7 giugno 2015

Dal sacrificio al dono della vita - La cura con cui Gesù prepara la celebrazione della sua ultima Pasqua indica la consapevolezza che egli ha di portare a compimento, con il dono del suo corpo e del suo sangue, l’opera pasquale della nostra salvezza. Per tutto questo noi rendiamo grazie a Dio.

«QUESTO È IL MIO CORPO… QUESTO È IL MIO SANGUE!»

«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno».

«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno».

NELLA I Lettura Mosè sigilla l’alleanza con un sacrificio di comunione: metà del sangue della vittima viene versata sull’altare, segno della presenza di Dio; l’altra metà viene aspersa sul popolo. Nella Bibbia il sangue è la sede della vita. Attraverso il rito Mosè attua il significato dell’alleanza: c’è ora una stessa vita – simboleggiata dal sangue – che crea comunione tra Dio e il suo popolo. Gesù, nell’Eucaristia, porta a compimento quanto prefigurato nella prima alleanza: ora il sangue non viene solo asperso sull’esteriorità dei nostri corpi; ci viene donato da bere! E non è più il sangue di una vittima animale, ma di Gesù, il Figlio di Dio, che offre in nutrimento anche il suo corpo (Vangelo). Ora viviamo della sua stessa vita. L’alleanza non dipende più solo dalla nostra fedeltà, sempre disobbediente, ma dalla fedeltà stessa di Gesù che vive in noi. Solo in lui, mediatore dell’alleanza nuova (II Lettura), possiamo ricevere l’eredità promessa: la nostra partecipazione, come figli, alla vita stessa di Dio, che ora dimora in noi, grazie al Corpo e al Sangue di Gesù che ci alimentano.
Fr Luca Fallica, Comunità SS.ma Trinità - Dumenza

L'ASINO

Umile lavoratore

“Asino”, illustrazione di Alfredo Brasioli, 2014.

“Asino”, illustrazione di Alfredo Brasioli, 2014.

ADDOMESTICATO dall'uomo fin dai tempi remoti, l’asino (in ebraico hamor; in greco onos) è impiegato nel lavoro agricolo, nei viaggi e nei trasporti. Dalla stazza piccola, facile da cavalcare esso era sottoposto a grandi fatiche (Is 30,24; Mt 18,6). La sua carne non poteva essere immolata né mangiata, perché ritenuta impura. Data la sua molteplice utilità, quasi ogni famiglia ne possedeva uno (2Sam 16,1-2). È noto il ritrovamento delle asine di Kis, padre del futuro re Saul (1Sam 9,1-10,16) e il racconto di Balaam per la rivelazione ispirata da Dio alla sua asina (Nm 22,22-35; cf. 2Pt 2,16). Tale animale non sembra essere stato impiegato per la guerra, a differenza del cavallo; per questo è collegato di solito con il Messia pacifico (Zac 9,9-10; Cfr. Mt 21,1-11). Insieme al bue, l’asino rappresentava una risorsa per la famiglia antica (Cfr Gb 24,3; Dt 28,31) e per tale ragione la legge proteggeva questi animali (Es 20,17; Dt 28,31), che troviamo associati nei testi biblici (Es 23,5; Lc 13,15) e tradizionalmente inseriti nella scena del presepe. Giuseppe De Virgilio, biblista

IN PREGHIERA CON IL SALMO 115/116

Signore, tu ci hai consegnato nei segni vivi del pane e del vino il tuo dono d’amore per la vita del mondo. Noi ti lodiamo e ti benediciamo per le meraviglie che compi in noi, così da renderci tuo popolo santo, comunità eucaristica che cammina sulle strade della terra verso l’eternità beata del cielo.

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, in questa solennità siamo chiamati ad esprimere il nostro “ringraziamento” per il sacramento del Corpo e del Sangue di Gesù. Eleviamo con fiducia al Padre le nostre invocazioni.

Preghiamo insieme e diciamo:

A - Donaci, o Padre, di vivere in comunione.


1. Per la Chiesa: perché renda partecipe della nuova ed eterna alleanza, che libera e redime, quanti sono smarriti, sfiduciati e schiavi del peccato. Preghiamo.

2. Per i perseguitati a causa della fede: perché siano perseveranti nella testimonianza cristiana, attingendo la loro forza dal sacramento dell’Eucaristia. Preghiamo.

3. Per quanti soffrono nel corpo e nello spirito: perché riescano a sconfiggere la solitudine e la tristezza, invocando il nome del Signore. Preghiamo.

4. Per la nostra comunità parrocchiale: perché prosegua il suo cammino ecclesiale, rinnovando impegno e gratitudine al Signore. Preghiamo.

Intenzioni della comunità locale

C - Dio Padre, che ascolti le suppliche dei tuoi figli, purifica i nostri pensieri ed i nostri desideri. In Gesù, mediatore di un’alleanza nuova, riceveremo l’eredità eterna. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

X SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

8 L Gustate e vedete com’è buono il Signore. Il “nuovo Mosè”, Cristo, sul monte, promulga le leggi della felicità cristiana. S. Medardo; S. Fortunato; B. Nicola Medda. 2Cor 1,1-7; Sal 33,2-9; Mt 5,1-12a.

9 M Risplenda su di noi la luce del tuo volto, Signore. Sale della terra e luce del mondo: ecco le credenziali del discepolo. S. Efrem (m.f.); B. Anna Maria Taigi; B. Luigi Boccardo. 2Cor 1,18-24; Sal 118,129-134; Mt 5,13-16.

10 M Tu sei santo, Signore, nostro Dio. Gesù è il compimento della Legge e dei Profeti: seguiamolo. S. Censurio; S. Landerico; B. Enrico da Bolzano. 2Cor 3,4-11; Sal 98,5-9; Mt 5,17-19.

11 G S. Barnaba apostolo. Memoria (rosso). Annunzierò ai fratelli la salvezza del Signore. Istruzioni a chi è apostolo di Gesù: annunciare, operare meraviglie, non attaccarsi al denaro, portare la pace. S. Paola Frassinetti; B. Maria Schininà. At 11,21b-26; 13,1-3; Sal 97,1-6; Mt 10,7-13.

12 V Sacratissimo Cuore di Gesù. Solennità (bianco). Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza. Col sangue e l’acqua, dal fianco del Trafitto sgorgano i doni dello Spirito e i sacramenti. S. Onofrio. Os 11,1.3-4.8c-9; Cant. Is 12,2-6; Ef 3,8-12.14-19; Gv 19,31-37.

13 S Cuore Immacolato di Maria. Memoria (bianco). Il mio cuore esulta nel Signore, mio salvatore. La Madre di Dio custodisce tutto nel cuore, anche ciò che, con Giuseppe, non comprende ancora. S. Antonio di Padova (m). Is 61,9-11; Cant. 1Sam 2,1.4-8; Lc 2,41-51.

14 D XI Domenica del T.O. / B (Ss. Valerio e Rufino)
Ez 17,22-24; Sal 91,1-3.13-16; 2 Cor 5,6-10; Mc 4, 26-34

Pasquale Giustiniani

7 giugno - Sant’Antonio Maria Gianelli

Nacque il 12 aprile 1789 a Cereta (Genova) e da giovanissimo sacerdote si rivelò un eccellente predicatore. Divenne vescovo di Bobbio nel 1838. Aveva grandi capacità di governo e fu un pastore intraprendente: per favorire l’azione pastorale, aveva redatto un vero e proprio “stato d’anime”. Istituì le Figlie di Maria SS. dell’Orto (le Gianelline) e i Missionari di Sant’Alfonso. Morì il 7 giugno 1846. Fu beatificato da Pio XI nel 1925 e canonizzato da Pio XII nel 1951.
Luigi Giovannini, ssp

COME SI LEGGE UNA CITAZIONE BIBLICA

Is 3,1-4 significa: libro di Isaia, capitolo 3, dal versetto 1 al versetto 4.
Is 3,2-3. 7-12: libro di Isaia, capitolo 3, versetti 2 e 3, e poi sempre dello stesso capitolo 3, versetti dal 7 al 12.
Is 3-6: libro di Isaia dal primo versetto del capitolo 3 all’ultimo versetto del capitolo 6.
Is 3,1 – 5,6: libro di Isaia dal capitolo 3, versetto 1 al capitolo 5, versetto 6.
Am 3,1-8; 4,11-12: libro di Amos, capitolo 3, versetti dall’1 all’8, poi capitolo 4, versetti 11 e 12.
Fm 9-10. 12-17: lettera a Filemone, i versetti dal 9 al 10, e poi dal versetto 12 al versetto 17 (questa breve lettera non ha capitoli).

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI:
da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei 2009.
Inizio: Il pane del cammino (358); Gesù Cristo, Salvatore (273).
Ritornello al Salmo responsoriale: M° M. Chiarapini;
Rit. comune: Cantiamo al Signore (152).
Processione offertoriale: Molte le spighe (365).
Comunione: Pane vivo, spezzato per noi (373); O Gesù, tu sei il pane (367).
Congedo: Altissima luce (208).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento

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