Commento

I tre nomi di maria



Nel Vangelo tre nomi esprimono l’identità della vergine di Nazaret. Anzitutto Maria, il suo nome umano. Poi c’è il nome con il quale Gabriele la interpella: «Piena di grazia». Un nome che rivela come Dio stabilisca con lei una relazione nuova e privilegiata. Infine, il nome che Maria stessa si dà: «Sono la serva del Signore».


Diversamente da Adamo ed Eva, che a motivo del loro peccato non sanno rispondere alla domanda «Dove sei?», Maria sa chi è e dove vuole stare: davanti a Dio, per lasciarsi ricolmare dal suo amore e farsi serva del suo progetto salvifico. Anche ciascuno di noi è qualificato da questi nomi. Abbiamo un nome umano, che viene trasformato dal modo con il quale Dio si relaziona con noi, da come ci guarda e ci ama. Il primo nome lo hanno scelto i nostri genitori, il secondo è Dio a donarcelo, il terzo siamo noi a dovercelo dare, decidendo dove stare, in quale relazione con Dio desideriamo dimorare. Infatti, come annuncia Paolo nella seconda lettura, siamo stati scelti da Dio per essere «santi e immacolati di fronte a lui nella carità».

Sapremo rispondere con il nostro sì, dandoci un nome nuovo, per dire: «Anche io sono tuo servo, tua serva»?

dom Luca Fallica, Abate di Montecassino

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