Domenica 1 giugno 2014

Cristo è salito al cielo, è presso il Padre. Invisibile ora, ma sempre presente. Promettendo lo Spirito Santo ci ha assicurato: «Ecco, io sono con voi tutti i giorni sino alla fine del mondo». Oggi si celebra la 48.ma Giornata delle Comunicazioni sociali.

«IO SONO CON VOI TUTTI I GIORNI», DICE IL SIGNORE

«Gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato».MATTEO è l’evangelista dell’Emmanuele, il Dio-con-noi, e il suo Vangelo si conclude con la promessa di Gesù di rimanere con noi, tutti i giorni, sino alla fine del mondo. Due passi del suo racconto evidenziano questa presenza del Signore al centro della comunità: quando i discepoli sono radunati nel suo nome (cap. 18) e quando sempre nel suo nome sono inviati a fare discepoli tutti i popoli (il brano di oggi). Comunione e missione sono rese possibili dalla presenza del Signore e anche ne diventano trasparenza credibile. Questa visione di Matteo ci offre una prospettiva singolare per celebrare l’Ascensione. Come ricordano gli angeli negli Atti (I Lettura), più che fissare il cielo, siamo invitati ad attendere la venuta del Signore operando con fede e responsabilità nella nostra storia, in forza del dono dello Spirito, frutto maturo della Pasqua di Gesù. Lo possiamo fare con quegli atteggiamenti che Paolo ricorda agli Efesini (II Lettura): la sapienza, la speranza, la fede. Come Chiesa siamo corpo di Cristo nella storia, per trasformarla e condurre ogni realtà nel compimento della Pasqua, compimento della vita più forte della morte.

«Gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato».

Fr Luca Fallica,
Comunità SS.ma Trinità a Dumenza

«COMUNICAZIONE AL SERVIZIO DI UNA CULTURA DELL’INCONTRO»

ABED ALHASHLAMOUN/EPA/CORBISÈ ancora vivo nella nostra memoria il gesto compiuto da papa Francesco lo scorso settembre quando, profondamente colpito per l’uso delle armi chimiche in Siria e per il pericolo di un intervento armato delle grandi potenze occidentali, invitava a una veglia di preghiera e ribadiva con forza: «Non è la cultura dello scontro, la cultura del conflitto quella che costruisce la convivenza nei popoli e tra i popoli, ma questa: la cultura dell’incontro, la cultura del dialogo; questa è l’unica strada per la pace». Concetti poi riassunti il 2 settembre nel tweet (cinguettio) lanciato nelle maggiori lingue che suonava così «Mai più la guerra! Mai più la guerra!». Questo esempio di comunicazione totale, che parte dalla realtà e si conclude con un grido digitale, ci insegna che se sappiamo dove vogliamo arrivare troviamo anche le parole e i modi per arrivarci, perché, come diceva il noto pedagogo argentino Mario Kaplún, «Definire cosa s’intende per “comunicazione” significa definire in che tipo di società vogliamo vivere». Per il papa Francesco non ci sono dubbi, la comunicazione raggiunge il suo apice quando si mette al servizio di un’autentica cultura dell’incontro, quando cioè il verbo «comunicare » viene coniugato insieme ai verbi «ascoltare, dialogare, incoraggiare e condividere». Mettiamoci allora tutti all’opera, incoraggiamo con le nostre conversazioni chi ci sta accanto, twittiamo messaggi positivi, chiediamo a chi opera nei grandi mezzi di comunicazione di massa che promuova una cultura di pacificazione e di dialogo.

Foto ABED ALHASHLAMOUN/EPA/CORBIS

Tarcisio Cesarato, massmediologo

LUIGI CABURLOTTO

Guidato dalla parola di Dio, attraversò la complessa storia dell’800 con l’unico fine di promuovere il bene senza cedimenti e compromessi. Fu fondatore della casa della carità di Nazareth e della congregazione delle suore Figlie di San Giuseppe per l’educazione e la formazione morale e religiosa di bambine e ragazze abbandonate. Luigi Caburlotto (1817 - 1887) sacerdote nel 1842, veneziano di nascita, individuò nell’infanzia e nei giovani i più importanti membri della società umana e cristiana, basi fondanti di una società civile, sana e solidale. Collaborò attivamente con le istituzioni a un profondo risanamento della struttura sociale.

Cristina Santacroce

Per informazioni: Figlie di San Giuseppe del Caburlotto 30123 Venezia. casageneralizia[at]sangiuseppecaburlotto.it

Prega con il Vangelo - «Signore risorto e glorificato, siamo consapevoli...»

Signore risorto e glorificato, siamo consapevoli che finché dimoriamo in questo mondo la nostra fede e la nostra adorazione sono accompagnate da dubbi e paure. Alle nostre labbra impure hai chiesto di farsi strumento per far giungere la tua parola di salvezza ad ogni uomo in ogni tempo. Alle nostre fragili mani hai affidato il dono della rigenerazione attraverso le acque salutari del battesimo. Sostenuti dalla tua presenza, che hai promesso ogni giorno della nostra vita, nel tuo nome comunicheremo la gioia di essere tuoi discepoli.

A.G.

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, oggi con Cristo che sale al Padre, anche la nostra umanità è penetrata nell’alto dei cieli. Rivolgiamo fiduciosi al Padre la nostra supplica.

L - Preghiamo insieme e diciamo:

A - Ascoltaci, o Signore

1. . Perché coloro che sono chiamati a guidare la società civile usino con saggezza ed equilibrio i mezzi della comunicazione sociale, mìrino al bene di tutti, evitando ogni protagonismo e interesse di parte, noi ti preghiamo.

2. Perché gli scrittori, i giornalisti, i registi e gli operatori della comunicazione nel raccontare il mondo che li circonda siano sempre attenti e rispettosi della verità e della dignità di ogni uomo, incoraggino a cercare ciò che è bello, buono e santo, noi ti preghiamo.

3. Perché ognuno di noi usi con saggezza ed equilibrio le nuove tecnologie che il progresso scientifico ha messo nelle nostre mani, ci servano a costruire una società dove primeggiano l’amore di Dio, il rispetto reciproco, il dialogo e l’amicizia, noi ti preghiamo.

4. Perché la nostra comunità, illuminata dallo Spirito Santo, non tema di affrontare le nuove sfide e di testimoniare il Vangelo anche dove il terreno sembra più arido e impervio, noi ti preghiamo.

C - O Dio, che hai risuscitato Gesù dai morti e lo hai costituito Signore dell’universo, riconosci la sua voce nella nostra preghiera; dona ad ogni uomo di incontrarsi con lui e di cooperare all’avvento del tuo Regno. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

Intenzioni: Giugno

Generale: Perché i disoccupati ottengano il sostegno e il lavoro di cui hanno bisogno per vivere con dignità.
Missionaria: Perché l’Europa ritrovi le sue radici cristiane attraverso la testimonianza di fede dei credenti.
Dei Vescovi: Perché i sacerdoti siano veri amici di Gesù, per condividere gli ideali e i sentimenti del suo Cuore.
Mariana: Perché Maria, la vergine fedele, ci ottenga la grazia della perseveranza

VII SETTIMANA DI PASQUA

2 L Regni della terra, cantate a Dio. Coraggio, discepoli di Gesù! Anche nel tempo della tribolazione non siamo soli. Colui che ha vinto il mondo è con noi. Santi Marcellino e Pietro (m.f.); Sant’Eugenio I; Sant’Erasmo. At 19,1-8; Sal 67,2-7; Gv 16,29-33.

3 M San Carlo Lwanga e compagni, martiri. Memoria (rosso). Regni della terra, cantate a Dio. Conoscere Dio: questa è la vita eterna. Il Figlio ce lo ha rivelato in pienezza nel dono di sé sulla croce. Osservando la sua parola, anche noi glorifichiamo il Padre. Santa Clotilde; San Cono. At 20,17-27; Sal 67,10-11.20-21; Gv 17,1-11a.

4 M Regni della terra, cantate a Dio. Prima della Passione, Gesù prega con tenerezza il Padre per noi, suoi seguaci, chiamati a continuare la sua missione nell’unità e nella verità. San Francesco Caracciolo; San Quirino; Beato Filippo Smaldone. At 20,28-38; Sal 67,29-30.33-36; Gv 17,11b-19.

5 G San Bonifacio, vescovo e martire. Memoria (rosso). Proteggimi, o Dio, in te mi rifugio. La preghiera appassionata di Gesù per l’unità di tutti i credenti in Lui ci sproni a percorrere con coraggio le vie della comunione per rendere credibile il messaggio evangelico. San Pietro Spanò; San Franco. At 22,30; 23,6-11; Sal 15,1-2.5.7-11; Gv 17,20-26.

6 V Il Signore ha posto il suo trono nei cieli. L’apostolo Pietro viene riconfermato nella sua missione dal Risorto. L’amore ha risanato la ferita del rinnegamento. Ora può prendersi cura del gregge del Signore. San Norberto (m. f.); San Claudio abate; Beato Falcone. At 25,13-21; Sal 102,1-2.11-12.19-20; Gv 21,15-19.

7 S Gli uomini retti, Signore, contempleranno il tuo volto. L’apostolo Giovanni rimane per sempre nella Chiesa come il “discepolo che Gesù amava”, testimone dell’amore di Cristo e perciò reso capace di contemplarne in profondità il mistero. Sant’Antonio Maria Gianelli; San Colman; Beata Anna di San Bartolomeo. At 28,16-20.30-31; Sal 10,4-5.7; Gv 21,20-25.

Agatino Gugliara, ssp

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI:
da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei 2009.
Inizio:  Nei cieli un grido risuonò (180); Noi canteremo gloria a te (294).
Salmo responsoriale: Modulo: M° G. Liberto;
Ritornello: Popoli tutti, lodate il Signore (183).
Processione offertoriale: Molte le spighe (365).
Comunione: Tu sei la mente (191); Veni, creator Spiritus (193).
Congedo: Maria, madre della Chiesa (217).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento

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