13 settembre 2015

Al cristiano di ogni tempo Gesù chiede di sfrondare la propria vita da idoli e falsi dèi, da pregiudizie da certezze solo umane, affinché possa fare, come
Pietro, la sua professione di fede in lui. Seguire  Cristo significa percorrere in spirito il suo cammino,che conduce alla gloria attraverso la croce.

«IL FIGLIO DELL’UOMO DOVEVA SOFFRIRE MOLTO…»

«Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose a Gesù: «Tu sei il Cristo».

«Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose a Gesù: «Tu sei il Cristo»

NELLA sua lettera (II Lettura) Giacomo ci invita a tenere insieme fede e opere: la fede deve incarnarsi nella vita e la vita lasciarsi plasmare dalla fede. È quanto vive il misterioso servo del Signore di cui ci parla Isaia (I Lettura), che può affrontare la persecuzione perché ha un orecchio aperto all’ascolto della Parola e confida, con fede ferma nella prova, nell’aiuto di Dio. Con questo suo atteggiamento prefigura la vicenda di Gesù (Vangelo), che potrà affrontare la sua passione – che oggi in Marco annuncia per la prima volta ai discepoli – proprio in forza della sua confidenza nel Padre. Questo deve diventare il cammino del discepolo. Con Pietro siamo anche noi sollecitati a professare una fede – «Tu sei il Cristo» – che deve diventare sequela, disponibilità a seguire Gesù lungo la stessa strada e con il suo stesso atteggiamento. La fede in Gesù diventa allora fede nella sua promessa: perdere la propria vita per causa sua e del Vangelo (non solo nel martirio di sangue, ma nei piccoli gesti di un servizio feriale) anziché al fallimento, ci consegna alla pienezza della vita vera.
fr Luca Fallica, Comunità SS. Trinità, Dumenza

IL GALLO


“Gallo”, illustrazione di Alfredo Brasioli, 2014.

“Gallo”, illustrazione di Alfredo Brasioli, 2014.

DOTATO di cresta, bargigli e coda piumata, il gallo (in ebraico sewki; in greco alektor) è noto nell’Antico Testamento come animale dotato di «intelligenza» (Gb 38,36) e «aggressività» (Pr 30,31). Tra le caratteristiche più note, vi è il «canto » che annuncia il giorno. Il gallo è menzionato durante l’ultima Cena nella predizione del rinnegamento di Simon Pietro (Mt 26,34). Le narrazioni evangeliche concordano nel far seguire al triplice rinnegamento di Pietro il «canto del gallo» (Mt 26,74; Mc 14,72; Lc 22,60), anche se alcuni autori hanno dubitato della presenza reale di questo volatile nella Città santa, ipotizzando il valore simbolico di tale episodio. Assente del tutto nell’Antico Testamento, la gallina (in greco ornis) è citata in occasione del lamento di Gesù su Gerusalemme, assumendo l’immagine della «chioccia» che si prende cura dei suoi piccoli (Mt 23,37; Lc 13,34). Nell’insegnamento sulla provvidenza divina, Gesù fa cenno alle «uova» (di gallina), che erano comune alimento del suo tempo (Cfr Lc 11,12-12).
Giuseppe de Virgilio, biblista

15 settembre - Santa Caterina Fiesci

SANTA CATERINA FIESCHI - Nacque nel 1447 in una nobile famiglia genovese. Sposa a sedici anni di Giuliano Adorno, marito piuttosto infedele, condusse per anni anche lei una vita frivola e mondana, che abbandonò dopo un incontro con la sorella suora. Da allora la sua vita fu segnata da esperienze mistiche e iniziative di carità attraverso la Compagnia delle Dame della Misericordia. Nel 1497 fondò la prima Compagnia del Divino Amore, fondamentale per la Riforma cattolica. Morta nel 1510, venne canonizzata nel 1737.
Luigi Giovannini,
ssp

IN PREGHIERA CON IL SALMO 114 / 115

Mentre attendiamo il tuo avvento glorioso, Signore Gesù, svela a noi la tua infinita misericordia. Come servi fedeli chiediamo giustizia vera e preghiamo per la liberazione di chi è schiavo del male. Nella tua onnipotenza proteggi i piccoli che gridano a te e chiedono di camminare alla tua presenza verso il tuo Regno

Lottava per il diritto alla terra dei contadini

Il 12 febbraio di dieci anni fa suor Dorothy Stang, 73 anni, statunitense di nascita, brasiliana di adozione, cammina verso la comunità La Esperança, a 53 chilometri da Anapu, nello Stato del Para. Sono circa le 7,30 di un sabato piovoso quando la religiosa di Nostra Signora di Namur viene avvicinata da Rayfran das Neves Sales e Clodoaldo Carlos Batista. Per suor Dorothy sarà l’ultimo incontro. Rayfran chiede alla suora se ha un’arma. Lei estrae la Bibbia e legge le “Beatitudini”. «Dio vi benedica, figli miei», augura loro e riprende il cammino. In quell’istante, la raggiunge il primo dei sei proiettili. «Dorothy ha dato letteralmente il suo sangue per i poveri dell’Amazzonia», ha commentato Dom Erwin Krauter, vescovo di Xingu. «Io preferisco dire che il suo corpo è stato “piantato” là, proprio tra gli alberi, che lei difendeva. Il ricordo della sua azione è vivo».

Preghiera dei fedeli

C -- Fratelli e sorelle, la croce di Cristo è il segno di quel dono di sé che rende preziosa la nostra vita per l’eternità. Con questa fede facciamoci interpreti davanti a Dio delle gioie, delle fatiche e delle speranze della Chiesa e di tutti gli uomini.

A - Esaudisci, Signore, la nostra preghiera

1. Per la Chiesa qui presente e sparsa nel mondo intero, perché sempre e dovunque sia luogo dove ognuno si senta accolto, rispettato e amato, preghiamo.

2. Per coloro che hanno scelto di seguire Cristo con totale dedizione al servizio del Vangelo, perché sostenuti dalla nostra preghiera e dalla nostra solidarietà possano affrontare con coraggio ogni difficoltà, preghiamo.

3. Per quanti sono profondamente segnati nel corpo e nello spirito dalla sofferenza, perché la fraterna carità sia per loro lo strumento evangelico per continuare a credere e a sperare, preghiamo.

4. Per tutti noi, che per il Battesimo siamo chiamati a mettere la nostra vita al servizio dell’amore, perché mai ci stanchiamo di fare il bene nel segno dell’evangelica gratuità, preghiamo.

Intenzioni della comunità locale

C - Dio grande e buono, che nella vita donata hai posto la misura della nostra fede, donaci la luce e la forza del tuo santo Spirito perché possiamo sempre seguire il tuo Cristo che vive e regna nei secoli dei secoli.
A - Amen.

XXIV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

14 L Esaltazione della Santa Croce. Festa (rosso). Non dimenticate le opere del Signore! Per salire al cielo è necessario unirsi a colui che è disceso dal cielo e ne conosce la via. L’innalzamento di Gesù sulla croce significa che è possibile raggiungere la vita eterna solo unendosi a lui. S. Gabriele T.D. Nm 21,4b-9 opp. Fil 2,6-11; Sal 77,1-2.34-38; Gv 3,3,13-17

15 B. Vergine Maria Addolorata. Memoria (bianco). Salvami, Signore, per la tua misericordia. Gesù si preoccupa di dare a noi una madre («Ecco tuo figlio») prima ancora di affidare sua madre a noi («Ecco tua madre»). L’amore di Gesù per noi non conosce limiti. S. Caterina da Genova. Eb 5,7-9; Sal 30,2-6.15-16.20; Gv 19,25-27 opp. Lc 2,33-35.

16 M Santi Cornelio Papa e Cipriano Vescovo, martiri. Memoria (rosso). Grandi sono le opere del Signore. L’atteggiamento dei bambini verso i loro coetanei spiega come sia possibile rendere vano il disegno di Dio su di noi. S. Eufemia. 1Tm 3,14-16; Sal 110,1-6; Lc 7,31-35.

17 G Grandi sono le opere del Signore. Sorge spontanea la domanda sull’amore: «I peccati ci sono rimessi perché abbiamo amato, o amiamo perché ci sono stati rimessi?». Ebbene, causa è l’amore di Dio, di conseguenza il nostro. S. Roberto Bellarmino (m.f.); S. Colomba; S. Satiro. 1Tm
4,12-16; Sal 110,7-10; Lc 7,36-50.

18 V Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Nessuno è escluso dalla missione evangelizzatrice. Le donne sono collocate accanto ai Dodici e indicate con i loro propri nomi. S. Giuseppe da Copertino; S. Eustorgio; S. Arianna. 1Tm 6,2c-12; Sal 48,7-10.17-20; Lc 8,1-3.

19 S Presentatevi al Signore con esultanza. Il seme è certamente buono, perché è «la parola di Dio»; il terreno può dare risultati differenti. S. Gennaro (m.f.); S. Mariano; S. Ciriaco.1Tm 6,13-16; Sal 99,2-5; Lc 8,4-15.

20 D XXV Domenica del T. O. / B (Ss. Andrea Kim T., Paolo Chong e c.) Sap 2,12.17-20; Sal 53,3-6.8; Gc 3,16 - 4,3; Mc 9,30-37].

Tarcisio Stramare, osj

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI:
da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009.
Inizio: Cristo Gesù, Salvatore (273); Signore,brucia il cuore (379).
Rit. del Salmo responsoriale: M° A. Parisi; Oppure: Rit. comune: Beato chi cammina (259).
Processione offertoriale: Quando venne la sua ora (120).
Comunione: Sei tu, Signore, il pane (378); O Gesù, tu sei il pane (367).
Congedo: Conducimi tu (271).

 


ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento

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