17 Dicembre
Rendere a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio è la risposta di Gesù a una domanda tranello. È chiaro che solo a Dio si deve dare tutta la nostra persona e che, al contempo, va dato il proprio contributo leale alle istituzioni civili. Questo Gesù lo insegnerà con la sua vita e l’obbedienza della Croce, quando i suoi avversari sceglieranno di stare dalla parte del potere umano e non dalla parte di Dio. Oggi ricorre la 97a Giornata missionaria (colletta obbligatoria).
Viene a noi la gioia di dio
Tutta la vostra persona, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore Gesù Cristo»: con queste parole oggi l’apostolo Paolo ci invita a rendere più fruttuosa la nostra preparazione al Natale (II Lettura). Il dono più prezioso della venuta del Signore è la gioia, perché in Gesù Dio compie opere meravigliose: l’annuncio del Vangelo della gioia agli emarginati, la guarigione dell’umanità dalle sue molte ferite, la liberazione da ogni schiavitù e prigionia (I Lettura).
Il primo testimone delle opere di Gesù è Giovanni Battista, che indica in lui l’unico nostro Salvatore. Nessuno può stare alla pari con lui. Né i grandi profeti del passato («Sei tu Elia? Sei tu il profeta?»), né i potenti di oggi. Neppure lo stesso Battista, che riconosce con umiltà e verità di non essere il Salvatore promesso e atteso: «Io non sono il Cristo… A lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».
Prepariamo anche noi, in questi giorni, con umiltà e verità la via che ci conduce alla gioia del Natale, per riconoscere in Gesù il nostro Salvatore. È la gioia che pervade questa domenica con il suo invito a «rallegrarci sempre nel Signore».
don Primo Gironi, ssp, biblista
All’orizzonte, la Luce
Da lontano si intravedevano le prime case di Betlemme, sulla via di Hebron. Giuseppe sentiva quasi aria di famiglia e provava un po’ di emozione. Volle fare ancora un’altra sosta prima di entrare nel villaggio. Ne parlò con Maria che fu ben lieta della proposta, così poteva riposarsi ancora. Trovarono il caldo di una locanda. E vi passarono la notte. Giuseppe non riuscì a prendere sonno: pensava a Davide, pensava a Rachele, a Rut, a Noemi, ai suoi antenati e pensava alla Casa del pane con grande rispetto e devozione.
Maria pensava all’inaspettato annuncio dell’Angelo: «Ti saluto o piena di grazia, il Signore è con te. Concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù… nulla è impossibile a Dio», e ne fu ben lieta! E le vennero alla memoria parole di grazie nei canti di Sion: «Le montagne portino pace al popolo e le colline giustizia. Ai miseri del suo popolo renderà giustizia, salverà i figli dei poveri… Nei suoi giorni fiorirà la giustizia e abbonderà la pace».
«L’avvento di Gesù – si legge nel delicato libro di Fortunato Pasqualino Chiunque tu sia con Gesù a passo d’asino – turbò sotto molti aspetti il rapporto che si era stabilito con la voce divina. Egli parve scoprire le carte di un gioco con cui si barattavano fin troppe parole umane per parole di Dio. A tale proposito Gesù dice chiaramente: “Voi non avete mai udito la sua voce, né avete visto il suo volto”. Nel dire così si rivolgeva alla gente lì presente, però non escludeva gli altri, nemmeno lo stesso Mosè qualora la legge non venga attuata secondo giustizia. Gesù osò presentarsi lui stesso come parola, voce, nonché come immagine di Dio, che allo stesso Mosè si era mostrato solo di spalle, non di viso».
don Vincenzo Arnone
Preghiera dei fedeli
C - Fratelli e sorelle, in questa terza tappa del cammino di Avvento, in cui siamo chiamati a gioire nel Signore, apriamo a lui il nostro cuore e rivolgiamogli le nostre suppliche.
Lettore - Preghiamo insieme e diciamo: Vieni, Gesù, nostra gioia!
1. Per la Chiesa, perché viva con gioia la sua missione nel mondo: che è indicare e testimoniare Cristo, luce vera che illumina ogni uomo. Preghiamo:
2. Per i responsabili delle nazioni, perché, liberi da ogni interesse, collaborino attivamente a promuovere i valori della vita, della giustizia e della pace. Preghiamo:
3. Per quanti sono immersi nelle oscurità di un mondo lacerato dalla guerra, perché la luce della speranza risplenda più luminosa del buio della notte di questo tempo. Preghiamo:
4. Per i missionari del Vangelo, perché nei deserti del nostro mondo, siano voci che annunciano con coraggio l’avvento gioioso di Dio nella nostra storia. Preghiamo:
5. Per noi che partecipiamo all’Eucaristia, nella quale il Signore si dà alle nostre mani e ai nostri cuori, perché accogliendolo diventiamo luce per i fratelli. Preghiamo: Intenzioni della comunità locale.
C - O Padre, che sempre ci visiti con la tua grazia, fa’ che ci affidiamo unicamente a te, perché niente possa smentire la nostra speranza e toglierci la nostra gioia.
Per Cristo nostro Signore.
A - Amen.
Calendario liturgico: (18-24 dicembre 2023)
18 L Nei suoi giorni fioriranno giustizia e pace. Giuseppe prende con sé Maria, un angelo in sogno lo ha rassicurato sul bambino generato in lei dallo Spirito. Egli si chiamerà Gesù e sarà il Dio con noi. S. Gaziano; B. Nemesia Valle. Ger 23,5-8; Sal 71; Mt 1,18-24.
19 M Canterò senza fine la tua gloria, Signore. Zaccaria avanti negli anni e con la moglie sterile desidera avere un figlio. Il Signore lo esaudisce. Nasce Giovanni, che significa “dono di Dio”. S. Anastasio I; B. Urbano V. Gdc 13,2-7.24-25a; Sal 70; Lc 1,5-25.
20 M Ecco, viene il Signore, re della gloria. Il saluto dell’angelo a Maria è un invito alla gioia. Aspettiamo anche noi, con la Madre di Gesù, la venuta del Salvatore. S. Liberale di Roma; S. Vincenzo Romano. Is 7,10-14; Sal 23; Lc 1,26-38.
21 G Esultate, o giusti, nel Signore; cantate a lui un canto nuovo. La visita di Maria alla cugina Elisabetta è l’immagine di chi ha risposto con gioia all’Amore che chiama e si fa dono. S. Pietro Canisio; B. Domenico Spadafora. Ct 2,8-14 opp. Sof 3,14-17; Sal 32; Lc 1,39-45.
22 V Il mio cuore esulta nel Signore, mio Salvatore. Il Magnificat è il canto del cuore puro di Maria. Essa, nella sua umiltà, riconosce la grandezza di Dio che si abbassa sui piccoli. S. Francesca Saverio Cabrini. 1Sam 1,24-28; Cant. 1Sam 2,1.4-8; Lc 1,46-55.
23 S Leviamo il capo: è vicina la nostra salvezza. Con la nascita di Giovanni, Zaccaria riprende a parlare e loda Dio che ha realizzato la sua promessa. S. Giovanni da Kety; S. Ivo. Ml 3,1-4.23-24; Sal 24; Lc 1,57-66. 24 D IV Domenica di Avvento / B. IV sett. del Tempo di Avvento / B - IV sett. del Salterio. S. Delfino; S. Irmina. 2Sam 7,1-5.8b-12.14a.16; Sal 88; Rm 16,25-27;
Lc 1,26-38. Lucia Giallorenzo
Salmo
PROPOSTE PER I CANTI: da Nella casa del Padre, ElleDiCi, 5a ed.
Inizio: Rallegratevi, fratelli (711); Si accende una luce (458). Salmo responsoriale: M° S. Militello;
oppure: Si allieta il mio spirito in Dio (162). Processione offertoriale: Vieni in mezzo a noi (759).
Comunione: Signore, sei venuto (728); Vieni fra noi (758).
Congedo:Santa Maria del cammino (593)

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