16 novembre 2025

Le prove della vita non devono scoraggiarci. Perseveriamo nella fede, con la certezza che di Dio possiamo fidarci, perché non ci abbandonerà mai. Oggi ricorre la 9ª Giornata dei Poveri. Oggi si celebra il Giubileo dei Poveri.


SERENI, NELLE MANI DI DIO



Nello scenario caotico della storia umana c'è chi fomenta guerra e terrore, e chi continua a ripetere con amore paziente: «Non abbiate paura!». La serenità del cuore, tanto desiderata da ciascuno di noi, non risiede nell'assenza di prove o tribolazioni, ma nella consapevolezza di essere sempre e in ogni circostanza custoditi da quel Dio a cui sta a cuore persino il più piccolo capello del nostro capo. Dio non ci sottrae dalle difficoltà, ma ci tiene nelle sue mani. È la profonda verità che il Vangelo ci consegna mentre annuncia gli eventi che precedono "la fine". Gesù non ci chiama a calarci in un futuro indefinito («quando?...»), ma nel tempo reale che abitiamo, l'unico in cui ci è dato di vivere operosamente (II Lettura) e testimoniare la nostra fede. Quel «non preparate prima la vostra difesa» cos'altro è se non un disarmo di fronte al male, un esporci agli altri così come siamo, fragili e vulnerabili? L'umanità attende la testimonianza di un amore disarmato e disarmante. Ecco allora «venire il giorno rovente come un forno» in cui brucerà tutto il male presente nel cuore degli uomini, ma «per voi» che temete Dio, «per voi» che perseverate sarà come il calore benefico dei raggi del sole (I Lettura) quando accarezza il volto.

Sorelle Clarisse, Monastero Immacolata Concezione - Albano L. (RM)

«Sei tu, mio Signore, la mia speranza»

Il Giubileo dei Poveri che viene celebrato a Roma in questi giorni, coincide con la Giornata Mondiale dei Poveri. Non si può non tornare con la mente alla figura di papa Francesco che ha istituito quest'ultima come ulteriore segno concreto del Giubileo straordinario della Misericordia (2015-2016) da lui indetto. La Giornata si celebra in tutta la Chiesa nella XXXIII domenica del Tempo Ordinario. Il Papa, ispirandosi al Vangelo di Matteo (25,31-46) riteneva che questa Giornata fosse «la più degna preparazione per vivere la solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo, il quale si è identificato con i piccoli e i poveri e ci giudicherà sulle opere di misericordia» (Lettera apostolica Misericordia et misera, 21).
Papa Leone, che ha messo la Giornata Mondiale di quest'anno, ormai giunta alla nona edizione, sotto il segno della speranza, scegliendo come motto un'espressione del Salmo 71, Sei tu, mio Signore, la mia speranza, si dimostra non meno radicale. Dopo aver affermato, con papa Francesco, che la più grave povertà è non conoscere Dio e aver ricordato, con sant'Agostino, che tutta la nostra speranza dovrebbe essere incentrata su Dio, sottolinea come i cristiani, fin dalle origini, hanno voluto identificare la speranza con il simbolo dell'àncora. Essa offre stabilità e sicurezza (proprio perché, potremmo aggiungere, nella forma richiama la croce di Cristo, nostra speranza). Il Papa continua, sottolineando il legame circolare e imprescindibile tra fede, speranza e carità: «La speranza nasce dalla fede, che la alimenta e sostenta, sul fondamento della carità, che è la madre di tutte le virtù. E della carità abbiamo bisogno oggi, adesso. Non è una promessa, ma una realtà a cui guardiamo con gioia e responsabilità: ci coinvolge, orientando le nostre decisioni al bene comune. Chi manca di carità, invece, non solo manca di fede e di speranza, ma toglie la speranza al suo prossimo» (Messaggio per la IX Giornata Mondiale dei Poveri, 4).

iubilaeum2025.va

Preghiera dei fedeli

C - Tra gli sconvolgimenti del mondo, la presenza silenziosa dello Spirito testimonia che l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori. Con serena fiducia, ci rivolgiamo a Dio nostro Padre.

Lettore - Preghiamo insieme e diciamo:
 Padre, rendici testimoni del tuo amore.

1. Per la Chiesa, popolo santo di Dio: nelle prove e tribolazioni che segnano la storia del mondo, sia sempre più fermento vivo di unità e di pace tra le nazioni. Preghiamo:
2. Per i governanti: l'illusione di dominare la storia con la potenza degli armamenti ceda il passo alla ricerca sincera del disarmo e di una pace duratura. Preghiamo:
3. Per tutti i poveri del mondo, di cui oggi celebriamo il Giubileo: sentano il sostegno della famiglia umana attraverso gesti concreti di fraterna cura e di vicinanza. Preghiamo:
4. Per i Paesi martoriati da guerre e persecuzioni: la speranza promessa nel Vangelo doni il coraggio di testimoniare senza paura la carità dell'amore di Cristo. Preghiamo:
5. Per noi che attingiamo dall'Eucaristia, il nutrimento dello spirito: la vita che riceviamo sia fonte di carità operosa per edificare insieme "la civiltà dell'amore". Preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C - Padre buono, che fai sorgere sull'oscurità del mondo il tuo sole di giustizia, donaci di perseverare nella fede in attesa del giorno senza tramonto. Per Cristo nostro Signore.
A - Amen.

17-23 novembre 2025

17 L S. Elisabetta di Ungheria (m, bianco). Dammi vita, Signore, e osserverò la tua parola. Il cieco di Gerico chiede l'elemosina e con fede grida al Signore per riavere la vista. La compassione di Gesù esaudisce i nostri bisogni più profondi. S. Aniano; S. Ilda. 1Mac 1,10-15.41-43.54-57.62-64; Sal 118; Lc 18,35-43.
18 M Il Signore mi sostiene. Zaccheo si arrampica per vedere Gesù. Per la sua fede chi è perduto può essere raggiunto dalla salvezza. Dedic. Basiliche dei Ss. Pietro e Paolo ap. (mf). 2Mac 6,18-31; Sal 3; Lc 19,1-10.
19 M Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto. Il Signore elargisce i suoi doni con liberalità. A ognuno è chiesto di superare la pigrizia e di far fruttificare i doni di Dio. S. Barlaam; S. Simone eremita; B. Giacomo Benfatti. 2Mac 7,1.20-31; Sal 16; Lc 19,11-28.
20 G A chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio. Gesù piange su Gerusalemme. Benché visitata da Dio, la città, per l'incredulità dei suoi abitanti, conoscerà la distruzione. S. Teonesto; S. Edmondo; B. Maria Fortunata Viti. 1Mac 2,15-29; Sal 49; Lc 19,41-44.
21 V Presentazione della B.V. Maria (m, bianco). Lodiamo il tuo nome glorioso, Signore. Gesù entra nel tempio e, scacciando i venditori, denuncia la profanazione del luogo. Le autorità vorrebbero toglierlo di mezzo, ma il popolo lo segue. S. Agapio; S. Gelasio I. 1Mac 4,36-37.52-59; Cant. 1Cr 29,10-12; Lc 19,45-48. Oggi è la Giornata di preghiera per le Claustrali.
22 S S. Cecilia (m, rosso). Esulterò, Signore, per la tua salvezza. Il Dio di Gesù Cristo è il Dio dei vivi e non dei morti, perché tutti vivono per lui. Chi è morto "in lui" tornerà a vivere "per lui". S. Benigno; Bb. Salvatore Lilli e c. 1Mac 6,1-13; Sal 9; Lc 20,27-40. í 22-23 novembre: Giubileo dei Cori e delle Corali.
23 D N.S. GESÙ CRISTO RE DELL'UNIVERSO / A (XXXIV Domenica del T.O.). XXXIV sett. del T.O. (I) - II sett. del Salterio. S. Clemente I; S. Colombano. 2Sam 5,1-3; Sal 121; Col1,12-20; Lc 23,35-43.

Proposte per i canti

PROPOSTE PER I CANTI:da Nella casa del Padre, ElleDiCi, 5a ed. - Inizio: Sorgi, sole di giustizia (731); Rallegratevi, fratelli (711). Salmo responsoriale: M° S. Militello; oppure: Gustate e vedete (101). Processione offertoriale: Signore, fa' di me (726). Comunione: Passa questo mondo (702); Pane vivo, spezzato per noi (699). Congedo: Quello che abbiamo udito (710).

Sussidio Musicale Digitale in omaggio con La Domenica

 

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