30 ottobre 2016

Zaccheo si lasciò incontrare da Gesù e con gioia gli aprì il cuore. In questo Giubileo della misericordia lasciamoci toccare dalla parola di Gesù, medico delle anime e dei corpi. Egli ci invita alla conversione. Non c’è casa in cui non possa entrare la salvezza.

UN UOMO DI NOME ZACCHEO VOLEVA VEDERE GESÙ

commento
DAVVERO sono meravigliose queste parole della Sacra Scrittura, la lettera di Dio agli uomini: «Tu sei indulgente con tutte le cose, perché sono tue, Signore, amante della vita». Di poco conto come la polvere o una goccia di rugiada, non possiamo certamente contrapporci alla potenza di Dio. Ciò che chiude gli occhi di Dio sui peccati degli uomini e trattiene il suo braccio è la sua compassione, che lo porta ad aspettare il nostro pentimento. Egli dunque, ci ama e solo per questo ci ha chiamati all’esistenza. Siamo suoi e, perciò, ha somma cura di noi (I Lettura).
Nessuna meraviglia, che Dio sia venuto a cercarci personalmente attraverso suo Figlio, che si è fermato là dove pensavamo di rimanere nascosti, ci ha chiamati per nome, ha voluto entrare e fermarsi nella nostra casa. È così che ci siamo pentiti e abbiamo ritrovato la gioia (Vangelo). Nonostante tutto questo, siamo sempre così fragili che abbiamo bisogno di pregare continuamente il Signore, perché ci renda sempre degni della sua chiamata e porti lui stesso a compimento la sua opera. Ogni gloria a Dio, dunque, che opera secondo la sua grazia (II Lettura).

Tarcisio Stramare, osj

PREGARE DIO PER I VIVI E PER I MORTI

Albrecht Durer (1471-1528). Mani in preghiera.
LE opere di misericordia proposte dalla Chiesa si suggellano con la preghiera: essa è veramente un’opera, la più gradita a Dio e sulla quale Gesù insiste più volte nel Vangelo. Ogni cristiano è sacerdote, la cui parola significa esattamente “intercessore”, cioè colui che “si mette in mezzo” tra l’umanità e la divinità, creando un ponte di dialogo fra l’uomo e Dio.
Spesso si pensa che la preghiera sia di minore importanza rispetto all’azione, che solo agendo con volontà ed entusiasmo i problemi si smuovano e risolvano; tuttavia, ci si rende sempre conto che alla fin fine l’uomo fallisce se prima di agire non interpella Dio, se non discerne la sua volontà e allora comprende come davvero la preghiera sia necessaria.
Così è delle situazioni e delle persone umane, con le loro fatiche e i loro travagli, ma così è anche di quanti ci hanno preceduti nella morte. La Lumen gentium, il documento conciliare sulla Chiesa, afferma che «L’unione di quelli che sono ancora in cammino coi fratelli morti nella pace di Cristo non è minimamente spezzata; anzi, secondo la perenne fede della Chiesa, è consolidata dallo scambio dei beni spirituali» (n. 49).
Di qui l’opportunità di pregare per i defunti, affidando al Signore non solamente quanti conosciamo o quelli a cui abbiamo voluto bene, ma anche coloro che non abbiamo saputo amare, che non abbiamo conosciuto, fino a intercedere per coloro che sono più bisognosi della misericordia di Dio.

Tiberio Cantaboni

MADRE TERESA GRILLO

MADRE TERESA GRILLO nacque il 25 settembre 1855 in Alessandria. Dopo la morte del marito, il Colonnello dei Bersaglieri Giovanni Battista Michel, accolse dalla Vergine Maria la chiamata di diventare “Madre e sorella dei poveri, dei piccoli e dei sofferenti”. Si privò dei suoi beni e si dedicò ai bisognosi. Fondò le Piccole Suore della Divina Provvidenza, l’8 gennaio 1899, con il carisma: «Abbandono alla divina Provvidenza nel servizio ai più poveri». Si sviluppò in Brasile, India e Polonia. Morì il 25 gennaio 1944, beatificata da san Giovanni Paolo II a Torino il 24 maggio 1988.
Per informazioni: Piccole Suore della Divina Provvidenza, Via Faà di Bruno, 89, 15100 Alessandria. Tel 3387264

SANTA GIANNA BERETTA MOLLA

SANTA GIANNA BERETTA MOLLA - Medico chirurgo specialista in pediatria dall’alto spessore umano e spirituale, amante dell’arte, del teatro e della musica, sposa nel 1955 l’ingegnere Pietro Molla, dirigente industriale. La nascita di tre figli rende la vita di Giovanna Beretta (1922 - 1962) ancora più gioiosa e colma d’amore. Nel settembre 1961, durante la quarta gravidanza quando le viene riscontrato un male all’utero, sceglie di non curarsi per tutelare la sua creatura. Con grandi fatiche porta a termine la gestazione dando alla luce la piccola Gianna Emanuela. Una madre esemplare: mettendo al primo posto la vita, diede la vita.

Cristina Santacroce

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, Dio è amante della vita e ha compassione di tutti. Con fiducia innalziamo per tutti la nostra preghiera.

Preghiamo dicendo insieme: Donaci, Signore, la tua salvezza
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1. Per la Chiesa di Dio, chiamata ad essere sempre e in ogni luogo strumento di comunione e testimonianza viva della misericordia di Dio verso l’uomo ferito, preghiamo:

2. Per l’umanità disorientata ed inquieta, continuamente minacciata dalle armi e dai profondi conflitti sociali, preghiamo:

3. Per tutte quelle persone che, per motivi diversi, sono stanche e sfiduciate e sono tentate di rassegnarsi alla lotta di fronte alle difficoltà della vita quotidiana, preghiamo:

4. Per coloro che, ingannati dai miti della vita facile, si trovano su strade di delusione e di tristezza e sono alla ricerca di Dio e della sua misericordia, preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C - Padre buono e misericordioso che hai inviato il tuo Figlio per cercare e salvare ciò che era perduto, vieni incontro alla nostra miseria e donaci la tua salvezza. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

XXXI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

31 L Custodiscimi presso di te, Signore, nella pace. Il Vangelo pone l’accento sulla gratuità e sulla scelta preferenziale dei poveri che rendono beati chi li mette in pratica. S. Quintino; B. Tommaso da Firenze; S. Volfgango. Fil 2,1-4; Sal 130,1-3; Lc 14,12-14.
[01 M Tutti i Santi. Solennità (bianco). Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore. S. Cesario; S. Licinio. Ap 7,2-4.9-14; Sal 23,1-6; 1Gv 3,1-3; Mt 5,1-12a]. Vedi foglio a parte.

02 M Commemorazione di tutti i fedeli defunti (viola). Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi. Oppure: Il Signore è mia luce e mia salvezza. La vita del cristiano è sorretta dal Signore Gesù a cui dobbiamo sempre volgere il nostro sguardo fiduciosi della promessa di eternità. S. Giusto. Gb 19,1.23-27a; Sal 26,1.4.7-9.13-14; Rm 5,5-11; Gv 6,37-40.

03 G Gioisca il cuore di chi cerca il Signore. Il tema gioia unisce la Liturgia della parola di oggi e indica sia la gioia di Paolo che nasce dalla conoscenza di Cristo e dal suo annuncio, sia la gioia del Padre che si rallegra per un peccatore che si converte. S. Martino de Porres (m.f.); S. Berardo; S. Silvia. Fil 3,3-8a; Sal 104,2-7; Lc 15,1-10.

04 V S. Carlo Borromeo, Vescovo. Memoria (bianco). Andremo con gioia alla casa del Signore. San Paolo ci invita a scegliere tra la via dei gaudenti e la fedeltà ai comandamenti di Dio, ognuna con un diverso esito finale. S. Modesta; B. Elena Enselmini. Fil 3,17 – 4,1; Sal 121,1-5; Lc 16,1-8.

05 S Beato l’uomo che teme il Signore. Amore e servizio sono due termini che bene possono sintetizzare l’agire di ogni cristiano. S. Donnino; S. Guido M. Conforti; B. Gregorio Lakota. Fil 4,10-19; Sal 111,1-2.5-6.8-9; Lc 16,9-15.

[06 D XXXII Domenica del T.O. / C (S. Leonardo) 2Mac 7,1-2.9-14; Sal 16,1.5-6.8.15; 2Ts 2,16 – 3,5; Lc 20,27-38].

Enrico Maria Beraudo

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009.

Inizio: Dammi, Padre, di cantare (275); Tutta la terra canti a Dio (310).
Salmo responsoriale: Modulo: M° M. Chiarapini; Ritornello: Terra tutta, da’ lode a Dio (306).
Processione offertoriale: Benedetto sei tu, Signore (260-261).
Comunione: Donaci, Signore, un cuore nuovo (81) Tu percorri con noi (307).
Congedo: Gioia del cuore (279).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento


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