15 novembre 2015

Lungo l’anno liturgico abbiamo celebrato le tappe del mistero di salvezza: oggi anticipiamo nel mistero la sua conclusione trionfale. Facciamo nostro il grido della prima Chiesa: “Vieni, Signore Gesù!”. In quel grido è la speranza che sostiene la Chiesa nel suo pellegrinaggio terreno verso la patria. - Giornata Europea per le vittime della strada.

«VEDRANNO IL FIGLIO DELL’UOMO VENIRE SULLE NUBI»

«In verità questa vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri».

«Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno», dice il Signore.

SIAMO invitati in questa domenica del tempo ordinario a riflettere su come viviamo il tempo. Il discorso di Gesù, (Vangelo) infatti, non intende fissare il nostro sguardo su ciò che accadrà alla fine della storia, ma sul nostro presente, invitandoci a interpretarlo con uno sguardo diverso, per riconoscervi la vicinanza del Figlio dell’uomo. La storia di ogni tempo, anche del nostro tempo, ci mette sotto gli occhi segni di morte e di dissoluzione. Dentro un mondo che muore possiamo riconoscere il segno del fico: «Quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è alle porte ». Quando vediamo gli eventi drammatici che caratterizzano la storia, dobbiamo rimanere certi che il Signore si avvicina con la potenza della sua misericordia salvifica. Tutto passa, ma non passa la parola di Dio e la sua promessa di vita. Quella promessa che ci consegna oggi il profeta Daniele nella Prima Lettura: «In quel tempo sarà salvato il tuo popolo». Cristo infatti, ci ricorda la lettera agli Ebrei (II Lettura), porrà tutti i suoi nemici, inclusa la morte, sotto i suoi piedi. Con il suo unico sacrificio Gesù ristabilisce la piena comunione degli esseri umani con Dio.
Fr Luca Fallica, Comunità SS. Trinità, Dumenza

PASSERO

Fragile e indifeso

Passero. Fragile e indifeso

 “Passero”, illustrazione di Alfredo Brasioli, 2014.

LA designazione del passero (in ebraico sippor; in greco strouthion), volatile cinguettante molto noto nel mondo biblico, è divenuta comune per indicare genericamente gli uccelli di piccole dimensioni (canarini, rondini, fringuelli ecc.). Non è certa la designazione specifica del volatile che provocò le cataratte di Tobi (Tb 2,3-10). Sappiamo che la carne dei passeri era un cibo poco costoso per i poveri. Per tale motivo i passeri erano prede dei cacciatori e merce di commercio. Nei libri dell’Antico Testamento sono attestate diverse metafore venatorie che alludono al passero fragile e indifeso, simbolo della persecuzione subita dal giusto (Lm 3,52) e della violenza verso il credente che implora la protezione di Dio (Sal 11,1). Il volo del passero diventa anche allegoria del viaggio del pellegrino (Sal 84,4) e del gioco dei fanciulli (Gb 40,29). Nei racconti evangelici Gesù utilizza l’immagine dei passeri venduti al mercato per un soldo, per rivelare l’amore provvidente del Padre nei riguardi dei suoi discepoli (Mt 10,29-31; Lc 12,6).
Giuseppe De Virgilio, biblista

IN PREGHIERA CON IL SALMO 15 / 16

Insegnaci, Signore, a vigilare in attesa della tua venuta. Con cuore semplice, senza temere il giudizio, sostieni la nostra attesa di salvezza. Tu sei fedele alla tua promessa. In te riposa sicuro il nostro cuore. Porta a compimento il progetto del Padre.

16 novembre - Santa Gertrude di Helfta

Nacque intorno al 1256 a Eisleben, in Germania. Affidata a cinque anni alle monache di Helfta, con loro trascorse il resto della vita. Educata alla scuola dell’Abbazia, rivelò un’intelligenza fuori del comune. È una delle più grandi mistiche cristiane, come mostra la sua opera, “Rivelazioni”, in cinque libri, di cui però solo il secondo, il cosiddetto “Legatus”, un inno alla misericordia di Dio, è scritto di suo pugno. Alla base delle sue esperienze mistiche cristocentriche vi sono la liturgia e la Bibbia. Morì nel 1301/1302.
Luigi Giovannini, ssp

Preghiera dei fedeli

C -  Fratelli e sorelle, di fronte alle complesse vicende della storia, manifestiamo la nostra fiducia in colui che della storia è il Signore, invocando la sua salvezza. 

Preghiamo insieme dicendo:

A - Donaci, Signore, la tua salvezza.

1. Perché nello scorrere del tempo, la Chiesa sia come segno innalzato sui popoli sotto il quale i dispersi figli di Dio si raccolgano in unità, preghiamo.

2. Perché tutti coloro che, in ogni parte del mondo, sono vittime dell’ingiustizia, della violenza e della persecuzione possano trovare solidarietà e difesa dei loro diritti e della loro dignità, preghiamo.

3. Perché le nostre famiglie siano il luogo dove l’amore vince ogni forma di egoismo e supera ogni divisione, preghiamo.

4. Perché le nostre comunità siano esperienza viva della misericordia di Dio, luogo dove tutti possano sentirsi amati, perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelo, preghiamo.

Intenzioni della comunità locale

C -   Dio di infinita misericordia, volgi il tuo sguardo alla tua Chiesa e a questa umanità ferita dal peccato. Risana i nostri cuori e fa’ che tutti possano godere della tua salvezza. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen. 

 

 

XXXIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

16 L Dammi vita, Signore, e osserverò la tua parola. Il cieco aveva percepita la presenza di Gesù. Ecco la sua insistente preghiera, segno della sua fede in Gesù, che lo chiama e lo guarisce. S. Margherita di Scozia (m.f.); S. Geltrude di Helfa (m.f.). 1Mac 1,10-15.41-43.54-57.62-64; Sal 118,53.61.134.150.155.158; Lc 18,35-43.

17 M S. Elisabetta di Ungheria, religiosa. Memoria (bianco). Il Signore mi sostiene. Il pubblicano Zaccheo si riconosce piccolo, peccatore, desideroso di vedere Gesù, che guarda la sua umiltà e gli chiede di essere accolto a casa sua. S. Aniano. 2Mac 6,18-31; Sal 3,2-7; Lc 19,1-10.

18 M Annunzierò ai fratelli la salvezza del Signore. Sulla barca della Chiesa, gli apostoli sono coloro che hanno ricevuto il compito di timonieri, ma la loro perizia è un dono di Cristo. Dedicazione Basiliche dei Santi Pietro e Paolo apostoli (m.f.); S. Oddone. At 28,11-16.30-31; Sal 97,2-6; Mt 14,22-33.

19 G A chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio. C’è per tutti un tempo della visita di Dio. Guai a non saper riconoscere questo tempo di salvezza. S. Abdia profeta; S. Barlaam; B. Giacomo Benfatti. 1Mac 2,15-29; Sal 49,1-2.5-6.14-15; Lc 19,41-44.

20 V Lodiamo il tuo nome glorioso, Signore. La cecità di Gerusalemme è tale da non riconoscere e accettare Gesù, colui che vuole restituire al tempio la sua sacralità. S. Teonesto. 1Mac 4,36-37.52-59; Cant. 1Cr 29,10-12; Lc 19,45-48.

21 S Presentazione della Beata Vergine Maria. Memoria (bianco). Il Signore si è ricordato della sua misericordia. Oggi viene celebrata la donazione totale che fece di Maria l’umile e fedele “serva del Signore”. Zc 2,14-17; Sal Lc 1,46-55; Mt 12,46-50.

22 D Cristo Re dell’Universo / B (S. Cecilia)
Dn 7,13-14; Sal 92,1-2.5; Ap 1,5-8; Gv 18,33b-37.
Tarcisio Stramare, osj

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI:
da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009.

Inizio: Tu, festa della luce (380); Cristo Gesù, Salvatore (273).
Salmo responsoriale: Modulo: 
M° A. Parisi;
Ritornello: L’anima mia ha sete 
del Dio vivente (330).
Processione offertoriale: 
Molte le spighe (365).
Comunione: Terra 
promessa (305); Tendo la mano (304).
Congedo: 
Noi veglieremo (295).

 

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento

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