Domenica 2 marzo 2014

I beni della terra vanno considerati come mezzi e non come scopo della vita. Sono doni della Provvidenza che noi tutti siamo chiamati a condividere con coloro che sono meno fortunati.

GUARDATE GLI UCCELLI DEL CIELO NON SEMINANO E NON MIETONO

«Guardate gli uccelli del cielo: non seminano… il Padre vostro celeste li nutre. Non valete più di loro?».IL Signore ha cura di noi! È questa la lieta notizia. La I Lettura ci mostra l’annuncio di questa tenerezza: al popolo che si credeva abbandonato da Dio, il profeta rende noto che Dio non si dimentica di nessuno. È per questo che il credente può vivere nell’abbandono fiducioso in Lui: chi crede sa che può contare su Dio. Alla luce di questa profezia, risuona il comando di Gesù: «Non preoccupatevi per la vostra vita» (Vangelo), che non invita a un placido ozio, ma alla ricerca di ciò che davvero è essenziale nella nostra esistenza. Infatti, al centro di tutto ci deve essere la ricerca del Regno di Dio e della sua giustizia, in altre parole, della volontà di Dio. Il brano evangelico potrebbe essere riassunto così: cercate prima di tutto una buona relazione con Dio, perché questa è l’unica cosa che davvero resta, che non si perde, che ci sostiene anche nei momenti duri della vita. Solo così non ci si serve di Dio, ma si serve Dio; non si cerca il dispensatore delle grazie, ma si vive nella sua grazia; non si prega per ottenere favori, ma per servire il Vangelo… e tutto il resto ci sarà donato in più.

Elide Siviero

«Guardate gli uccelli del cielo: non seminano… il Padre vostro celeste li nutre. Non valete più di loro?».

«SE NON CREDERETE NON COMPRENDERETE»

(Is 7,9)

Cristo, di Claudio Pastro. Manaus, Amazzonia.DOPO aver presentato nel 1° capitolo l’esperienza della fede nella Sacra Scrittura, in questa parte della lettera (2° capitolo) il Papa affronta la questione forse più delicata e difficile, specialmente per il nostro tempo: quella della corretta relazione, peraltro necessaria ed ineludibile, tra fede e verità. Infatti se da un lato «l’uomo ha bisogno di verità, perché senza di essa non si sostiene, non va avanti, la fede senza verità non salva, non rende sicuri i nostri passi. Resta una bella fiaba, la proiezione dei nostri desideri di felicità, oppure si riduce a un bel sentimento » (n. 24). Perciò «richiamare la connessione della fede con la verità è oggi più che mai necessario, proprio per la crisi che viviamo» (n. 25). Il Papa denuncia il rischio del relativismo, se non si supera lo scoglio della separazione o addirittura l’opposizione tra fede e ragione ed offre la soluzione col proporre un legame che sciolga il dilemma, citando Paolo quando afferma che «con il cuore si crede» (Rm 10,10) e cioè che la fede e la ragione hanno bisogno ambedue dell’amore vero, il solo capace di comporre in armonia fede e verità, come ampiamente risulta chiaro dalla storia biblica: «il Dio vero è il Dio fedele» (n. 28). Di qui l’esigenza di un fecondo e continuo dialogo tra fede e ragione, affinché si rafforzino a vicenda, invece di contrapporsi. «Il credente non è arrogante. Lungi dall’irrigidirci, la sicurezza della fede ci mette in cammino e rende possibile la testimonianza ed il dialogo con tutti» (n. 34).

+ Sebastiano Dho

Cristo, di Claudio Pastro. Manaus, Amazzonia.

Intenzioni: Marzo

Generale: Perché in tutte le culture siano rispettati i diritti e la dignità delle donne.

Missionaria: Perché numerosi giovani accolgano l’invito del Signore a consacrare la loro vita all’annuncio del Vangelo.

Dei Vescovi: Perché i cristiani non abbiamo timore di andare controcorrente per vivere la propria fede, resistendo alla tentazione di uniformarsi.

Mariana: Perché Maria, stampo vivente di Dio, ci trasformi all’immagine di Cristo.

Prega con il Vangelo - Signore, le inquietudini del presente...

Signore, le inquietudini del presente spesso sono legate all’incertezza del futuro, ma ascoltando e accogliendo la tua Parola, sappiamo di poter ricuperare la dimensione cristiana del vivere. Tu ci hai detto che «a ciascun giorno basta la sua pena» e noi vogliamo affidare a te il nostro oggi e il nostro domani, guardare con stupore i segni della tua Provvidenza e impegnarci a cercare il regno di Dio e la sua giustizia con pensieri di pace e con opere di bene nella fedeltà al tuo volere.

Lucia Giallorenzo

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli, la parola di Dio che abbiamo ascoltato, è fondamento della nostra fede, nutrimento della nostra speranza e lievito di fraternità.

Lettore - Preghiamo insieme con fede e diciamo:

A - La tua parola, Signore, sia luce ai nostri passi.

1. Perché la Chiesa, illuminata dallo Spirito Santo, segni la strada agli uomini del nostro tempo affinché non si scoraggino per le prove della vita, preghiamo.

2. Perché ogni battezzato in Cristo superi il proprio individualismo e apra gli occhi e il cuore ai “nuovi poveri”: disabili, immigrati, anziani, emarginati, bambini, preghiamo.

3.  Perché tutte le classi sociali, ritrovando la fiducia nel bene, costruiscano insieme una società nuova, aperta alla condivisione e alla fraternità universale, preghiamo.

4.  Perché la partecipazione a questa liturgia domenicale sia motivo di verifica della nostra vita cristiana di fronte a Dio e ai fratelli, preghiamo.

C - Stendi la tua mano, o Padre, sull’umanità affaticata e oppressa; concedi a noi una fede ricca di memoria e audace nella testimonianza profetica del tuo regno. Per Cristo nostro Signore.
A - Amen.

VIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

3 L Il Signore si ricorda sempre della sua alleanza. La sequela di Gesù richiede piena disponibilità soprattutto perché è una risposta d’amore. Tutto considerato, non era il giovane a possedere quei beni; in realtà, erano essi a possedere lui, privandolo della libertà. Santi Marino e Asterio; Santa Cunegonda; B. Innocenzo da Berzo. 1Pt 1,3-9; Sal 110,1-2.5-6.9-10; Mc 10,17-27.

4 M Il Signore ha rivelato la sua giustizia. A confronto del giovane ricco, Pietro si sente in regola e avanza dei diritti. Dopo la sua risurrezione, Gesù lo ricompenserà rivestendolo di autorità, ma gli chiederà prima di dichiarare tutto il suo amore. San Casimiro (m.f.); B. Umberto di Savoia; B. Giovanni Farina. 1Pt 1,10-16; Sal 97,1-4; Mc 10,28-31. TEMPO DI QUARESIMA (5-8 marzo)

Liturgia delle Ore: IV settimana


5 Mercoledì delle Ceneri. Perdonaci, Signore: abbiamo peccato. Gli Ebrei conoscevano il modo di regolarsi davanti a Dio, praticando l’elemosina, la preghiera e il digiuno. Cosa non funzionava? Che tali pratiche erano diventate una forma di ipocrisia, a esaltazione propria e non di Dio. San Teofilo; Sant’Adriano di C.; San Virgilio. Gl 2,12-18; Sal 50, 3-6.12-14.17; 2Cor 5,20-6,2; Mt 6,1-6.16-18.

6 Giovedì delle Ceneri. Beato l’uomo che confida nel Signore. Seguire Gesù è duro, ma ha come risultato certo la salvezza della propria vita; la conquista del mondo, al contrario, è una pura illusione, che coincide con la rovina di se stesso. San Vittorino; Santa Coletta Boylet; San Marciano. Dt 30,15-20; Sal 1,1-4.6; Lc 9,22-25.

7 Venerdì delle Ceneri. Tu non disprezzi, o Dio, un cuore contrito e affranto. L’importanza del digiuno nella pratica religiosa è fuori discussione, purché finalizzato a impedire che la sazietà annulli il desiderio del vero e definitivo “nutrimento”, che è Cristo. Sante Perpetua e Felicita; San Gaudioso; Santa Teresa M. Redi. Is 58,1-9a; Sal 50,3-6.18-19; Mt 9,14-15.

8 Sabato delle Ceneri. Mostrami, Signore, la tua via. Levi (Matteo) non ha considerato la chiamata di Gesù come la perdita di una vantaggiosa sistemazione, ma come un guadagno che andava festeggiato; era passato dalla categoria dei peccatori a quella dei giusti. San Giovanni di Dio; San Ponzio; San Provino. Is 58,9b-14; Sal 85,1-6; Lc 5,27-32.

Tarcisio Stramare, osj

9 D I Domenica di Quaresima / A (S. Francesca Romana) Gen 2,7-9; Sal 50,3-6.12-14.17; Rm 5,12-19; Mt 4,1-11

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI:
da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei 2009.
InIzio: Beato chi cammina (259); Tu, festa della luce (380).
Salmo responsoriale: Modulo musicale: E.M. Beraudo; Oppure ritornello: Il Signore è il mio pastore (359).
Processione offertoriale: Parole di vita (375).
Comunione: Cristo Signore, tu vieni a noi (350); Terra promessa (305).
Congedo: Tota pulchra (222).

ACCOMPAGNAMENTO
Clicca sull'immagine per ingrandire:


Accompagnamento

Archivio

Vai