3 agosto 2025
Qual è o in che cosa consiste la vera ricchezza? Sono le cose di lassù, come dice san Paolo: l'amore, la generosità e l'attenzione ai bisognosi, tutti valori che durano per l'eternità.
QUELLO CHE DAVVERO VALE

Ci sono "accadimenti" nella vita che, come un lampo improvviso, gettano luce su quanto prima era avvolto nel buio. Una malattia, la perdita di una persona cara, il presentimento della morte... e in un istante tutto si rivela nella sua fragilità e inconsistenza. «Vanità delle vanità: tutto è vanità», dice il saggio Qoèlet (I Lettura). È l'ora benedetta in cui la grazia di Dio può aprirci gli occhi su ciò che davvero vale e farci comprendere che «anche se uno è nell'abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che possiede» (Vangelo). Per cupidigia l'uomo, ricco di sé, si illude di stringere la sicurezza del proprio domani nel possesso dei beni terreni, ma la vita ci è data giorno per giorno come dono gratuito dell'amore di Dio (Salmo). C'è un bene prezioso da coltivare oggi ed è quello di cui ci parla san Paolo, esortandoci a cercare «le cose di lassù, non quelle della terra»; a far morire in noi l'uomo vecchio che si perde dietro i «desideri cattivi»; a vivere nella verità e trasparenza dell'amore le nostre relazioni (II Lettura). In Cristo ci è data la vera libertà per vivere in gratitudine e pienezza il dono della vita, ricevuto ogni giorno.
Sorelle Clarisse, Monastero Immacolata Concezione - Albano L. (RM)
I discepoli di Gesù
In Gesù e nel suo Vangelo giungono a compimento le speranze che da sempre hanno alimentato il popolo d'Israele, destinatario delle promesse di Dio. I discepoli di Gesù sono i primi testimoni di questo compimento, che coinvolge la loro persona e la loro missione. Essi sono chiamati apostoli. Sono dodici, come dodici erano le tribù in cui era suddiviso il popolo d'Israele. Questo popolo, che sembrava ormai sconfitto e senza più speranza, viene risollevato dalla chiamata che Gesù rivolge ai suoi discepoli, con i quali forma la comunità dei dodici apostoli, da lui voluta per ricomporre simbolicamente le dodici nuove tribù del nuovo popolo d'Israele, che ora cammina sorretto dalla speranza di entrare nella nuova Terra promessa, che è il regno di Dio.
La comunità dei dodici apostoli è l'immagine di ogni nostra comunità cristiana chiamata da Gesù a seminare il Vangelo della speranza nel mondo in cui viviamo, spesso tentato dallo scoraggiamento, dalla delusione e dall'incertezza del suo futuro. Ci sono due modi di intendere la speranza da parte dei discepoli che Gesù corregge.
Il primo è quello di porre la persona di Gesù e la sua missione nell'orizzonte di attese e di speranze solo terrene. È ciò che fanno i due discepoli di Emmaus, sconcertati per la morte di Gesù: «Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele» (Lc 24,21). Gesù invece colloca la sua persona e la sua missione nell'orizzonte della volontà del Padre: «Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?» (Lc 24,28).
Il secondo è quello di strumentalizzare e piegare a proprio favore o al proprio interesse egoistico la realtà del regno di Dio annunciato da Gesù. È ciò che traspare dalla richiesta degli apostoli Giacomo e Giovanni a Gesù: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra» (Mc 10,37). Ma Gesù ci distoglie dal desiderio di ogni speranza che nasce dal sogno di potere, per aprirci alla speranza che nasce dalla sua croce e dalla sua Pasqua.
don Primo Gironi, ssp, biblista
Preghiera dei fedeli
C - Fratelli e sorelle, davanti a Dio "mille anni sono come il giorno di ieri che è passato". A lui, fonte di ogni bene, rivolgiamo con fiducia di figli la nostra preghiera.
Lettore - Diciamo insieme:
Padre, donaci la povertà del cuore.
1. Per la Chiesa: libera da ogni attaccamento terreno, sia segno attraente del tuo amore premuroso per gli uomini e le donne del nostro tempo. Preghiamo:
2. Per i capi dei popoli: respingendo la logica del possesso personale e dell'accumulo, si aprano alla condivisione delle risorse e dei beni della terra. Preghiamo:
3. Per quanti sono oppressi da preoccupazioni e affanni della vita: in questo Anno giubilare l'incontro con Cristo trasformi ogni inquietudine in motivo di speranza. Preghiamo:
4. Per noi qui riuniti: riponendo in te ogni nostra sicurezza possiamo lavorare assiduamente per edificare la civiltà dell'amore. Preghiamo:
Intenzioni della comunità locale.
C - Accogli, Padre provvidente, la preghiera dei tuoi fedeli e fa' che, tra le vicende del mondo, cerchiamo sempre "le cose di lassù, dove è Cristo". Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
A - Amen.
4-10 agosto 2025
4 L S. Giovanni Maria Vianney (m, bianco). Esultate in Dio, nostra forza. In Gesù ogni parola e gesto sono segno del suo amore. Pochi pani e pesci grazie a lui diventano nutrimento per i tanti. S. Raniero. Nm 11,4b-15; Sal 80; Mt 14,13-21.
5 M Perdonaci, Signore: abbiamo peccato. Il Signore non ci abbandona nella tempesta: egli è con noi e ci incoraggia a camminare sulle acque della vita. Dedic. Bas. S. Maria Maggiore (mf); S. Emidio; S. Osvaldo. Nm 12,1-13; Sal 50; Mt 14,22-36.
6 M TRASFIGURAZIONE DEL SIGNORE (f, bianco). Il Signore regna, il Dio di tutta la terra. Gesù si trasfigura mostrando quella gloria che riceverà dopo la sua passione, morte e risurrezione. B. Maria Francesca di Gesù. Dn 7,9-10.13-14 opp. 2Pt 1,16-19; Sal 96; Lc 9,28b-36.
7 G Ascoltate oggi la voce del Sign\ore: non indurite il vostro cuore. Pietro prima dichiara che Gesù è il Cristo, ma poi rifiuta la croce: la vera fede accetta il Messia anche nel dolore. Ss. Sisto II e c. (mf); S. Gaetano (mf); S. Donato. Nm 20,1-13; Sal 94; Mt 16,13-23.
8 V S. Domenico (m, bianco). Ricordo i prodigi del Signore. Chi prende la propria croce, rinuncia a sé e segue il Signore; pone Dio al centro della vita. B. Maria Margherita Caiani. Dt 4,32-40; Sal 76; Mt 16,24-28.
9 S S. TERESA B. DELLA CROCE patrona d'Europa (f, rosso). Ecco lo sposo: andate incontro a Cristo Signore. Non manchi durante l'attesa l'olio della lampada. La vigilanza e l'amore conducono all'incontro con il Signore. Os 2,16b.17b.21-22; Sal 44; Mt 25,1-13.
10 D XIX Domenica del T.O. / C. XIX sett. del T.O. (I) - III sett. del Salterio. S. Lorenzo; S. Blano; B. Agostino Ota. Sap 18,6-9; Sal 32; Eb 11,1-2.8-19; Lc 12,32-48.
Proposte per i canti
PROPOSTE PER I CANTI: da Nella casa del Padre, ElleDiCi, 5a ed. - Inizio: Cristo Gesù, Salvatore (633); Tu, festa della luce (739). Salmo responsoriale: M° S. Militello; oppure: Spero nel Signore (137). Processione offertoriale: Tu, fonte viva (740). Comunione: Tu sei come roccia (745); Pane vivo, spezzato per noi (699). Congedo: Giovane donna (576). 

