16 febbraio 2025
Rendere a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio è la risposta di Gesù a una domanda tranello. È chiaro che solo a Dio si deve dare tutta la nostra persona e che, al contempo, va dato il proprio contributo leale alle istituzioni civili. Questo Gesù lo insegnerà con la sua vita e l’obbedienza della Croce, quando i suoi avversari sceglieranno di stare dalla parte del potere umano e non dalla parte di Dio. Oggi ricorre la 97a Giornata missionaria (colletta obbligatoria).
Benedetto chi confida nel Signore
La predicazione di Gesù, che oggi riguarda le “Beatitudini”, è preparata dalle parole dei profeti biblici (I Lettura). Essi presentano la maledizione come la parola del fallimento: «Maledetto l’uomo che confida nell’uomo». La benedizione invece colloca l’uomo nell’ambito di Dio, che lo guida e lo protegge: «Benedetto l’uomo che confida nel Signore». L’evangelista Luca ambienta l’insegnamento di Gesù sulle Beatitudini «in un luogo pianeggiante» (Vangelo), mentre Matteo le fa proclamare «sul monte». Entrambi però colgono lo sguardo di Gesù rivolto a un’umanità ferita dalle sofferenze, dalla povertà, dall’ingiustizia, dalle persecuzioni e discriminazioni. I “guai” che introducono le quattro maledizioni pronunciate da Gesù («Guai a voi ricchi, a voi sazi, a voi che ridete, a voi di cui tutti parlano bene»), sono, sì, una condanna, ma soprattutto sono un forte appello alla conversione, alla condivisione dei beni e al chinarsi come buoni samaritani sul prossimo povero, sofferente e solo. Oggi accogli anche tu questo appello, per diventare testimone delle Beatitudini nella tua famiglia, nell’ambiente in cui lavori e nella comunità di fede che ogni domenica ti abbraccia con il dono della pace.
don Primo Gironi, ssp, biblista
Alleanza tanto feconda
Non è un caso che tra gli otto “Grandi Messaggi” indirizzati nel dicembre del 1965 a varie categorie di persone a conclusione del Concilio Vaticano II, uno venne rivolto proprio agli artisti (poeti, uomini di lettere, pittori, scultori, architetti, musicisti, gente di teatro e cineasti…). In quel momento in cui vigeva la consapevolezza del grande lavoro di rinnovamento che attendeva negli anni per attuare gli insegnamenti del Concilio nei vari ambiti della vita della Chiesa, non si poteva dimenticare questo legame del tutto privilegiato tra il Vangelo e l’arte che si è manifestato fin dalle origini con una reciproca illuminazione, così forte da far parlare addirittura di “alleanza tanto feconda”.
Il Magistero dei Papi successivo al Vaticano II si soffermerà più volte sull’articolazione del rapporto fra Vangelo e arte, e sull’importanza degli artisti nella vita della Chiesa; costante, tuttavia, sarà il convincimento che l’arte sia mediazione indispensabile del Vangelo. Rende infatti tangibili e più comprensibili le realtà invisibili che appartengono a Dio nel suo Mistero, che il Padre ha voluto comunicarci con la rivelazione operata nella persona del suo Figlio, Dio fatto uomo e quindi reso visibile ai nostri occhi.
L’importanza dell’arte e degli artisti assume una dimensione rinnovata in questi anni con la crescente consapevolezza della missione evangelizzatrice che guarda oltre i confini della Chiesa e vede nella bellezza un’esigenza fondamentale di quel cuore umano, inquieto finché non riposa in Dio, e senza la quale la speranza cede alla disperazione. La bellezza diventa così una strada maestra per dialogare su Dio con gli uomini e le donne del nostro tempo. In questa cosiddetta via pulchritudinis (via della bellezza), la bellezza artistica si aggiunge a quella del creato, per raggiungere poi quella di Cristo, rivelatore e rivelazione del Padre, il più bello tra i figli dell’uomo.
iubilaeum2025.va
Preghiera dei fedeli
C - Fratelli e sorelle, al Padre che dona la salvezza a coloro che si rivolgono a lui con cuore sincero, chiediamo la sapienza di cercare solo in lui la nostra vera beatitudine e di saperlo sempre ringraziare per tutti i suoi doni.
Lettore - Preghiamo insieme, dicendo: Padre, ascolta la nostra preghiera.
1. La Chiesa, che nell’Eucaristia domenicale celebra il sacrificio di Cristo morto e risorto per tutti gli uomini, non si stanchi mai di annunciare la fede nella vita eterna. Preghiamo:
2. Coloro che soffrono a causa di guerre o carestie sperimentino la liberazione dal male e ritrovino la pace, doni promessi dalle beatitudini. Preghiamo:
3. Gli artisti, che in questa domenica celebrano il loro giubileo, sappiano testimoniare la fede attraverso le loro opere e contribuire, con esse, all’edificazione di un mondo più giusto e fraterno, secondo il disegno dell’architetto divino. Preghiamo:
4. La nostra comunità sia sempre luogo di accoglienza e di solidarietà, dove tutti possano vivere le beatitudini del Vangelo. Preghiamo: Intenzioni della comunità locale.
C - Ascolta, o Padre, le nostre preghiere e fa’ che la tua Parola trasformi i nostri cuori e le nostre vite a tua immagine. Per Cristo nostro Signore.
A - Amen
Calendario liturgico: (17-23 febbraio 2025)
17 L Offri a Dio come sacrificio la lode. I farisei chiedono prove e rifiutano l’unico segno che dovrebbero riconoscere: Gesù, Figlio di Dio. Ss. Sette Fondatori O.S.M. (mf); S. Flaviano; S. Silvino. Gen 4,1-15.25; Sal 49; Mc 8,11-13. L Oggi e domani continua il Giubileo degli Artisti.
18 M Il Signore benedirà il suo popolo con la pace. Gesù propone una via spirituale che i discepoli, ancora legati alle cose materiali, non sanno comprendere. S. Geltrude Comensoli; B. Giovanni da Fiesole (Beato Angelico). Gen 6,5-8; 7,1-5.10; Sal 28; Mc 8,14-21.
19 M A te, Signore, offrirò un sacrificio di ringraziamento. La guarigione del cieco avviene gradualmente, indicando così che il cammino di conversione richiede tempo. S. Mansueto; S. Proclo; S. Corrado Confalonieri. Gen 8,6-13.20-22; Sal 115; Mc 8,22-26.
20 G Il Signore dal cielo ha guardato la terra. Pietro riconosce in Gesù il Messia, ma dovrà accettarne la sofferenza per capire che è il Figlio di Dio. S. Eucherio; S. Leone di Catania; S. Giacinta Marto. Gen 9,1-13; Sal 101; Mc 8,27-33.
21 V Beato il popolo scelto dal Signore. Gesù, alla folla e ai discepoli che lo vogliono seguire, non nasconde la serietà della decisione: accettare di prendere la croce. S. Pier Damiani (mf); B. Maria Enrica Dominici. Gen 11,1-9; Sal 32; Mc 8,34–9,1. L 21-23 febbraio: Giubileo dei Diaconi.
22 S Cattedra di S. Pietro ap. (f, bianco). Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Cristo stesso fonda su Pietro la sua Chiesa, facendone la solida roccia contro le insidie del nemico. S. Pascasio; S. Margherita da C. 1Pt 5,1-4; Sal 22; Mt 16,13-19.
23 D VII Domenica del T.O. / C. VII sett. del T.O. - III sett. del Salterio. S. Policarpo; S. Giuseppina Vannini. 1Sam 26,2.7-9.12-13.22-23; Sal 102; 1Cor 15,45-49; Lc 6,27-38.
Elide Siviero
Salmo
PROPOSTE PER I CANTI: da Nella casa del Padre, ElleDiCi, 5a ed.
Inizio: Signore, sei venuto (728); Tu, festa della luce (739).
Salmo responsoriale: M° S. Militello;
oppure: Beati quelli che ascoltano (615).
Processione offertoriale: Signore, fa’ di me uno strumento (726).
Comunione: Tu sei come roccia (745); Oltre la memoria (693).
Congedo: Giovane donna (579).

