Gli animali nella Bibbia

L'ASINO

Umile lavoratore

“Asino”, illustrazione di Alfredo Brasioli, 2014.

“Asino”, illustrazione di Alfredo Brasioli, 2014.

ADDOMESTICATO dall'uomo fin dai tempi remoti, l’asino (in ebraico hamor; in greco onos) è impiegato nel lavoro agricolo, nei viaggi e nei trasporti. Dalla stazza piccola, facile da cavalcare esso era sottoposto a grandi fatiche (Is 30,24; Mt 18,6). La sua carne non poteva essere immolata né mangiata, perché ritenuta impura. Data la sua molteplice utilità, quasi ogni famiglia ne possedeva uno (2Sam 16,1-2). È noto il ritrovamento delle asine di Kis, padre del futuro re Saul (1Sam 9,1-10,16) e il racconto di Balaam per la rivelazione ispirata da Dio alla sua asina (Nm 22,22-35; cf. 2Pt 2,16). Tale animale non sembra essere stato impiegato per la guerra, a differenza del cavallo; per questo è collegato di solito con il Messia pacifico (Zac 9,9-10; Cfr. Mt 21,1-11). Insieme al bue, l’asino rappresentava una risorsa per la famiglia antica (Cfr Gb 24,3; Dt 28,31) e per tale ragione la legge proteggeva questi animali (Es 20,17; Dt 28,31), che troviamo associati nei testi biblici (Es 23,5; Lc 13,15) e tradizionalmente inseriti nella scena del presepe. Giuseppe De Virgilio, biblista

Archivio

Vai