesoro nascosto, della perla preziosa richiede l’impegno della nostra mente, del nostro cuore e della nostra volontà. Sappiamo che sei tu il nostro bene e con cuore docile accogliamo la tua Parola. Ci renda l’incontro con te, testimoni di gioia, pronti a condividere con il prossimo un tesoro di speranza.

Lucia Giallorenzo

Intenzioni: Agosto

Generale: Perché i rifugiati, costretti ad abbandonare le loro case a motivo della violenza, trovino generosa accoglienza e vedano tutelati i loro diritti.
Missionaria: Perché i cristiani in Oceania annuncino con gioia la fede a tutte le popolazioni del Continente.
Dei Vescovi: Perché la certezza che Cristo risorto è più forte di ogni male ci liberi dal pessimismo e dallo scoraggiamento.
Mariana: Maria, immagine della Chiesa, ci sia di esempio nella fede, speranza e carità

GERMANA SOMMARUGA

Nasce a Cagliari il 25 maggio 1914, lo stesso giorno di san Camillo de Lellis (1550). È conquistata dalla sua spiritualità. Il 6 gennaio 1936 ha un’illuminazione improvvisa: dar vita a un movimento di laiche consacrate che nel mondo assistano gli infermi. Fonda l’Istituto Secolare «Missionarie degli Infermi Cristo Speranza», ora diffuso in Italia e in vari Paesi del mondo. La vita donata di una donna di speranza. Speranza in Cristo, che nella fede l’ha animata a servire «ovunque si soffre e si muore». Chi ama serve, perché il servizio è il volto concreto dell’amore. La serva di Dio muore il 4 ottobre 1995.

* Informazioni: Associazione “Amici Insieme con Germana” - Via N. Mazza, 1 - 37129 Verona.
E-mail: aigermana [CHIOCCIOLA]  gmail.com

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, rispondiamo alla Parola di Dio che abbiamo ascoltato rivolgendoci al Padre, perché ci doni un cuore docile e sapiente per comprendere i misteri del suo Regno.

Preghiamo dicendo:

A - Venga il tuo Regno, Signore

1. 1. Per la Santa Chiesa: come rete che Dio getta nel mare dell’umanità raccolga i dispersi nell’unità della fede e dell’amore del Signore. Preghiamo.

2. Per quanti ci governano: come Salomone invochino da Dio la forza di amministrare saggiamente la giustizia e di saper distinguere sempre il bene dal male. Preghiamo.

3. Per coloro che in questo periodo vivono momenti di distensione e di riposo: non trascurino la preghiera e la partecipazione all’Eucaristia. Preghiamo.

4. Per ciascuno di noi: sappiamo estrarre dal tesoro del Vangelo le indicazioni vere e giuste per essere costruttori del Regno di Dio. Preghiamo.

C -  O Padre, nella tua sapienza rendi i poveri cittadini del tuo Regno: donaci un cuore umile e uno spirito pronto perché sappiamo accogliere ogni tuo dono e conservarlo come tesoro prezioso per la nostra vita. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

XVII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

28 L Hai dimenticato Dio che ti ha generato. Il regno dei cieli non va valutato come i regni della terra, dove domina il potere e il successo. La forza della Chiesa non consiste nel numero dei fedeli, ma nello Spirito Santo che la anima. San Nazario e Celso; San Pietro Poveda. Ger 13,1-11; Cant. Dt 32,18-21; Mt 13,31-35.

29 M Santa Marta, discepola del Signore. Memoria (bianco). Gustate e vedete com’è buono il Signore. Diversi sono i modi di accogliere Gesù. Ciò che più conta è la consapevolezza della grandezza dell’ospite e dell’importanza della sua visita. San Lazzaro; Sant’Olaf. 1Gv 4,7-16; Sal 33,2-11; Gv 11,19-27 opp. Lc 10,38-42.

30 M O Dio, tu sei il mio rifugio nel giorno della mia angoscia. Solo chi è “pieno di gioia” per la scoperta del regno sarà capace di vendere “tutti i suoi averi”, condizione per possederlo. San Pietro Crisologo (m.f.); Sant’Orso. Ger 15,10.16-21; Sal 58,2-5.10-11.17-18; Mt 13,44-46.

31 G Sant’Ignazio di Loyola, sacerdote. Memoria (bianco). Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe. Il regno dei cieli è aperto a tutti, ma, come accade per la rete gettata nel mare, un cernita finale è inevitabile. Ger 18,1-6; Sal 145,1-6; Mt 13,47-53.

1° V Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, vescovo e dottore della Chiesa. Memoria (bianco). Nella tua grande bontà, rispondimi, o Dio. Il valore del dono non deve necessariamente corrispondere alla bellezza del suo esterno, soprattutto se si tratta di un dono “nascosto”. San Pietro Favre. Ger 26,1-9; Sal 68,5.8-10.14; Mt 13,54-58.

2 S Nel tempo della benevolenza, rispondimi, Signore. L’esempio della testimonianza fino al martirio dimostra la grandezza di Giovanni, ma anche il prezzo della verità. Sant’Eusebio di Vercelli (m.f.); San Pier G. Eymard (m.f.). Ger 26,11-16.24; Sal 68,15-16. 30-31.33-34; Mt 14,1-12. T. S.

03 D XVIII Domenica del T. O. / A (Sant’Asprenato)
Is 55,1-3; Sal 144,8-9.15-18; Rm 8,35.37-39; Mt 14,13-21

Novità. La casa editrice Shalom ha recentemente pubblicato La Sacra Bibbia. La via della Pace (pp. 3519, Euro 25), con introduzioni e commenti-guida a cura del biblista Padre Tarcisio Stramare, collaboratore de “La Domenica”.
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Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI:
da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei 2009.
Inizio:  Cielo nuovo (47); Dammi, Padre, di cantare (275).
Salmo responsoriale: Modulo G. Assandri;
Ritornello: Spero nel Signore (336).
Processione offertoriale: Tendo la mano (304).
Comunione: Tu sei la mia vita (383); Lo Spirito di Dio (291).
Congedo: Luce sul cammino (292).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento

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