13 novembre 2016

L’annuncio della rovina del tempio di Gerusalemme viene collocato nella prospettiva di quanto accadrà negli ultimi tempi. Al tramonto del mondo e della storia, quel che importa è una cosa sola: la perseveranza nella fede. - Oggi si celebra la 66ma Giornata nazionale del Ringraziamento.

CON LA VOSTRA PERSEVERANZA SALVERETE LA VOSTRA VITA

commento
IL Signore Gesù ci prepara ad accogliere nel modo migliore l’avvento delle “realtà ultime” alle quali è strettamente legato il tema del giudizio che riguarderà ogni persona una volta compiuta la propria esistenza terrena. Il messaggio che ci rivolge è chiaro: «Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita» (Vangelo). La perseveranza che Egli chiede è anzitutto quella che si esercita nell’adesione piena a Lui e al suo messaggio di salvezza, che esclude categoricamente il prestare ascolto a falsi profeti che gridano: «Sono io!», o che predicono con presunzione: «Il tempo è vicino».
Nonostante la chiarezza del suo annuncio, però, le prime comunità cristiane, qualche anno dopo la morte e la risurrezione di Gesù, cadranno in quest’errore. Fra queste, quella di Tessalonica, che ha bisogno di essere ripresa su questo punto dall’Apostolo Paolo (II Lettura). La parola certa di Gesù, inoltre, porta a compimento quanto aveva già annunciato il profeta Malachìa, secondo il quale, gli arroganti e malvagi del presente saranno strappati alla radice nel Giorno del Signore, mentre i fedeli al suo Nome saranno illuminati dal sole di ogni giustizia (I Lettura).

Guido Colombo, ssp

«LA GIOIA DELL’AMORE». QUI C’È LA FAMIGLIA!

Papa Francesco benedicente
NON è certamente possibile riassumere in poche righe un documento lungo e ricco come l’esortazione post-sinodale Amoris Laetitia di papa Francesco. È lo stesso papa ad indicarci però la sua struttura essenziale, al paragrafo 6, invitando nello stesso tempo non ad una immediata lettura integrale, magari un po’ affrettata, bensì ad un suo approfondimento paziente, una parte dopo l’altra.
Ma la domanda, un po’ provocatoria, che possiamo porci, è la seguente: perché leggerla? Vale la pena fare lo sforzo di addentrarci nei suoi 325 paragrafi per complessive 264 pagine, numeri che sembrerebbero spaventare il comune lettore?
La risposta, chiara e forte, è sì: è un impegno non solo utile, ma anche bello, che alla fine può contribuire ad aumentare nel lettore la sua personale “laetitia”. Perché? Non certo perché è un documento che presenta tali novità dottrinali da rivoluzionare l’insegnamento della Chiesa, consentendo quello che finora era stato proibito.
Una simile lettura appartiene solo a chi intende la dottrina come un “monolite” (per usare un’espressione di papa Francesco), immutabile, sempre uguale a se stesso e avulso dalla storia e dalla cultura in cui la Chiesa è immersa. No, il cambiamento è nello sguardo e nel linguaggio.
Francesco infatti ci invita ad avere lo sguardo di Gesù, che mentre «proponeva un ideale esigente, non perdeva mai la vicinanza compassionevole alle persone fragili come la samaritana o la donna adultera» (n. 38), e lo fa con un linguaggio concreto, impastato a un tempo di vita quotidiana e di sapienza biblica, come nello splendido commento al Cantico della Carità di San Paolo contenuto nei paragrafi 90-119. E allora buona, anzi allegra lettura!

Pietro Boffi, Centro internazionale Studi Famiglia

Per ricevere l’Esortazione apostolica sull’amore nella famiglia “Amoris Laetitia!”, di Papa Francesco, pagine 264, Euro 2,90, rivolgersi ai Periodici San Paolo, Tel. 0248027575. E- mail: abbonamenti@stpauls.it

IL VANGELO

«Il Vangelo è il libro della misericordia di Dio, da leggere e rileggere, perché quanto Gesù ha detto e compiuto è espressione della misericordia del Padre».

Papa Francesco


NB: Oggi si celebra la 66° giornata nazionale del ringraziamento. (vedi Benedizionale, pag. 764 - 769).

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, la Parola di Dio ci ha ammoniti ad attendere senza timore e senza superficialità il ritorno del Signore. Certi che non mancherà la sua protezione nel cammino della nostra vita.

Preghiamo insieme dicendo: A - Ascoltaci, o Signore.

1. Per la Chiesa, perché sappia dare testimonianza anche davanti a governatori e re, e davanti alla società, che spesso ostacolano e impediscono l’annuncio con l’indifferenza e l’avversione. Preghiamo:

2. Per la società civile, perché nessuno rimanga inoperoso, ma tutti cerchino e possano avere un lavoro dignitoso e adeguato. Preghiamo:

3. Per coloro che sono nella prova e nella sofferenza, perché il giorno del Signore sia esperienza autentica di incontro con il Medico celeste. Preghiamo:

4. Per coloro che hanno responsabilità educative, perché siano un esempio e un incoraggiamento per le nuove generazioni. Preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C - Accetta, o Padre, le nostre suppliche e per l’intercessione di Maria rendici capaci di accogliere la tua Parola fatta carne perché possiamo godere pienamente della tua salvezza. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

XXXIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

14 L Al vincitore darò da mangiare dell’albero della vita. Rimproverato per le sue grida, il cieco gridava ancora più forte. Gesù si ferma, lo chiama, gli restituisce la vista e loda la sua fede. Veramente bisogna pregare sempre, senza stancarsi. S. Rufo; S. Teodoto; B. Maria Luisa Merkert. Ap 1,1-5a; 2,1-5a; Sal 1,1-4.6; Lc 18,35-43.

15 M Il vincitore lo farò sedere con me, sul mio trono. Se la missione del Salvatore è quella di salvare, la conversione del peccatore dovrebbe riempirci di gioia, perché è segno della vittoria della misericordia di Dio. Eppure, “tutti mormoravano”. Siamo invidiosi, “perché Dio è buono”? S. Alberto Magno (m.f.); S. Leopoldo il Pio; S. Sidonio. Ap 3,1-6.14-22; Sal 14,2-5; Lc 19,1-10.

16 M Santo, santo, santo il Signore Dio, l’Onnipotente. La manifestazione del regno di Dio non è un problema di nostra competenza. Gesù lascia capire che essa non è immediata; il nostro impegno è quello di cooperare con tutte le forze perché il regno si realizzi. S. Margherita di Scozia (m.f.); S. Geltrude di Helfta. Ap 4,1-11; Sal 150,1-5; Lc 19,11-28.

17 G Hai fatto di noi, per il nostro Dio, un regno e sacerdoti. Quanti ciechi hanno acquistato la vista e visto Gesù. Gerusalemme, al contrario, si è ostinata nella sua cecità, meritando la distruzione. Il pianto di Gesù esprime il contrasto tra l’amore di Dio e l’ostinazione degli uomini. S. Elisabetta di Ungheria (m.f.); S. Aniano; S. Ilda. Ap 5,1-10; Sal 149,1-6; Lc 19,41-44.

18 V Annunzierò ai fratelli la salvezza del Signore. Al valore infinito del sacrificio di Gesù corrisponde la sua efficacia, che lo rende irripetibile. Eppure, proprio l’effusione del sangue, ossia la sua morte cruenta, diventa causa di scandalo per gli stessi suoi discepoli. Dedicazione delle Basiliche dei Ss. Pietro e Paolo apostoli (m.f.); S. Oddone. At 28,11-16.30-31; Sal 97,1-6; Mt 14,22-33.

19 S Benedetto il Signore, mia roccia. I sadducei, diversamente dagli scribi, non credono nella risurrezione dei morti, convinti di trovare un appoggio nella legge del levirato. Gesù si richiama al Dio dei viventi e alla diversità tra la vita presente e quella futura. S. Abdia pr.; S. Barlaam; B. Giacomo Benfatti. Ap 11, 4a-12; Salmo 143,1-2.9-10; Lc 20,27-40.

[20 D Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo / C (S. Teonesto) 2 Sam 5,1-3; Sal 121,1-2.4-5; Col 1,12-20; Lc 23,35-43].

Tarcisio Stramare osj

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009.

Inizio: Tutta la terra canti a Dio (310); Tu, festa della luce (380).
Salmo responsoriale: Modulo: M° M. Chiarapini; Ritornello: Terra tutta, da’ lode a Dio (306).
Processione offertoriale: Quanta sete nel mio cuore (376).
Comunione: Passa questo mondo (300); Tu, quando verrai (308).
Congedo: Gioisci, piena di grazia (215).

ACCOMPAGNAMENTO
Clicca sull'immagine per ingrandire:

Accompagnamento


Archivio

Vai