25 giugno 2017

Ogni domenica, Pasqua della settimana, il Signore ci raduna per celebrare “il sacrificio di espiazione e di lode” e per ricevere il dono del suo Corpo e del suo Sangue. Nutriti dalla Parola e dall’Eucaristia, camminiamo verso la Pasqua eterna, la domenica senza tramonto.

GESÙ DISSE: «NON ABBIATE PAURA DEGLI UOMINI…»

Commento - Disegno: Stefano Pachì
IL profeta Geremia (I Lettura), in una pagina delle sue “confessioni”, denuncia le insidie dei suoi detrattori che lo deridono mentre egli mette in guardia il suo popolo dalla sventura: la conquista di Gerusalemme e la deportazione in Babilonia. Aveva provato uno sconforto per l’inutilità del suo annuncio, ma poi la sua fiducia in Dio gli aveva donato forza per proseguire. Per ciò, diventa l’immagine di Gesù che ripete ai suoi discepoli nel discorso missionario del Vangelo di Matteo: «Non abbiate paura».
Anche se perseguitati per quello che proclamano, la loro sicurezza è nella verità che manifestano: Gesù Cristo morto e risorto. Il centro dell’annuncio cristiano può portare derisione, persecuzione; tutto ciò non deve stupire i discepoli del Signore, perché anche i profeti hanno vissuto questo e Gesù stesso è passato attraverso l’incomprensione e la persecuzione. Vi è la garanzia di una vittoria che non è quella del mondo: la Chiesa nasce dal sangue dei martiri. La fede dei cristiani si fonda sul grande paradosso che anche quando per il mondo si è perdenti, nessuno è mai perduto da Dio.

Elide Siviero

PER CAPIRE IL TESTO DEL PAPA

ACCOGLIERE, accompagnare, discernere, integrare. Quattro parole che sono il filo conduttore dell’esortazione postsinodale Amoris laetitia. Quattro parole che rinnovano lo sguardo della Chiesa verso la famiglia. Che sono anzi “la nuova lingua della famiglia” perché, pur ribadendo l’ideale dell’amore unico, fecondo e indissolubile, sceglie però la strada della gradualità, rovesciando le prospettive e diventando così lingua davvero universale, capace di gettare ponti e di costruire futuro per tutti.
Per questo tutte le famiglie – ecco l’accoglienza – trovano spazio nelle pagine del testo papale. Quelle che “funzionano” bene. E quelle invece che vivono situazioni di fragilità, di fatica, anche di fallimento. Le famiglie in cui la coppia è regolarmente sposata. E anche quella in cui lui e lei convivono, ma sono incamminati verso una maturazione di fede tale da consentire loro di avvicinarsi poco a poco alla ricchezza del sacramento del matrimonio.
Gradualità nell’ accoglienza perché, senza un abbraccio sincero e autentico che tocca da vicino il lato umano prima che pastorale della loro avventura d’amore, quell’uomo e quella donna non comprenderanno mai il senso della proposta cristiana. Ecco la grande scommessa di Francesco.

Luciano Moia, Direttore di “Noi, famiglia& vita” (Avvenire)

IL TERZO SEGRETO DI FATIMA CON GIOVANNI PAOLO II.

Il card. Iosef Ratzinger. Illustrazione di A. Allegretti 2016.
La terza parte del segreto, che doveva essere diffusa nel 1960, ma resa nota il 26 giugno 2000, per volere di Giovanni Paolo II, consta di due scene. Nel suo commento teologico l’allora Card. J. Ratzinger spiegava: 1) la prospettiva che il mondo potrebbe essere incenerito in un mare di fiamme oggi non è pura fantasia: l’uomo stesso ha preparato con le sue invenzioni la spada di fuoco. Ma la visione poi mostra che al potere della distruzione, si contrappone lo splendore della Madre di Dio. 2) La seconda scena, sul sangue dei martiri e il sangue di Cristo, è una visione consolante in quanto nella storia di sangue e di lacrime che travaglia il mondo è presente la potenza risanatrice di Dio.

Sergio Gaspari, Monfortano
Il card. Iosef Ratzinger. Illustrazione di A. Allegretti 2016.

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, Dio, nostro Padre, è vicino a quanti lo cercano con cuore sincero.

Animati da questa fiducia, preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.

1.
Perché la santa Chiesa, che cammina tra persecuzioni e consolazioni, sia sempre segno della presenza del Crocifisso Risorto, preghiamo:

2. Perché i cristiani non temano di essere, nella vita politica e sociale, veri promotori del bene comune, preghiamo:

3. Perché ogni credente, consapevole della grazia di Dio, ricevuta nel battesimo, sia saldo nella fede e audace nella fraternità, preghiamo.

4. Perché nella nostra comunità i malati si sentano sempre più associati all’Eucaristia, memoriale della Passione di Cristo, preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C -
Dio misericordioso, che sei sempre attento alle situazioni della nostra vita, esaudisci le preghiere dei tuoi figli e aiutaci a riconoscere, nella fede, i segni del tuo premuroso intervento. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen

XII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

26 L Beato il popolo che Dio ha scelto come sua eredità. Non è mai buona cosa giudicare gli altri, perché il nostro pensiero è soggetto a molti influssi e ha molti limiti. Non abbiamo una visione oggettiva di quanto passa nella mente e nel cuore dell’uomo. C’è sempre il rischio di giudicare sommariamente. Ss. Giovanni e Paolo; S. Vigilio; S. Josemariá Escrivá. Gen 12,1-9; Sal 32,12-13.18-20.22; Mt 7,1-5.

27 M Signore, chi sarà ospite nella tua tenda? La porta è fatta per passare, per mettere in comunicazione due dimensioni. Gesù dice che quella che collega la vita terrena all’eternità è stretta. Allora, non abbiamo alternative: dobbiamo fare di tutto per “diminuire” spiritualmente, levandoci di dosso tutto quanto appesantisce le nostre anime. Solo così potremmo oltrepassarla. S. Cirillo di Alessandria (m.f.); S. Arialdo; B. Margherita Bays. Gen 13,2.5-18; Sal 14,2-5; Mt 7,6.12-14.

28M S. Ireneo, Vescovo e martire. Memoria (rosso). Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza. Le opere sono la cartina di tornasole per riconoscere le vere intenzioni delle persone. Non contano le parole, ma la coerenza di vita con quanto professato. Tutto il resto è superfluo. S. Vincenza Gerosa; S. Paolo I. Gen 15,1-12.17-18; Sal 104,1-4.6-9; Mt 7,15-20.

29 G Ss. Pietro e Paolo apostoli. Solennità (rosso). Il Signore mi ha liberato da ogni paura. Il primato di Pietro è la roccia su cui Cristo ha costruito la sua Chiesa. Paolo è il messaggero di Dio. In questa solennità i due apostoli sono accomunati dalla stessa fede, dalla stessa carità e dallo stesso zelo per la diffusione del Vangelo. Con la forza della speranza, Pietro, e con l'ardore delle Epistole e della parola, Paolo. B. Raimondo Lullo; S. Siro. At 12,1-11; Sal 33,2-9; 2Tm 4,6-8.17-18; Mt 16,13-19.

30 V Benedetto l’uomo che teme il Signore. Gesù sana un lebbroso. Egli è padrone della vita e della morte e le leggi fisiche nulla possono davanti alla sua potenza. La lebbra è impotente davanti a Lui. Dovremmo riflettere anche noi sul fatto che solo il Signore può fare del bene all’uomo nel senso più autentico del termine. Ss. Primi martiri Chiesa di Roma (m.f.); S. Adolfo. Gen 17,1.9-10.15-22; Sal 127,1-5; Mt 8,1-4.

01 S Il Signore si è ricordato della sua misericordia. Cosa è più importante per il centurione? L'aver avuto sanato il servo o il riconoscimento della sua fede da parte di Gesù? Senza la fede, la guarigione del servo non sarebbe stata possibile. Ma in ciò vi è anche un motivo di riflessione: la fede di un altro ha salvato il servo dalla malattia. Anche noi pertanto, possiamo chiedere a Gesù di sanare i fratelli anche se essi non credono. S. Aronne; B. Ignazio Falzon; B. Antonio Rosmini. Gen 18,1-15; Cant. Lc 1,46-55; Mt 8,5-17.

[02 D XIII Domenica del T. O. / A (S. Bernardino Realino) 2 Re 4,8-11.14-16a; Sal 88,2-3.16-19; Rm 6,3-4.8-11; Mt 10,37-42].
Oggi viene celebrata nel Tempio di San Paolo di Alba una santa Messa secondo le intenzioni dei lettori de «La Domenica».

Nicola Gori

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009, 5 Ristampa. 

Inizio: Tutta la terra canti a Dio (748); Rallegratevi, fratelli (711).
Salmo responsoriale: Modulo: M° A. Parisi; Ritornello: Spero nel Signore (137).
Processione offertoriale: Tu, fonte viva (740).
Comunione: Passa questo mondo (702); Terra promessa (735).
Congedo: Dono sublime del Padre (577).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento


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