24 Dicembre

Rendere a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio è la risposta di Gesù a una domanda tranello. È chiaro che solo a Dio si deve dare tutta la nostra persona e che, al contempo, va dato il proprio contributo leale alle istituzioni civili. Questo Gesù lo insegnerà con la sua vita e l’obbedienza della Croce, quando i suoi avversari sceglieranno di stare dalla parte del potere umano e non dalla parte di Dio. Oggi ricorre la 97a Giornata missionaria (colletta obbligatoria).

Dove abita dio

È la vigilia di Natale e il vangelo dell’Annunciazione ci è dato quale portale d’accesso a questo “stupendo mistero” in cui l’amore traboccante di Dio ha scelto di abitare tra noi. Colui che non si lascia racchiudere nello spazio sacro di un tempio (I Lettura) ha voluto abbracciare il limite della condizione umana, ricevendo «da Maria la vera carne della nostra fragilità e umanità» (san Francesco d’Assisi).
Gli è bastato il suo sì. La liturgia ci rivela una “gestazione” iniziata già prima dell’annuncio dell’angelo e durata ben oltre nove mesi. Sin dall’eternità il Padre, silente, portava in sé la sua Parola d’amore, «mistero avvolto nel silenzio per secoli eterni» (II Lettura);
ma per poterla pronunciare nel tempo, ha scelto di aver bisogno del sì di una giovane donna, di un’umanità accogliente e aperta a ricevere il suo dono. Dio abita dove qualcuno gli apre la porta e aderisce al suo progetto d’amore. Non è storia passata: lui chiede oggi di essere accolto, come Dio e come uomo. Come Dio, nell’assenso della nostra fede; come uomo, nel volto di ogni uomo, perché il Natale sia veramente Natale.

Sorelle Clarisse, Monastero Immacolata Concezione - Albano L. (RM)

Il paese dell’anima, del pane e della pace

Ed eccoci a Betlemme: il paese dell’anima, il paese del pane e della pace messianica. Maria e Giuseppe si sentono un po’ frastornati dal via vai di gente a piedi, su asini, carri; a sentire dal tono dei diversi dialetti, è gente proveniente da tante parti della Terra Promessa, tutti in cerca di un posto dove mangiare e dormire, facendosi forza con spintoni o con modi poco gentili. È il solenne censimento che le porta a spostarsi nella città di origine. E anche loro – Maria e Giuseppe – per un po’ vanno a zonzo cercando una locanda: tutto pieno, tutto pieno.

Vanno un po’ fuori villaggio, là dove una grande roccia nasconde diverse grotte e finalmente ne trovano una libera, con una mangiatoia. È come avere trovato un rifugio confortevole dopo giorni di viaggio. Lì nasce Gesù il Cristo, il Messia, il Salvatore, tra il calore di Maria, di Giuseppe, del bue e dell’asinello (come vuole la tradizione) e anonimi pastori, protagonisti, loro malgrado, del più grande mistero della storia: Il Figlio di Dio, la Seconda Persona della Trinità che si fa carne e bambino a Betlemme di Giudea.

Prendiamo oggi dallo zaino un delicato libretto di sant’Alfonso Maria de’ Liguori e lo apriamo allaCanzoncina a Gesù Bambino”, con la celebre “Tu scendi dalle stelle”. Forse sarebbe il caso di leggere e poi cantare tutte e sette le strofe, per respirare la devozione e la fede del Santo, ma adesso non possiamo. Ci limitiamo soltanto a una delle strofe: «Tu lasci del tuo Padre il divin seno / per venire a penar su questo fieno. / Dolce amore del mio core / dove amor ti trasportò? / O Gesù mio / per chi tanto patir? Per amore mio».

È come essere anche noi tutti dentro la grotta di Betlemme, con Maria e Giuseppe, confusi tra i pastori e i contadini venuti a vedere il Bambino della Festa nel «censimento di tutta la terra».

don Vincenzo Arnone

Preghiera dei fedeli

C - Nell’umile “sì” di Maria Vergine si compie la promessa di Dio fatta a Davide. Con lei ci facciamo voce dell’ardente attesa di salvezza dell’intera umanità.

Lettore - Invochiamo insieme: Vieni, Signore Gesù.

1. Per il Papa e tutta la Chiesa di Dio, chiamata ad annunciare il Vangelo di Gesù Cristo, salvezza rivelata al mondo intero, noi ti preghiamo:
2. Per i capi delle nazioni, per quanti ricoprono responsabilità nella società civile, per coloro che hanno a cuore la causa della pace tra i popoli, noi ti preghiamo:
3. Per i poveri in cerca di una casa, per gli sfollati a causa delle calamità naturali, per gli esiliati, i carcerati e i rifugiati politici, per chi è solo, noi ti preghiamo:
4. Per ogni uomo e donna che si rende disponibile al progetto di Dio; per coloro che ancora non conoscono Dio e per quelli che segretamente lo attendono, noi ti preghiamo:
5. Per noi raccolti attorno a questa mensa eucaristica, per le necessità di quanti portiamo nel cuore, per le nostre famiglie e comunità, noi ti preghiamo: Intenzioni della comunità locale.

C - Padre, che nel tuo Verbo ci hai rivelato la tua volontà di salvezza, fa’ che accogliamo la grazia che ci doni perché si realizzi il tuo Regno di amore.

Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

Calendario liturgico: (25-31 dicembre 2023)

25 L Natale del Signore (s, bianco). Oggi è nato per noi il Salvatore. La nascita di Gesù, il Salvatore, è la buona notizia annunciata da un angelo ai pastori. Essi sono i primi testimoni di questo fatto meraviglioso. Notte: Is 9,1-6; Sal 95; Tt 2,11-14; Lc 2,1-14. Giorno: Is 52,7-10; Sal 97; Eb 1,1-6; Gv 1,1-18.

26 M Ottava di Natale. S. Stefano (f, rosso). Alle tue mani, Signore, affido il mio spirito. Gesù avverte i suoi: ci saranno ostilità e persecuzioni, ma non devono preoccuparsi di cosa dire o fare; in quell’ora sarà lo Spirito del Padre a parlare in loro. B. Secondo Pollo. At 6,8-10.12; 7,54-60; Sal 30; Mt 10,17-22.

27 M Ottava di Natale. S. Giovanni ap. ev. (f, bianco). Gioite, giusti, nel Signore. Il sepolcro è vuoto e c’è una corsa a chi arriva per primo a verificare ciò che ha detto Maria di Magdala. Si vede, si crede: il Signore è risorto! S. Fabiola. 1Gv 1,1-4; Sal 96; Gv 20,2-8.

28 G Ottava di Natale. Ss. Innocenti martiri (f, rosso). Chi dona la sua vita risorge nel Signore. Un angelo del Signore avverte Giuseppe in sogno: il Bambino è in pericolo. Il Male cerca sempre di ostacolare i disegni di Dio. 1Gv 1,5–2,2; Sal 123; Mt 2,13-18.

29 V Ottava di Natale. Gloria nei cieli e gioia sulla terra. Il cristiano, come Gesù, deve essere un segno di contraddizione. Con la sua vita segna la differenza tra il bene e il male. S. Tommaso Becket; S. Davide. 1Gv 2,3-11; Sal 95; Lc 2,22-35.

30 S Ottava di Natale. Gloria nei cieli e gioia sulla terra. Anna non si allontanava mai dal tempio e con il suo carisma profetico invitava gli israeliti ad aprirsi al Signore che viene. S. Felice I; S. Giocondo; B. Eugenia Ravasco. 1Gv 2,12-17; Sal 95; Lc 2,36-40.

31 D S. Famiglia / B (f, bianco). Domenica fra l’Ottava di Natale. II sett. del Tempo di Natale / B - II sett. del Salterio. S. Silvestro I. Gen 15,1-6; 21,1-3; Sal 104; Eb 11,8.11-12.17-19; Lc 2,22-40. Lucia Giallorenzo

Salmo

PROPOSTE PER I CANTI: da Nella casa del Padre, ElleDiCi, 5a ed. 

Inizio: Innalzate nei cieli (453); Vieni, o Signore (461). Salmo responsoriale: M° S. Militello;
oppure: Canterò per sempre (403-404). Processione offertoriale: Se voi avete fame (310).
Comunione: Signore, vieni (459); Ti preghiam con viva fede (460).
Congedo: Un angelo disse a Maria (594).

 


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