12 Febbraio 2023

Nel discorso della montagna, Gesù si mostra a noi come il “rivelatore definitivo” del Padre che è nei cieli. Chiama alla conversione e svela il significato profondo della Legge, espressione della fedeltà di Dio, dono fatto al suo popolo perché custodisca la libertà ricevuta

Va' prima a riconciliarti con il tuo Fratello

commento-12-febbraio

Chi ascolterà e metterà in pratica il Vangelo odierno? Tu? Chi accoglierà la Legge divina come dono d’amore straordinario? Chi darà al Signore la gioia di vederci vivere il pieno compimento della Legge, quel compimento che fa fiorire la bellezza seminata in noi e tra noi dal Signore? Ricordiamoci: Dio non ha dato a nessuno il permesso di peccare. Non ha permesso il crescere del male sulla terra per negligenza o cattiveria: ne ha fatto, invece, il luogo in cui sperimentiamo quanto la fiducia in lui ci salva e ci fa beati. Perché era ed è immensa la sua sete di rivelarci l’ampiezza del suo Amore. Questa la misteriosa sapienza divina, ormai rivelata nel volto di Gesù crocifisso, abbandonato e risorto. Allora, oggi, lascia i tuoi progetti, anche i più santi, e «va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello». Fidati di questa Legge d’Amore di Gesù più che dei tuoi ragionamenti. In questo modo farai fiorire un po’ d’amore sulla nostra terra piena di dolore. Dio, attraverso di te, renderà visibile la sua tenerezza.
fr. Antoine-Emmanuel, Frat. Monast. di Gerusalemme, Firenze

Lo sviluppo del Rosario nella storia

Il Rosario ha scandito un percorso di santità, accompagnando generazioni di cristiani. Il centro della preghiera non è il numerare, ma la considerazione dei fatti evangelici. Con il Rosario si attualizzano i luoghi toccati da Gesù: Nàzaret, Galilea, Betlemme, Gerusalemme, Giordano, Cana, Giudea, Tabor, Cenacolo, Getsèmani, Calvario, Golgota, Giardino di Pasqua, Cielo. Il Rosario è il risultato di una graduale evoluzione che affonda le sue radici nella devozione mariana del secondo millennio, anche se ci si imbatte in qualche antecedente già nel IX secolo, quando si suggerisce ai conversi illetterati di sostituire i centocinquanta salmi con centocinquanta Padre nostro. Nel XII secolo si propagò la recita della prima parte dell’Ave Maria.

La diffusione della preghiera avvenne per opera di san Domenico di Guzmán. Anche in ambito cistercense si rintracciano analoghe iniziative. Nel XIV secolo, il certosino Enrico di Kalkar articolò le centocinquanta Ave Maria in quindici decine. La preghiera, tuttavia, non era ancora accompagnata dalla meditazione dei misteri. Sarà poi il certosino Domenico di Prussia a ridurre a cinquanta le Ave Maria, aggiungendo una clausola evangelica.

L’attuale assetto è stato impostato dal domenicano Alano de la Roche. Nel 1479 ci fu un intervento da parte di papa Sisto IV. Dopo il 1480 ebbe luogo una rapida espansione della preghiera in tutto l’Occidente. Nel 1521 Alberto di Castello pubblicò l’opera Il Rosario della gloriosa Vergine Maria. Papa san Pio V conferì al Rosario la sua ufficialità (1569). La vittoria di Lepanto ne confermò la pratica (1571). Nell’età moderna un deciso incremento si attuò per opera di papa Leone XIII. La Marialis cultus di san Paolo VI si pone sulla scia di una retta comprensione del Rosario in un periodo che relativizzava il dato mariano. L’ultimo intervento è stato compiuto da san Giovanni Paolo II con l’aggiunta dei misteri della luce.

don Michele G. D’Agostino, ssp

Preghiera dei fedeli

C -A Dio Padre, che custodisce nel suo amore tutti i suoi figli, eleviamo la nostra comune preghiera.
Lettore - Diciamo insieme:  Ascoltaci, Signore!

1.  Per la Chiesa, perché osservando i comandamenti di Cristo, sia nel mondo testimonianza viva di fedeltà e carità. Preghiamo

2. Per i governanti e i potenti della terra, perché ricerchino il bene comune, la pace e la giustizia. Preghiamo:

3. Per i detenuti, perché possano ritrovare la loro dignità di figli di Dio e scoprire la via della verità e della vita. Preghiamo:

4.Per noi qui presenti, perché lo Spirito consolatore ci renda capaci di dare consolazione a coloro che soffrono. Preghiamo

C- O Dio, nostro Padre, che non dimentichi mai le necessità dei tuoi figli, ti affidiamo con fiducia la nostra preghiera. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

Calendario liturgico: 13-19 Febbraio 2023

13 L Offri a Dio come sacrificio la lode. È Gesù stesso il segno dal cielo dato a tutte le generazioni degli uomini. S. Martiniano; S. Benigno; B. Giordano di Sassonia. Gen 4,1-15.25; Sal 49; Mc 8,11-13.

14 M Ss. Cirillo e Metodio patr. d’Europa (f, bianco). Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo. Chiediamo a Dio Padre che invii operai nella sua vigna. S. Antonino. At 13,46-49; Sal 116; Lc 10,1-9.

15 M A te, Signore, offrirò un sacrificio di ringraziamento. Gesù, guarendo un cieco, guarisce anche noi, affinché vediamo e comprendiamo. Ss. Faustino e Giovita; S. Claudio La Colombière. Gen 8,6-13.20-22; Sal 115; Mc 8,22-26

16 G Il Signore dal cielo ha guardato la terra. Non basta sapere chi è Gesù per gli altri, ma bisogna decidere chi è Gesù per ognuno di noi. S. Giuliana; B. Giuseppe Allamano; B. Nicola Paglia. Gen 9,1-13; Sal 101; Mc 8,27-33..

17 V Beato il popolo scelto dal Signore. Gesù ci ricorda che proprio il dare la vita per gli altri rientra nel progetto salvifico di Dio. Ss. Sette Fondatori O.S.M. (mf); S. Flaviano; S. Silvino. Gen 11,1-9; Sal 32; Mc 8,34–9,1

18 S O Dio, voglio benedire il tuo nome in eterno. La Trasfigurazione mostra che ora, per vedere e ascoltare Dio, occorre vedere e ascoltare Gesù. S. Geltrude Comensoli; B. Giovanni da Fiesole (Beato Angelico). Eb 11,1-7; Sal 144; Mc 9,2-13

19 D VII Domenica del T.O. / A. VII sett. del Tempo Ordinario / A - III sett. del Salterio. S. Mansueto; S. Proclo. Lv 19,1-2.17-18; Sal 102; 1Cor 3,16-23; Mt 5,38-48

Lucia Giallorenzo

Salmo

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PROPOSTE PER I CANTI: : da Nella casa del Padre, ElleDiCi, 5a ed.
- Inizio: Cielo nuovo è la tua Parola (625); Padre, che hai fatto ogni cosa (698).
Salmo responsoriale: Ritornello: M° S. Militello; oppure: Beato chi teme il Signore (401).
Processione offertoriale: Parole di vita (701).
Comunione: Il cielo narra la tua gloria (657); Un cuore nuovo (505).
Congedo: È l’ora che pia (578)
Sussidio Musicale Digitale in omaggio con La Domenica

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