19 Febbraio 2023
Già l’Antico Testamento chiedeva di amare il prossimo come sé stessi. Gesù va oltre e domanda di più: amare i nemici e pregare per i persecutori. Dobbiamo strappare dal nostro cuore la radice stessa della vendetta, e possiamo farlo con l’aiuto di Dio.
Il Signore ci circonda di Bontà e Misericordia

Il Salmo che preghiamo in questa domenica ci rivela una realtà splendida: il Signore ci «circonda di bontà e misericordia». Ecco la santità di Dio! Ecco, cioè, l’alterità radicale di Dio! È Amore! Ce lo dice oggi Gesù: «Fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti». Perché tutti si convertano e crescano nell’Amore. Entrerà questa buonissima notizia nel nostro cuore? Ne spezzerà le durezze? Ecco la posta in gioco in questa domenica! Si tratta di permettere al Signore di aprirci alla Sapienza di Dio, liberandoci dalla sapienza del mondo, che sempre ci porta ad agire per calcolo e per interesse. Ciò significa anche aprirsi alla Sapienza del perdono, che tanto manca sulla nostra terra arida: perdonare chi ha deluso, ferito, tradito, rovinato... Perdonare non è una debolezza, non è una sconfitta, è una vittoria! La vittoria di Gesù che si dispiega nella nostra vita. È la più bella manifestazione dello Spirito Santo che abita in noi e che ci apre a orizzonti nuovi, nei quali anche noi impariamo a circondare di bontà e misericordia gli altri!
fr. Antoine-Emmanuel, Frat. Monast. di Gerusalemme, Firenze
Con lo spirito e con il corpo nel mistero del Figlio di Dio
Il Rosario, «strumentuccio per spalancare le porte del Cielo» (san Pio da Pietrelcina), è presenza di Maria tra di noi, portando Dio in mezzo a noi. È detto anche «Salterio di Gesù e Maria» poiché magnifica i misteri che uniscono la Madre al Figlio e il Figlio alla Madre. Il Rosario è la «preghiera collegiale dei redenti» (san Giovanni Paolo II).
La preghiera mariana non è un frenetico martellamento di formule, ma azione ripetitiva che si trasforma in atto di contemplazione in vista della beatitudine eterna:«Attaccarsi alla corona come a una fune che è tenuta in mano da Maria e allora risalire su, verso il cielo» (beato Giacomo Alberione) . La regolarità del Rosario è una irregolarità riflessiva, comprendendo molteplici specie di azioni, intenzioni e sentimenti che, presentati alla Vergine, esprimono tutta la condizione di chi prega. Non bisogna spaventarsi delle distrazioni che, invece, sono da includere nella scansione orante che procede in maniera meditativa e non con imposizione forzata. Non deve però mancare la contemplazione, senza la quale il Rosario «è corpo senza anima, e la sua recita rischia di divenire meccanica ripetizione di formule» (san Paolo VI).
Questa preghiera dice, in chiave pastorale, la ricchezza liturgica della Chiesa: «In realtà, il Rosario non si contrappone alla meditazione della Parola di Dio e alla preghiera liturgica; rappresenta anzi un naturale e ideale complemento, in particolare come preparazione e come ringraziamento alla celebrazione eucaristica» (Benedetto XVI). Quanto realizzato da Cristo, la Bibbia annuncia, la liturgia attualizza, il Rosario assimila. Questa preghiera è un percorso morale-formativo (via), ideale-illuminativo (verità), reale-unitivo (vita) grazie a Maria, che dà un decisivo contributo «finché arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, fino all’uomo perfetto, fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo» (Ef 4,13).
don Michele G. D’Agostino, ssp
Preghiera dei fedeli
C -Il Figlio di Dio prega per noi e in noi. Nel suo nome rivolgiamo al Padre la nostra preghiera:
Lettore - Diciamo insieme: Custodisci i tuoi figli, Signore
1. Per la Chiesa, perché rivelando al mondo il nome del Padre, rifugga ogni onore umano e sappia mostrare la gloria della croce del Signore. Preghiamo
2. Per le autorità civili, perché proteggano i poveri e gli emarginati, soccorrano i deboli e gli svantaggiati, aiutino gli emigrati e i profughi. Preghiamo
3. Per coloro che sono nel dolore e nel lutto, perché il Mistero pasquale di morte e risurrezione possa dare speranza ai loro cuori. Preghiamo:
4.Per la nostra comunità, perché sappia vivere nel mondo senza appartenere alla logica del mondo. Preghiamo
Intenzioni della comunità locale
C- O Padre, tu che ascolti la preghiera del tuo Figlio, accogli anche la nostra umile intercessione e donaci di realizzare nel mondo la tua volontà. Per Cristo nostro Signore..
A - Amen.
Calendario liturgico: 20-26 Febbraio 2023
20 L Il Signore regna, si riveste di maestà. Gesù accetta la supplica di chi si rivolge a lui e trasforma il lucignolo di speranza in una certezza. S. Eucherio; S. Leone di Catania; S. Giacinta Marto. Sir 1,1-10 (NV); Sal 92; Mc 9,14-29
21 M Affida al Signore la tua vita. Essere ben disposti verso un bambino, simbolo di chi non conta, significa lasciare spazio nella propria vita a Gesù e al Padre nell’accoglienza. S. Pier Damiani (mf); B. Maria Enrica Dominici. Sir 2,1-13 (NV); Sal 36; Mc 9,30-37.
Inizia il Tempo di Quaresima (viola) - IV sett. del Salterio
22 M Le Ceneri. Perdonaci, Signore: abbiamo peccato. Fare l’elemosina, pregare e digiunare per amore di Dio è ciò che chiede Gesù anche a noi. Cattedra di S. Pietro ap. Gl 2,12-18; Sal 50; 2Cor 5,20–6,2; Mt 6,1-6.16-18
23 G Beato l’uomo che confida nel Signore. È la croce di Cristo, accettata e portata ogni giorno, che ci conduce alla vita vera. S. Policarpo; B. Giuseppina Vannini; B. Nicola Tabouillot. Dt 30,15-20; Sal 1; Lc 9,22-25
24 V Tu non disprezzi, o Dio, un cuore contrito e affranto. Il digiuno cristiano non è semplice astinenza dai cibi, ma è desiderare l’incontro con Gesù che salva. S. Modesto; B. Tommaso M. Fusco; B. Costanzo Servoli. Is 58,1-9a; Sal 50; Mt 9,14-15
25 S Mostrami, Signore, la tua via. Levi prepara un banchetto a Gesù; la gioia dell’incontro con lui apre alla condivisione. S. Nestore; S. Cesario; B. Domenico Lentini. Is 58,9b-14; Sal 85; Lc 5,27-32
26 D I Domenica di Quaresima / A. I sett. di Quaresima / A - I sett. del Salterio. S. Alessandro di Alessandria. Gen 2,7-9; 3,1-7; Sal 50; Rm 5,12-19; Mt 4,1-11.
Lucia Giallorenzo
Salmo

- Inizio: Tutta la terra canti a te (683); Ti esalto, Dio, mio re (738).
Salmo responsoriale: Ritornello: M° S. Militello; oppure: O Signore, nostro Dio (84).
Processione offertoriale: Molte le spighe (679).
Comunione: Lo Spirito di Dio (559); Quando venne la sua ora (704).
Congedo: Madre del Salvatore (584).


