12 ottobre 2025
Le guarigioni della prima lettura e del Vangelo vogliono farci riflettere su quanto spesso riconosciamo e ringraziamo Dio per i suoi doni. Siamo invitati a vivere con fede e gratitudine, per testimoniare la misericordia di Dio. Si celebra oggi il Giubileo della Spiritualità Mariana.
E NOI, CI RICORDIAMO?
Due lebbrosi pagani, di cui oggi ci parla la Scrittura, ci insegnano a dire: «Grazie». Sono un generale siriano e un povero di Samaria. Entrambi hanno fatto esperienza della misericordia di Dio attraverso una guarigione miracolosa e, prima di rientrare nel proprio paese o nella propria famiglia, sono tornati per rendere grazie. Il primo dall'uomo di Dio, il secondo dall'uomo che è Dio, da Gesù. Non si sono appropriati del dono ricevuto. Hanno riconosciuto e onorato il Dio che aveva trasformato la loro vita. Si sono ricordati dell'amore di Dio che ci fa vivere. E noi, ci ricordiamo? San Paolo (II Lettura) ci esorta oggi con forza: «Ricordati di Gesù Cristo!». Ricordati di colui che ci ha guariti dalla lebbra del peccato e della morte, prendendola su di sé! Egli non può rinnegare sé stesso: «Se moriamo con lui, con lui anche vivremo; se perseveriamo, con lui anche regneremo». È eternamente fedele! Che cosa renderemo al Signore per tutti i benefici che ci ha fatto? Come renderemo grazie? Nel modo più bello che ci sia: con la celebrazione odierna dell'Eucaristia e con una vita quotidiana che abbia un sapore eucaristico.
fr. Antoine-Emmanuel, Frat. Monast. de Jérusalem - Vézelay FR
Maria, rifugio sicuro e maestra nella fede
Tra i tanti tipi di spiritualità sorti lungo i secoli nella Chiesa, quella mariana, ricchissima di sfumature sia in Oriente sia in Occidente, è quella che più tocca, in profondità, la vita dei fedeli. Essi trovano certamente in Maria un sicuro rifugio nei tempi difficili della prova, sperimentando l'efficacia della sua intercessione, nella comunione dei santi, a favore loro o dei propri cari; ma anche colei che li aiuta a penetrare più nel profondo del mistero di Gesù, proprio perché lei ne è la madre. Maria è poi il modello da imitare per tutti coloro che vogliono seguire Cristo nei vari stati di vita cristiana, perché ella con la sua vita, e soprattutto con il suo fiat, il suo "sì" incondizionato all'annuncio dell'angelo (Lc 1,38), ci insegna che tutti siamo chiamati da Dio, e che sempre e ovunque dobbiamo dare a Dio tutto di noi stessi. La sua vocazione a portare Cristo nel suo grembo per darlo al mondo, per cui al Concilio di Efeso (431) le venne attribuito il titolo di Theotókos ("Genitrice di Dio"), diventa modello della vocazione comune dei cristiani chiamati, tutti indistintamente, ad essere portatori di Cristo.
La spiritualità mariana è un intreccio senza eguali di dottrina, teologia, liturgia, arte, musica, apparizioni, santuari e devozioni, tra le più belle e importanti per la vita del credente. Ma la cosa più bella è la fede di questa donna, di Maria che, come Abramo, ha creduto contro ogni speranza, e ha accettato di diventare madre del Figlio di Dio, insegnando così, semplicemente con la sua umile obbedienza, come si crede, come si spera, come si ama. Per questo tutte le generazioni cristiane guardano a Maria, la Madre del Signore, desiderosi non solo di averla come sicuro rifugio nel cammino della vita, ma anche per poter sperimentare, ma in modo più sublime, quel concentrato di amore e di tenerezza che può esserci solo tra madre e figlio, e che, pur nella sua grande semplicità e naturalezza, nessuna parola umana può esprimere.
iubilaeum2025.va
Preghiera dei fedeli
C - Fratelli e sorelle, riconoscendo che Dio sempre provvede ai veri bisogni, rivolgiamo le nostre invocazioni al Padre della vita con fede e gratitudine.
Lettore - Diciamo insieme:
Dio della vita, ascoltaci.
1. La Chiesa, sull'esempio del Signore Gesù, sia sempre vicina alle infermità fisiche e spirituali delle persone, perché tutti conoscano la misericordia e la tenerezza di Dio. Preghiamo:
2. Quanti hanno responsabilità di governo si adoperino per garantire a tutti strutture per la cura e l'accompagnamento di chi sperimenta la propria malattia o quella dei suoi cari. Preghiamo:
3. I popoli martoriati dalla violenza e dalla guerra vedano finalmente garantito il loro diritto alla vita e alla pace per l'azione di uomini di governo saggi e generosi. Preghiamo:
4. Il Giubileo aiuti a riscoprire in Maria, che ha accolto con fede e umiltà la volontà di Dio, l'ispirazione e il coraggio per vivere con ferma speranza ogni situazione della vita. Preghiamo:
5. La partecipazione a questa Eucaristia ci dia nuova forza per corrispondere all'amore di Dio verso tutti. Preghiamo:
Intenzioni della comunità locale.
C - O Padre, nel tuo Figlio crocifisso e risorto ti sei fatto vicino all'umanità ferita per donarle il tuo amore e la vita nuova. Accogli le richieste che ti abbiamo presentato e quelle che abbiamo nei nostri cuori. Per Cristo nostro Signore.
A - Amen.
13-19 ottobre 2025
13 L Il Signore si è ricordato del suo amore. Non ci sono per noi altri segni che Gesù Cristo: è lui che dobbiamo riconoscere per credere in Dio. S. Romolo; S. Venanzio; S. Chelidona. Rm 1,1-7; Sal 97; Lc 11,29-32.
14 M I cieli narrano la gloria di Dio. Invece di preoccuparci di essere giusti, Gesù ci invita a dare in elemosina, aver cura degli altri. S. Callisto I (mf); S. Donaziano; S. Domenico Loricato. Rm 1,16-25; Sal 18; Lc 11,37-41.
15 M S. Teresa di Gesù (m, bianco). Secondo le sue opere, Signore, tu ripaghi ogni uomo. Con i suoi "guai" indirizzati ai Farisei, Gesù ci indica la via della sincerità. Il suo è un lamento che riguarda tutti noi. S. Barsen; S. Tecla. Rm 2,1-11; Sal 61; Lc 11,42-46.
16 G Con il Signore è la misericordia e grande è con lui la redenzione. Gesù denuncia i dottori della Legge che onorano i profeti solo esteriormente e ostacolano la crescita della fede. S. Edvige (mf); S. Margherita M. Alacoque (mf). Rm 3,21-30a; Sal 129; Lc 11,47-54.
17 V S. Ignazio di Antiochia (m, rosso). Tu sei il mio rifugio, Signore. Siamo al sicuro nelle mani di Dio che ha cura anche dei passeri e che conta perfino i capelli del nostro capo. B. Contardo Ferrini. Rm 4,1-8; Sal 31; Lc 12,1-7.
18 S S. Luca ev. (f, rosso). I tuoi santi, Signore, dicano la gloria del tuo regno. Gesù manda i suoi in missione come agnelli davanti a lupi. La loro forza sta solo nell'abbandono fiducioso in colui che li invia. S. Amabile; S. Pietro d'Alcántara. 2Tm 4,10-17b; Sal 144; Lc 10,1-9.
19 D XXIX Domenica del T.O. / C. XXIX sett. del T.O. (I) - I sett. del Salterio. B. Timoteo Giaccardo. Es 17,8-13; Sal 120; 2Tm 3,14-4,2; Lc 18,1-8.
Proposte per i canti
PROPOSTE PER I CANTI: da Nella casa del Padre, ElleDiCi, 5a ed. - Inizio: La creazione giubili (668); Lodate Dio (669). Salmo responsoriale: M° S. Militello; oppure: Popoli tutti, lodate il Signore (127). Processione offertoriale: Salga da questo altare (309). Comunione: Cristo Signore, tu vieni a noi (103); Pane vivo (699). Congedo: Dono sublime del Padre (577).