1 novembre 2015

Con le Beatitudini Gesù, più che una serie di norme, vuole proporre una scelta radicale e totale, come appare dalle espressioni “poveri in spirito” o “puri di cuore”: l’interesse dell’uomo va rivolto al progetto di Dio, cioè a quello che Gesù chiama “il regno dei cieli”, cioè la santità.

DISSERO AL CIECO: «CORAGGIO, TI CHIAMA!»

B. Teresa di Calcutta, B. Giacomo Alberione, S. Pio da Pietrelcina, S. Bernardetta Soubirous e S. Daniele Comboni, del pittore G. Trevisan.

B. Teresa di Calcutta, B. Giacomo Alberione, S. Pio da Pietrelcina, S. Bernardetta Soubirous e S. Daniele Comboni, del pittore G. Trevisan.

LA devozione per i santi ha le sue radici nelle antiche tradizioni cristiane. Già dal II secolo abbiamo attestati che i corpi dei martiri erano venerati. I primi cristiani celebravano la loro memoria ed effondevano preghiere per essere aiutati ad imitare la loro vita esemplare. Le virtù eroiche delle schiere dei santi erano nutrite dall’amore del Figlio di Dio e la loro fortezza era radicata nell’Eucaristia. Nel sangue dell’Agnello, anche noi possiamo essere purificati dalle brutture della nostra vita e soccorrere le ferite altrui (I Lettura). Con il loro esempio, i nostri fratelli santi mostrano dove può arrivare il cuore dell’uomo che vive in comunione con Dio (II Lettura). La chiamata alla beatitudine della santità risplende per tutti: sta a noi la scelta. Possiamo decidere di credere alla nostra dignità di figli di Dio e fratelli di Cristo, oppure dare fiducia alle proposte di basso profilo che ci vuole inculcare quel tipo di società che odia Dio e brama dominare gli uomini (Vangelo). In ogni momento della nostra vita, invochiamo con fiducia la presenza consolatrice di chi ci ha preceduto nella fede e nella carità.
Fr Gianfranco Tinello, ofm

LA CHIESA ITALIANA INCONTRA GLI UOMINI NEI LORO AMBIENTI

Convegno Ecclesiale 2015

«IN Gesù Cristo il nuovo umanesimo»: è il tema del V Convegno Ecclesiale Nazionale, che si svolge a Firenze, dal 9 al 13 novembre, e che vedrà la presenza di Papa Francesco, martedì 10 novembre. Il convegno di Firenze segue a distanza di nove anni quello di Verona sul tema “Testimoni di Gesù risorto, speranza del mondo”. In questa assise, la Chiesa in Italia è chiamata a riflettere e a confrontarsi sulle sfide che la società contemporanea pone all’annuncio del Vangelo. In particolare, dovrà essere in grado di uscire dai luoghi e dalle proprie sicurezze per andare incontro agli uomini di tutto il mondo, cercandoli nei loro ambienti: culturale, sociale, economico, politico, lavorativo. È importante che la Chiesa non si senta autoreferenziale, ma sappia uscire per andare incontro agli uomini d’oggi, che hanno bisogno di incontrare Gesù. Per questo, è fondamentale che la comunità cristiana sia aperta e accogliente, perché chiunque trovi in essa quel calore che solo l’incontro con Cristo può dare. Il dibattito, perciò, avverrà tenendo presente una prospettiva, al contempo, culturale e missionaria. Si tratta di approfondire, alla luce della fede, tutto quanto riguarda l’ambito umano, a livello culturale e pastorale, per favorire proposte di impegno per l’evangelizzazione e la testimonianza. 

Nicola Gori

INDULGENZA PLENARIA PER I DEFUNTI

Possiamo acquistare a favore delle anime del Purgatorio l’indulgenza plenaria (una sola volta) dal mezzogiorno del 1° novembre fino a tutto il giorno successivo visitando una chiesa e recitando il Credo e il Padre Nostro. Sono inoltre da adempiere queste tre condizioni: *Confessione sacramentale. Questa condizione può essere adempiuta parecchi giorni prima o dopo. *Comunione eucaristica; *Preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice recitando Padre Nostro e Ave Maria. La stessa facoltà alle medesime condizioni è concessa nei giorni dal 1° all’8 novembre al fedele che visita devotamente il cimitero e anche soltanto mentalmente prega per i fedeli defunti.

IN PREGHIERA CON IL SALMO 23/24

Tu sei Santo, o Padre, e ci chiami ad essere santi. Attiraci a te e trasforma le nostre debolezze in un’offerta di amore. Aiutaci a scoprire la vera beatitudine di chi, come Gesù, si abbandona con fiducia in te. Donaci di comprendere che la felicità autentica si raggiunge contemplando la tua tenerezza di Padre amoroso e fedele.

Intenzioni: Novembre

Universale: Perché sappiamo aprirci all’incontro personale e al dialogo con tutti, anche con chi ha convinzioni diverse dalle nostre.
Per l’Evangelizzazione: Perché i pastori della Chiesa, amando profondamente il proprio gregge, possano accompagnare il cammino e tenere viva la speranza.
Dei Vescovi: Perché il Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze sia l’occasione per ripensare l’umanesimo nell’epoca della scienza, della tecnica e della comunicazione.
Mariana: Maria, donatrice di gioia, ci guidi alla felicità eterna

3 novembre: San Martino de Porres

Vissuto dal 1579 al 1639 in Perù, san Martino de Porres è stato un religioso domenicano. Figlio di uno spagnolo e di una donna nera, pur tra le difficoltà derivanti dalla sua condizione di figlio illegittimo e di meticcio, apprese la professione di medico, che, diventato religioso, esercitò con abnegazione a Lima anche tra i poveri. Dedito alla penitenza e alla preghiera, visse un’esistenza semplice e umile, irradiata dall’amore. In Africa, il comboniano Sisto Mazzoldi ha fondato i Fratelli di San Martino de Porres.
Luigi Giovannini, ssp

Preghiera dei fedeli

C -  Fratelli e sorelle, tutti i cristiani sono santi per vocazione. Come figli amati e riconoscenti, innalziamo le nostre preghiere a Dio, fonte e culmine di ogni santità.

Diciamo insieme:

A - Ascoltaci, o Signore.

1. Per il Papa, i vescovi, i sacerdoti e i diaconi, affinché sappiano condurre e servire la Chiesa con la santità della vita, preghiamo.

2. Perché tutti gli uomini odano l’annuncio universale di salvezza e di chiamata alla santità, attraverso l’annuncio coraggioso della Chiesa, preghiamo.

3. Perché chi è nella sofferenza senta la beatitudine della consolazione divina grazie alle mani misericordiose di tanti uomini e donne di buona volontà, preghiamo.

4. Per noi qui riuniti, affinché edificati sulla Parola e sui sacramenti, possiamo servire il Signore con mani innocenti e cuore puro, preghiamo.

Intenzioni della comunità locale

C -  Ascolta, o Padre misericordioso, le nostre preghiere che ti abbiamo innalzato fiduciosi nel tuo premuroso ascolto; donaci di vivere secondo la dignità che ci hai donato. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen. 

 

 

XXXI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

2 L Commemorazione di tutti fedeli defunti. 

3 M Custodiscimi, Signore, nella pace. Il salmo in modo poetico presenta il vivere secondo lo Spirito come il riposare di un bimbo in braccio a sua madre. S. Martino de Porres (m.f.); S. Berardo; S. Silvia. Rm 12,5-16a; Sal 130,1-3; Lc 14,15-24.

4 M S. Carlo Borromeo, Vescovo. Memoria (bianco). Felice l’uomo pietoso che dona ai poveri. San Paolo, sull’esempio di Cristo, sintetizza tutta la legge di Dio in un solo comandamento: aiutare il prossimo con lo stesso amore di Dio. S. Modesta; B. Elena Enselmini. Rm 13,8-10; Sal 111,1-2.4-5.9; Lc 14,25-33.

5 G Contemplerò la bontà del Signore nella terra dei viventi. Il racconto evangelico pone l’accento sulla misericordia di Dio e la gioia che nasce dal ritrovare ognuno di noi. S. Donnino; S. Guido M. Conforti; B. Gregorio Lakota. Rm 14,7-12; Sal 26,1.4.13-14; Lc 15,1-10.

6 V Agli occhi delle genti il Signore ha rivelato la sua giustizia. L’episodio evangelico dell’amministratore disonesto non è un esempio da imitare, ma è significativo per la determinazione con cui il protagonista agisce. S. Leonardo; S. Protasio; S. Severo di Barcellona. Rm 15,14-21; Sal 97,1-4; Lc 16,1-8.

7 S Ti voglio benedire ogni giorno, Signore. L’evangelistaLuca è attento all’uso del denaro che ci ricorda che chi è povero è con facilità più aperto al timore di Dio e alla salvezza. S. Prosdocimo; S. Baldo; S. Ercolano. Rm 16,3-9.16.22-27; Sal 144,2-5.10-11; Lc 16,9-18.

8 D XXXII Domenica del T. O. / B (S. Goffredo)
1Re 17,10-16; Sal 145,7-10; Eb 9,24-28; Mc 12,38-44.

Enrico M. Beraudo

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI:
da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009.

Inizio: Lodate Dio (288-289); Beatitudini (227).
Salmo responsoriale: M° A. Parisi; Non vi chiamerò più servi (244).
Processione offertoriale: Come 
il cervo (156).
Comunione: Passa questo 
mondo (300); O Gesù, tu sei il pane (367).
Congedo: 
Celeste Gerusalemme (316).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento

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