13 maggio 2018

Con la Chiesa oggi contempliamo Cristo che sale in cielo. Con lui l’umanità redenta entra nella gloria del Padre. In Cristo, nostro capo, asceso al cielo, vediamo già un anticipo della nostra gloria. E il nostro cuore si apre alla gioia e alla speranza. – Oggi si celebra la 52ma Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali.Tema:Notizie false e giornalismo di pace.

CRISTO ASCESO NEI CIELI REGNA ALLA DESTRA DEL PADRE

Commento - Disegno: Stefano Pachì
CELEBRARE l’Ascensione del Signore Gesù ci fa riflettere sul significato che questo mistero ha nella storia della salvezza. Certamente per il Signore Gesù esso manifesta il termine della sua permanenza tra gli uomini, unita alla sua glorificazione alla destra del Padre per regnare con lui sul cielo e sulla terra. «Il suo regno non avrà fine » (Credo Niceno-Costantinopolitano) ed egli eserciterà dal cielo la sua azione benefica e salvatrice sull’umanità, per mezzo dello Spirito Santo (I Lettura).
Per ciascuno degli apostoli, che saranno poi maggiormente potenziati in questo dallo Spirito alla Pentecoste, l’Ascensione determina la loro missione di testimoni del Risorto (Vangelo). Per noi cristiani, infine, l’Ascensione ha la funzione di aprirci alla speranza nella vita futura con Dio e di infonderci il coraggio dell’annuncio al mondo intero per evangelizzarlo ed unirlo in una sola fede, un solo battesimo, un solo Dio e Padre. Gesù che ascende al Cielo porta con sé quanti accolgono il suo Regno (II Lettura), rendendo così “accessibile” all’umanità la casa del Padre, ove si sperimentano in eterno la vita e la felicità di Dio (Cfr. CCC 661).

Don Guido Colombo ssp

«LA VERITÀ VI FARÀ LIBERI» (Gv 8,32) NOTIZIE FALSE E GIORNALISMO DI PACE

È il tema scelto da Papa Francesco. Coscienti che solo “la verità vi farà liberi”, la Chiesa vuole offrire il suo contributo all’attuale dibattito sul fenomeno, dell’uso distorto dell’informazione (Fake news) proponendo una riflessione sulle cause, sulle logiche e sulle conseguenze della disinformazione nei media e aiutando alla promozione di un giornalismo professionale, che cerca sempre la verità, e perciò un giornalismo di pace che promuova la conprensione tra le persone.
Foto Ipobpa / Istock
ANNO 1848. Lo Statuto Albertino codifica per la prima volta in Italia la libertà di stampa come uno dei diritti fondamentali che uno stato democratico riconosce ai propri cittadini. Un diritto confermato e perfezionato nell’articolo 21 della nostra Costituzione repubblicana. Nel lodevole immaginario dei nostri padri la libertà di stampa intendeva essere un servizio efficace e affidabile, frutto di un libero confronto d’idee, che portasse all’elevazione culturale, civile e sociale della collettività nazionale.
Tuttavia fare unità nella diversità spesso rimane un semplice nobile intento e la libertà non sempre si unisce alla verità, fatta di sensibilità, equilibrio, coscienza, umanità, trasparenza delle fonti che alimentano gli strumenti della comunicazione. Oggi tutti hanno la possibilità di condividere istantaneamente notizie. Ne deriva un ingorgo comunicativo che attenua il diritto alla corretta informazione, rendendo l’affidabilità delle notizie più difficile da decifrare.
Papa Francesco nell’odierna giornata delle comunicazioni ci esorta ad essere noi cristiani i primi media capaci di verità e di un annuncio efficace di bene. Una notizia falsa è sempre “cattiva”, perché intacca la relazione tra le persone, violando la dignità delle stesse e talvolta di interi popoli. Il cristiano invece non scinde mai il vero dal bene. Proprio come ha fatto Gesù di Nazareth. Che afferma: la verità vi farà liberi.

Tarcisio Cesarato, esperto di Comunicazione

AMEN. LA PAROLA CHE SALVA

Amen

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, oggi con Cristo che sale al Padre, anche la nostra umanità è elevata nell’alto dei cieli. Rivolgiamo fiduciosi al Padre la nostra supplica.

Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, Signore.

1. Perché la comunità cristiana non tema di creare nuovi spazi di evangelizzazione e come “Chiesa in uscita” non rinunci mai ad accompagnare tutti, preferendo “chi è rimasto ai bordi della strada”. Noi ti preghiamo:

2. Perché gli scrittori, i giornalisti, i registi e gli operatori della comunicazione nel raccontare il mondo che li circonda siano sempre attenti e rispettosi della verità e della dignità di ogni persona. Noi ti preghiamo:

3. Perché ognuno di noi si serva delle nuove tecnologie, per costruire una società basata sull’amore di Dio che ci dà la forza di scorgere in ogni situazione della vita un ritrovato senso dell’esistenza e un orizzonte di pace. Noi ti preghiamo:

4. Perché la nostra assemblea, illuminata dallo Spirito Santo, non tema di affrontare le nuove sfide del nostro tempo e guardi con fiducia al futuro. Noi ti preghiamo:

Intenzioni della Chiesa locale.

C - O Signore, che salendo al cielo hai promesso ai tuoi discepoli di rimanere con loro; assistici lungo le vie del mondo, perché a tutte le persone che incontriamo possiamo portare la tua parola di vita, di pace e di amore. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

A - Amen

VII SETTIMANA DI PASQUA

14 L  S. Mattia apostolo. Festa (rosso). Il Signore lo ha fatto sedere tra i principi del suo popolo. L’amore verso Dio, verso il prossimo, e quello vicendevole, sull’esempio di Gesù, costituiscono la sintesi del messaggio cristiano. S. M. Domenica Mazzarello. At 1,15-17.20-26; Sal 112,1-8; Gv 15,9-17.

15 M Regni della terra cantate a Dio. L’impegno del cristiano è conoscere e glorificare il Padre e il Figlio e osservare la Parola divina. S. Severino delle Marche; S. Isidoro contadino. At 20,17-27; Sal 67,10-11.20-21; Gv 17,1-11a.

16 M Regni della terra cantate a Dio. Il cristiano vive nel mondo, però non segue le massime del mondo, ma soltanto la Parola di verità, con la quale può vincere il male e il Maligno. S. Ubaldo; S. Luigi Orione; B. Simone Stock. At 20,28-38; Sal 67,29-30.33-36; Gv 17,11b-19.

17 G Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio. Lo scopo della nostra vita è vivere in unione con il Padre e il Figlio, nello Spirito Santo, per contemplare un giorno la gloria della SS.ma Trinità. S. Pasquale Baylon; B. Antonia Mesina: At 22,30; 23,6-11; Sal 15,1-2.5.7-11; Gv 17,20-26.

18 V Il Signore ha posto il suo trono nei cieli. Gesù ha voluto conferire il primato a Pietro e quindi al Papa, per guidarci, in unione col suo Spirito, nella verità e nella santità. S. Giovanni I (m.f.); S. Felice da Cantalice. At 25,13-21; Sal 102,1-2.11-12.19-20; Gv 21,15-19.

19 S Gli uomini retti, Signore, contemplano il tuo volto. Ogni cristiano è chiamato ad essere un seguace e un testimone di Cristo. S. Pietro Celestino; S. Crispino da Viterbo; S. Ivo. At 28,16-20.30-31; Sal 10,4-5.7; Gv 21,20-25.

[20 D Domenica di Pentecoste / B (S. Bernardino da Siena) At 2,1-11; Sal 103,1.24.29-31.34; Gal 5,16-25; Gv 15,26-27; 16,12-15].

D. Mariano Grosso, osb

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009, 5 Ristampa. 

Inizio: Nei cieli un grido risuonò (535); Noi canteremo gloria a te (682).
Salmo resp.: Ritornello: Popoli tutti, battete le mani (106); M° G. Liberto.
Processione offertoriale: Jubilate, servite (665).
Comunione: Un solo Signore (559).
Congedo: Andate per le strade (613).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento


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