10 agosto 2025
Dobbiamo essere vigilanti nella fede anche nei momenti di difficoltà. Per mantenere salda la nostra fede non scordiamo quando ha avuto inizio e abbandoniamoci fiduciosi nelle mani del Padre.
IN ATTESA TRA FEDE E SPERANZA

Qualcuno ha detto che "il cuore è più presente in ciò che ama che nel corpo che abita" e che c'è un luogo esistenziale dove ne facciamo esperienza: l'attesa. Attendiamo, tra fede e speranza, quello che non vediamo ancora ma che ci è stato promesso, spinti dalla certezza che «ciò che sta davanti è molto più grande di ciò che è passato» (Gregorio di Nissa). Lo hanno vissuto i nostri padri nella fede, in quel "pellegrinaggio" ininterrotto che dalla notte della liberazione (I Lettura), attraversando le vite di Abramo, Isacco, Giacobbe, Sara e molti altri..., include oggi anche noi, «stranieri e pellegrini sulla terra», protesi nel cammino verso «la città dalle salde fondamenta», la patria del cielo (II Lettura).
Il Vangelo ci svela il senso autentico di questa "fede vigilante", ricordandoci che non attendiamo solo qualcosa ma Qualcuno. Sarà l'incontro con il Signore a rivelare la verità di quell'amore che ora ci tiene desti e che accende di operosa speranza e beatitudine la nostra umile attesa.
Sorelle Clarisse, Monastero Immacolata Concezione - Albano L. (RM)
L'apostolo Paolo e le sue lettere
Con le sue tredici lettere indirizzate alle comunità cristiane da lui fondate, l'apostolo Paolo è diventato una voce familiare per noi che ogni domenica ci incontriamo per la celebrazione eucaristica. Oggi, infatti, siamo diventati noi e le nostre comunità i destinatari della parola di questo grande apostolo, nato a Tarso, nell'attuale Turchia, circa il 10 d.C. Non ha conosciuto Gesù, ma ne ha assimilato il Vangelo: «Tutto io faccio per il Vangelo» (1Cor 9,23).
Paolo ha parlato della speranza sempre rivolto a Cristo: «Per la speranza in lui siamo stati salvati» (Rm 8,24), come pure siamo salvati «per la sua grazia» (Ef 2,10), perché «la speranza in lui non delude» (Rm 5,5). Ogni tappa della nostra vita cristiana è radicata nella speranza di renderci conformi a Cristo: battezzati con Cristo, morti con Cristo, sepolti con Cristo, risorti con Cristo (come ci dice l'apostolo in Rm 6,1-8). Questa speranza ci conduce a una fede forte, sull'esempio di Abramo («egli credette, saldo nella speranza, contro ogni speranza»: Rm 4,18) e a una carità che è l'anima del nostro agire, sull'esempio di Gesù, che «mi ha amato e ha consegnato sé stesso per me» (Gal 2,20).
È significativo che proprio nelle lettere di Paolo troviamo la formula triadica «fede, speranza, carità» (1Cor 13,13; 1Ts 1,3; 5,8) come programma di vita per il cristiano. L'esistenza cristiana vissuta nella speranza è fonte di gioia e di sereno ottimismo («siate lieti nella speranza»: Rm 12,12), a differenza di coloro che non hanno speranza e sono nella tristezza («perché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza»: 1Ts 4,13). La stessa creazione respira questa speranza, perché Dio, che è «Dio della speranza» (Rm 15,13), la libererà dalla schiavitù del peccato, il vero inquinamento che la corrompe e la degrada (cf. Rm 8,19-21). Anche noi oggi, come i cristiani delle comunità di Paolo, vogliamo accogliere il suo invito «ad abbondare nella speranza» (Rm 15,13).
don Primo Gironi, ssp, biblista
Preghiera dei fedeli
PREGHIERA DEI FEDELI
si può adattare
C - La parola che abbiamo ascoltato, nel solco di questo Anno giubilare, ci ricorda che siamo "pellegrini di speranza". Sostenuti da questa consapevolezza, presentiamo a Dio la nostra preghiera.
Lettore - Diciamo insieme:
Signore, ravviva in noi la speranza!
1. Per papa Leone, i vescovi, i presbiteri; per i consacrati e i laici; per le famiglie; per l'intero popolo di Dio in cammino tra le vicende alterne della storia umana, noi ti preghiamo:
2. Per le autorità politiche e civili, per i popoli dispersi a causa della guerra, per le persone violate nella loro dignità umana, religiosa e civile, noi ti preghiamo:
3. Per coloro che promuovono la giustizia e l'unità in Europa; per chi non si stanca di servire il bene comune e di testimoniare la propria fede in Cristo, noi ti preghiamo:
4. Per i popoli oppressi, per chi è costretto a lasciare la sua terra, per chi è discriminato per le sue idee, per chi è senza speranza, noi ti preghiamo:
5. Per chi tra di noi sente il peso della stanchezza, per chi è tentato di perdere la fiducia; per chi è fedele nel proprio servizio e sa farsi aiuto per gli altri, noi ti preghiamo:
Intenzioni della comunità locale.
C - O Dio, rifugio e soccorso dei pellegrini, donaci un cuore fedele e vigilante, perché ogni nostra attesa in questo mondo ci prepari ad accogliere i beni da te promessi nella Gerusalemme del cielo. Per Cristo nostro Signore.
A - Amen.
11-17 agosto 2025
- 11 L S. Chiara d'Assisi (m, bianco). Celebra il Signore, Gerusalemme. Dopo avere predetto la sua passione Gesù non si sottrae al pagamento della tassa del tempio. S. Rufino; S. Cassiano. Dt 10,12-22; Sal 147; Mt 17,22-27.
- 12 M Porzione del Signore è il suo popolo. Lasciamoci cercare e raggiungere dal Signore, come la pecorella smarrita. È veramente grande chi si fa piccolo. S. Giovanna F. de Chantal (mf); S. Lelia; S. Ercolano. Dt 31,1-8; Cant. Dt 32,3-4a.7-9.12; Mt 18,1-5.10.12-14.
- 13 M Sia benedetto Dio: è lui che ci mantiene tra i viventi. Gesù insegna come correggere il fratello: prima a tu per tu, poi con testimoni, infine con la comunità. Ss. Ponziano e Ippolito (mf); S. Giovanni Berchmans. Dt 34,1-12; Sal 65; Mt 18,15-20.
- 14 G S. Massimiliano \M. Kolbe (m, rosso). Trema, o terra, davanti al Signore. Impariamo dal Signore: perdoniamo come lui ha perdonato noi. S. Ursicino. Gs 3,7-10.11.13-17; Sal 113A; Mt 18,21-19,1.
- 15 V ASSUNZIONE B.V. MARIA (s, bianco). Risplende la regina, Signore, alla tua destra. Appena udito il saluto di Maria, la nuova vita sussulta nel grembo di Elisabetta. Tutto a gloria di Dio che innalza gli umili. S. Tarcisio. Ap 11,19a; 12,1-6a.10ab; Sal 44; 1Cor 15,20-27a; Lc 1,39-56.
- 16 S Tu sei, Signore, mia parte di eredità. Si può tornare ad essere bambini nella fede, purificando il cuore e rendendolo semplice come quello dei piccoli. S. Stefano di Ungheria (mf); S. Teodoro; S. Rocco. Gs 24,14-29; Sal 15; Mt 19,13-15.
- 17 D XX Domenica del T.O. / C. XX sett. del T.O. (I) - IV sett. del Salterio. S. Mirone; S. Chiara della Croce. Ger 38,4-6.8-10; Sal 39; Eb 12,1-4; Lc 12,49-53.
Proposte per i canti
PROPOSTE PER I CANTI: da Nella casa del Padre, ElleDiCi, 5a ed. - Inizio: Noi veglieremo (690); Tu, quando verrai (451). Salmo responsoriale: M° S. Militello; oppure: Cantate al Signore (121). Processione offertoriale: O Signore, raccogli i tuoi figli (697). Comunione: O Gesù, tu sei il pane (692); Terra promessa (735). Congedo: Tu percorri con noi (744).

