Domenica 23 febbraio 2014
Anche l’antica legislazione ebraica chiedeva di amare il prossimo come se stessi. Ma Cristo è più esigente: «Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano». Questa radicalità del Vangelo è anche la radicalità dei cristiani.
«AMATE I VOSTRI NEMICI... SIATE SANTI COME IL PADRE»
«SANTO è il tempio di Dio che siete voi», afferma Paolo (II Lettura). La nostra santità dipende da un’accoglienza: siamo invitati a ospitare nella nostra vita la santità di Dio, divenendone il tempio vivente. Solo grazie a questa accoglienza, non al nostro sforzo, possiamo obbedire all’invito di Dio che risuona tanto nella I lettura quanto nel Vangelo: «Siate santi perché io sono santo… siate perfetti come perfetto è il Padre vostro». E la perfezione del Padre è la perfezione della misericordia, di un amore che fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni. La perfezione del Padre consiste nel primato dell’amore, che diviene criterio dei comandamenti. ‘Siate perfetti’: (in italiano c’è un congiuntivo esortativo, mentre in greco il verbo è all’indicativo futuro). Oltre a un’esortazione, può alludere a una promessa: voi sarete perfetti… Gesù promette, a chi crede alla sua Parola e si fida di essa, di renderci simili al Padre, capaci di amare come lui ci ama. È la contemplazione del Padre, del suo modo di essere e di agire, che diviene per il cristiano legge di libertà.
Fr Luca Fallica, Comunità Santissima Trinità a Dumenza
«Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro…»
I LIBRI DEL NUOVO TESTAMENTO
La “Buona Notizia” di Gesù
LA seconda grande parte in cui è suddivisa la Bibbia è costituita dal Nuovo testamento. Sono 27 i libri che lo compongono e il loro contenuto verte sulla persona di Gesù e la sua predicazione (i Vangeli), come pure sulla predicazione degli apostoli (ricordiamo soprattutto le 13 Lettere di san Paolo, che ogni domenica ci vengono proclamate) e sulla vita delle prime comunità cristiane (gli Atti degli Apostoli e l’Apocalisse, che descrivono l’attività missionaria agli inizi della Chiesa, e il destino di sofferenza e di gloria riservato al cristiano e alla sua comunità di fede). I Vangeli ci sono giunti lungo un ampio arco di tempo che abbraccia tre tappe: la predicazione di Gesù (che non ha lasciato nulla di scritto), la predicazione degli apostoli (centrata sull’annuncio fondamentale della passione-morte-risurrezione di Gesù) e l’opera degli evangelisti, che hanno fissato nello scritto la predicazione e i miracoli di Gesù, a partire presumibilmente dall’anno 70 d.C. Sebbene il vangelo (termine greco che significa «buona notizia », da preferire a «buona novella») sia uno solo, tuttavia esso ci è giunto attraverso lo scritto di quattro evangelisti: Matteo, Marco, Luca, Giovanni. Il Vangelo secondo Matteo presenta Gesù Cristo come il nuovo Mosè, che dona all’umanità la nuova legge del Vangelo, e vede nelle opere e nelle parole di Gesù Cristo il compimento delle promesse messianiche e delle benedizioni bibliche. Si compone di 28 capitoli e risale all’anno 80 d.C. circa. Il Vangelo secondo Marco lungo i 16 capitoli che lo compongono delinea l’identità di Gesù: è il Messia (o il Cristo, cioè il “Consacrato”) e il Figlio di Dio. È stato scritto dopo il 70 d.C. Il Vangelo secondo Luca è particolarmente attento all’universalità della salvezza offerta da Gesù e alla sua grande misericordia verso i peccatori, i poveri e i malati. La composizione dei suoi 24 capitoli risale agli anni 80/90 d.C. Il Vangelo secondo Giovanni è chiamato «il vangelo spirituale», a motivo dell’approfondimento delle parole, dei segni e dei simboli che caratterizzano la predicazione di Gesù. Si compone di 21 capitoli, databili verso il 90/95 d.C. Nell'immagine: i simboli dei quattro Evangelisti: Matteo (angelo), Marco (leone), Luca (bue), Giovanni (aquila). Decorazione marmorea, Tempio di S. Paolo, Alba (CN). Foto MARCATO
Primo Gironi, biblista
Prega con il Vangelo - Signore, aiutaci a comprendere...
Signore, aiutaci a comprendere che riconoscendo la nostra fragilità umana e i nostri limiti, attraverso il dono della preghiera possiamo tendere alla perfezione interiore. Donaci la serenità del cuore per poter affrontare con pazienza e amore le situazioni difficili della nostra vita. Vi sia la dolcezza e la necessaria attenzione fraterna nelle nostre relazioni per camminare con coerenza nella dimensione autentica e concreta del perdono, della riconciliazione e della pace.
Lucia Giallorenzo
Preghiera dei fedeli
C - Fratelli e sorelle, la bontà del Padre, mediante il Battesimo, ci ha inseriti nel grande disegno della salvezza. Supplichiamo il Signore, perché ci aiuti a leggere gli avvenimenti quotidiani alla luce della sua Provvidenza.
Lettore - Preghiamo insieme, dicendo:
A - Ascoltaci, o Signore.
1. Per la Chiesa, popolo santo di Dio, perché sia per tutta l’umanità segno del tuo amore di Padre, preghiamo.
2. Per i responsabili delle nazioni, perché siano guidati dal bene comune nelle loro scelte operative, senza fare delle preferenze di persone, preghiamo.
3. Per i cristiani, perché di fronte a coloro che ci odiano, o si vendicano o ci insultano, sappiano dialogare e avere tolleranza, preghiamo.
4. Per questa assemblea liturgica, perché cerchi di vincere il male facendo del bene, nell’amare anche i nemici e chiedere a Dio di perdonarli, preghiamo.
C - La tua sapienza, o Padre, ci aiuti a camminare nelle tue vie, perché nelle vicende del mondo siamo sempre rivolti alla speranza che splende in Cristo Signore.
A - Amen.
VII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO
24 L I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore. Una fede in Gesù condizionata da un “se tu puoi” è inefficace, perché rimane ancora nella sfera dell’incredulità. Solo con la preghiera è possibile superare questo limite e accedere alla potenza di Dio. San Modesto; B. Tommaso M. Fusco. Gc 3,13-18; Sal 18,8-10.15; Mc 9,14-29.
25 M Affida al Signore il tuo peso ed egli ti sosterrà. La sequela di Gesù deve essere incondizionata come quella di un bambino. Gli apostoli in realtà non stavano seguendo l’insegnamento di Gesù, ma le proprie ambizioni. San Nestore; San Cesario; B. Domenico Lentini. Gc 4,1-10; Sal 54,7-11.23; Mc 9,30-37.
26 M Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Se già è pericolosa ogni gelosia, perché mira a privatizzare un bene qualsiasi, quanto più lo è quella che ha come oggetto la potenza salvifica universale del nome di Gesù. Sant’Alessandro di Alessandria; San Faustiniano. Gc 4,13-17; Sal 48,2.3.6-11; Mc 9,38-40.
27 G Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. La severità del castigo di Dio non riguarda solo il male che tu fai a te stesso, ma anche quello provocato negli altri con il tuo corpo, da custodire perciò con la massima diligenza. San Gabriele dell’Addolorata; Santa Onorina; San Gregorio di Narek. Gc 5,1-6; Sal 48,14-20; Mc 9,41-50.
28 V Misericordioso e pietoso è il Signore. Quanto esiste è “creato” e corrisponde per ciò stesso al progetto del suo Creatore. Poiché anche l’uomo entra in quest’ordine, non accettare di vivere secondo questo progetto, significa voler occupare il posto di Dio. San Romano; Sant’Osvaldo di Worcester; B. Antonia da Firenze. Gc 5,9-12; Sal 102,1-4.8-9.11-12; Mc 10,1-12.
1 S La mia preghiera stia davanti a te come incenso. È proprio ai bambini, ai quali vengono contestati molti diritti, che appartiene il regno di Dio. Nella loro disponibilità, essi sono per tutti il “modello” di come va accolto il dono del regno di Dio. San Felice III; Sant’Albino; B. Cristoforo da Milano. Gc 5,13-20; Sal 140,1-3.8; Mc 10,13-16.
Tarcisio Stramare, osj
2 D VIII Domenica del T. O. / A (Sant’Angela della Croce)
Is 49,14-15; Sal 61,2-3.6-9; 1Cor 4,1-5; Mt 6,24-34
Salmo responsoriale e accompagnamento

PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei 2009.
InIzio: Lodate Dio (288-289); Chiesa di fratelli (268).
Salmo responsoriale: Modulo musicale: M° P. Rimoldi; Oppure ritornello: Cantate al Signore (262).
Processione offertoriale: Molte le spighe (365).
Comunione: Quando venne la sua ora (120); Pane vivo, spezzato per noi (373).
Congedo: Lo Spirito di Dio (291).Cristo Gesù, Salvatore (273); Padre, che hai fatto (203).
ACCOMPAGNAMENTO
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