18 agosto 2019

I tempi cambiano e anche noi cristiani dobbiamo cambiare continuamente, restando però saldi nella fede e nella verità del Vangelo. Per discernere i segni dei tempi occorrono il silenzio, la riflessione e la preghiera.

DIO VEGLIA SUL SUO PROFETA, LO DIFENDE E LO LIBERA

Commento
SEGUIRE Gesù senza portare la croce è impossibile. Ne è persuaso chi fa del Vangelo la sua regola di vita. Ammaestrato dagli esempi di quanti hanno lottato per la fede (II Lettura), anch’egli lotta senza tregua contro il peccato, aderendo con piena fiducia a Gesù crocifisso e risorto, dal quale attinge la forza per vincere le avversità e procedere speditamente nella vita buona del Vangelo.
Chi è afferrato dall’inquietudine di Dio, scrive pagine di speranza. È il caso di Geremia, profeta incompreso e perseguitato (I Lettura). Egli parla a nome di Dio, ma incontra accuse, resistenze e cuori induriti; l’insuccesso e la sconfitta paiono imminenti. Dio però veglia sul suo profeta e lo salva provvidenzialmente da una morte certa: uno schiavo straniero, di animo retto e compassionevole, si fa carico della sua sorte e intercede per la sua liberazione.
Nel Vangelo Gesù freme per dare compimento alla missione che il Padre gli ha affidato. Le sue parole inquietano, scuotono le coscienze assopite, suscitano ripensamenti e ostilità, sono d’inciampo per tanti. Il suo messaggio è felice, ma non facile. Accoglierlo è grazia e dà pace.

Giuliano Saredi, ssp

PACE

Disegno: Corrao Francesca.
LA nascita di Gesù è annunciata come avvento della pace sulla terra. Gesù dona la pace perché «Egli è la nostra pace » (Ef 2,14): ha riannodato il vincolo di amore dell’uomo con Dio. Egli ha fatto pace fra cielo e terra. E ha detto ai suoi discepoli: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi» (Gv 14,27). La pace che dà il mondo è una falsa pace: coincide con l’amore del quieto vivere. La pace di Cristo, invece, è una pace scomoda, una pace che ci fa uscire dal nostro egoismo e ci immette nel circolo di amore, di condivisione, di comunione che è la vita divina, partecipata a noi.
Gesù ci dona la pace donandoci lo Spirito Santo, il quale è l’Amore-Persona che unisce il Padre al Figlio e immerge noi nell’oceano di pace che è il mistero della SS. Trinità.
Nel culmine della sua Passione, Gesù «consegnò lo Spirito» (Gv 19,30). Per donare lo Spirito di vita, Gesù è morto; per donare “l’acqua viva” dello Spirito (Cfr Gv 4,10), ha sofferto la sete (Cfr Gv 19,28); per salvarci dal peccato, è stato “trattato da peccato” (Cfr 2Cor 5,21); per donarci la vera pace, non ha avuto dove posare il capo (Cfr Lc 9,58). Gesù è perennemente proteso alla ricerca affannosa di «ciò che era perduto» (Lc 19,10) e non si dà pace finché non trova la pecorella smarrita (Cfr Lc 15,4-6). A caro prezzo ci ha salvato, a caro prezzo ci ha donato la pace.
Lo Spirito Santo non solo ci fa godere la pace di Cristo, ma anche ci sospinge a donare la pace ai nostri fratelli, ci abilita ad essere “operatori di pace” (cfr Mt 5,9).

Mons. Giuseppe Greco

SEGUIAMO I TESTIMONI LUMINOSI

MONS. HÉLDER CAMARA. Chiamato il Vescovo delle favelas, scelse di vivere in periferia lasciando il suo palazzo vescovile ai poveri. Helder Camara (Fortaleza 1909 - Recife 1999) venne ordinato sacerdote il 15 agosto 1931 a Rio de Janeiro: fu poi nominato vescovo ausiliare nel 1952. Partecipò al Concilio Vaticano II (1962 - 1965). Fu un alto esponente della trasformazione cristiana e politica in America Latina, si batté per l’abbandono dell’egoismo borghese e per i diritti dei più deboli attraverso un rinnovamento che parte dall’individuo.

Cristina Santacroce

Preghiera dei fedeli

C- Fratelli e sorelle, la Parola ascoltata illumini la nostra mente, riscaldi il nostro cuore e orienti la nostra vita nella fedeltà a Cristo, Parola del Padre. Per questo apriamo il nostro cuore alla preghiera.

Ad ogni invocazione rispondiamo: Padre nostro, ascoltaci.

1. Perché la Chiesa, chiamata ad annunciare con fedeltà il messaggio d’amore di Cristo Gesù, sappia assumere le forme espressive e gli strumenti più efficaci per arrivare al cuore dell’uomo, preghiamo:

2. Perché la politica sia un autentico servizio al bene comune, e non sia mortificata da ristrettezze ideologiche e interessi egoistici, preghiamo:

3. Perché anche nella pausa estiva, dedicata al riposo e all’arricchimento personale, sappiamo restare aperti allo Spirito e attenti a chi è nel bisogno, preghiamo:

4. Per i giovani in ricerca vocazionale, perché il loro progetto di vita maturi nell’ascolto dello Spirito e con l’accompagnamento di guide sagge e prudenti, preghiamo:

5. Per noi qui riuniti, perché la celebrazione eucaristica ci faccia essere costruttori del regno di Dio, ognuno secondo la vocazione e i doni ricevuti, preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C - La tua sapienza, o Padre, ci aiuti a camminare nelle tue vie, senza mai separarci dal tuo Figlio, il nostro Signore e Maestro Gesù Cristo, che è la via, la verità e la vita. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

A - Amen

XX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO - 2019

19 L Ricordati di noi, Signore, per amore del tuo popolo. La domanda dell’anonimo sul cosa fare per meritare la vita eterna, provoca l’esigente risposta del Maestro di Nazaret: vendere i propri beni per i poveri e seguire Gesù in modo totale. S. Giovanni Eudes (m.f.); S. Sisto III; B. Guerrico. Gdc 2,11-19; Sal 105,34-37.39-40.43-44; Mt 19,16-22.

20 M S. Bernardo, abate e dottore della Chiesa. Memoria (bianco). Il Signore annuncia la pace per il suo popolo. Difficile, ma non impossibile entrare nel regno dei cieli, anche per chi è ricco di beni e occupa posti di potere. S. Samuele profeta; S. Filiberto. Gdc 6,11-24a; Sal 84,9.11-14; Mt 19,23-30.

21 M S. Pio X, papa. Memoria (bianco). Signore, il re gioisce della tua potenza! La salvezza non si calcola con l’orologio: la ricompensa finale non sarà commisurata al tempo impegnato, ma all’entusiasmo nel mettersi al lavoro per l’annuncio e la catechesi, come papa Pio X. S. Ciriaca; S. Privato. Gdc 9,6-15; Sal 20,2-7; Mt 20,1-16.

22 G Beata Vergine Maria Regina. Memoria (bianco). Sia benedetto il nome del Signore, da ora e per sempre. Maria, partecipe della regalità gloriosa di Cristo, è proposta come modello per i cristiani, che già rivestiti della dignità regale del Signore nel Battesimo, sono chiamati a regnare eternamente con lui. S. Filippo Benizi; B. Giacomo Bianconi. Lezionario dei Santi: Is 9,1-6; Sal 112,1-8; Lc 1,26-38. (Oppure: Gdc 11,29-30; Sal 39,5.7-10; Mt 22,1-14).

23 V Loda il Signore, anima mia. Le risposte di Gesù sono disarmanti per coloro che vorrebbero soltanto metterlo alla prova. L’essenza del suo Regno sta nell’amare anche i nemici. S. Rosa da Lima (m.f.); S. Zaccheo; S. Flaviano. Rt 1,1.3-6.14b-16.22; Sal 145,5-10; Mt 22,34-40.

24 S S. Bartolomeo, apostolo. Festa (rosso). I tuoi santi, Signore, dicono la gloria del tuo regno. Apostolo può essere oggi chi, avendo conosciuto pienamente Gesù, possiede la chiave che apre i cieli, dove gli angeli adorano il Figlio dell’uomo. S. Giovanna Antida Thouret. Ap 21,9b-14; Sal 144,10-13ab.17-18; Gv 1,45-51.

[25 D XXI Domenica del T.O. / C (S. Ludovico) Is 66,18b-21; Sal 116,1-2; Eb 12,5-7.11-13; Lc 13,22-30].

Pasquale Giustiniani

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo
   
PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009, 5 Ristampa. 
Inizio: Beatitudini (616-617); Se vuoi seguire Cristo (717).
Salmo responsoriale: M° A. Recalcati. Ritornello: Vieni, Signore, vieni! (445).
Processione offertoriale: Se voi avete fame (310).
Comunione: Beato chi cammina (618); Tu sei vivo fuoco (747).
Congedo: È un tetto la mano di Dio (643).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento


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