20 agosto 2017

Accogliamo una grande lezione da Gesù, nel Vangelo: il dono del Signore è per chi chiede con fiducia. Solo la fede dà accesso al pane dei figli sia per Israele sia per i pagani, come per la donna Cananea. Tocchiamo qui con mano l’universalità della salvezza.

«DONNA, GRANDE È LA TUA FEDE! AVVENGA COME DESIDERI»

Commento - Disegno: Stefano Pachì
LA salvezza non è un privilegio e Dio non fa distinzioni tra uomini di differenti popoli, culture, razze e lingue. Sembra il filo conduttore della Liturgia della Parola odierna. Il brano del Vangelo di Matteo mette in luce la grande fede della donna cananea che implora Gesù di liberare sua figlia da un demonio. In un primo momento il Messia non esaudisce le preghiere, ma lo fa solo dopo l’intercessione degli apostoli e la perseveranza della donna, che chiede insistentemente e con fiducia.
L’episodio mostra come con Cristo la salvezza diventi universale e raggiunga ogni uomo della terra, non solo i membri del popolo eletto. Tutte le nazioni, infatti, saranno riunite nella Gerusalemme celeste, fondata non più in Sion, ma sul Messia. Per potervi abitare occorre una condizione: la fede. Il profeta Isaia nella prima lettura già aveva intravisto che con l’avvento del Messia il tempio sarebbe diventato «casa di preghiera per tutti i popoli». In essa Dio riunirà non solo i dispersi di Israele, ma anche tutti gli altri uomini. L’apostolo Paolo nella seconda lettura ci ricorda che la misericordia e la salvezza di Dio sono irrevocabili.

Nicola Gori

«BEATI I PERSEGUITATI PER LA GIUSTIZIA»

IL martirio è la testimonianza della fede e dell’amore a Cristo. Il martire è colui che, perseguitato come Cristo, vive e muore come Cristo, con i sentimenti di amore e di perdono, di fiducia totale nel Signore e di abbandono nelle sue mani. Questi è proclamato “beato”. Martiri sono considerati non soltanto quelli che vengono messi a morte espressamente per la fede in Cristo, ma anche quelli che danno la vita per amore del prossimo, come san Massimiliano Maria Kolbe (1894-1941); quelli che vengono uccisi perché difendono i diritti degli oppressi, come il beato Oscar Romero.
Vi sono due forme di persecuzione. La prima è la persecuzione cruenta, operante oggi più che nel passato, in tanti Paesi intolleranti, che incarcerano, torturano, uccidono barbaramente i cristiani. C’è un’altra forma di persecuzione, più subdola, che mette in azione un sistematico dileggio culturale nei confronti della fede, tende ad emarginare i cristiani e si serve dei mass media per diffondere in modo massiccio una mentalità atea. Per noi cristiani dell’Occidente, il pericolo più grave è l’assuefazione al clima di secolarismo diffuso. Il sangue dei cristiani potrà destarci?

Mons. Giuseppe Greco
Illustrazione di A: Brasioli 2016 - Corteo di salvadoregni con il ritratto di mons. Oscar Romero. Foto Bertotti, archivio Periodici S. Paolo Milano
ARNULFO OSCAR ROMERO (1917 – 1980). Nato da famiglia di umili origini, completò la sua formazione alla Pontificia Università Gregoriana. Nel 1974 fu nominato vescovo di Santiago de Maria. Qui prese contatto con la popolazione stremata dalla povertà e oppressa dalla dittatura militare. Nel 1977 venne nominato arcivescovo di San Salvador. Il 24 marzo 1980, mentre elevava l’Ostia per la consacrazione, fu ucciso. La sua morte è quella di un vescovo che si oppose al male per il bene dei fedeli. Beatificato il 23 maggio 2015. La liturgia lo ricorda il 24 marzo.

BEATA TERESA GRILLO MICHEL

BEATA TERESA GRILLO MICHEL nacque il 25.9.1855 a Spinetta Marengo (AL) da famiglia benestante. A 22 anni andò sposa a Giovanni Battista Michel, colto e valoroso militare. Rimasta vedova nel 1891, senza diventare madre, abbandona la vita agiata per dedicarsi servizio dei poveri. L’8 gennaio 1899 fonda la Congregazione delle Piccole Suore della Divina Provvidenza per il servizio presso gli orfani, gli anziani abbandonati e i disabili. Morì in Alessandria il 25 gennaio 1944. Il suo carisma è sapere coniugare la fede e l’amore di Dio Provvidenza con la sofferenza del prossimo, e a volte con la privazione del necessario. Beatificata da san Giovanni Paolo II il 24 maggio 1998. http://www.piccolesuoredelladivinaprovvidenza.it

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, come la donna Cananea, eleviamo il nostro grido al Signore perché abbia pietà di noi e ascolti la nostra supplica.

Preghiamo insieme dicendo: Signore, Figlio di Davide, ascoltaci.

1.
Per la Chiesa, perché viva sempre in atteggiamento di dialogo e concordia con le altre confessioni religiose e promuova il bene dell’umanità intera. Preghiamo:

2. Per quanti sono vittime di discriminazione ed emarginazione, perché vengano raggiunti da persone attente alla loro situazione, e si sentano accolti e reintegrati nella loro dignità. Preghiamo:

3. Per gli ammalati e i sofferenti, per quanti vivono nel disagio economico o morale, perché la mano del Signore si stenda su di loro attraverso il servizio premuroso di molti cristiani. Preghiamo:

4. Per la nostra comunità, perché dalla Parola e dall’Eucaristia attinga sempre più spirito di fede e capacità di amore. Preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C -
Padre, che ascolti il grido del povero, tendi l’orecchio alla nostra preghiera e donaci il conforto della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

XX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

21 L S. Pio X, papa. Memoria (bianco). Ricordati di noi, Signore, per amore del tuo popolo. C’è una differenza tra l’uomo buono e quello perfetto: il primo, osserva i comandamenti; il secondo si libera da ogni attaccamento terreno, facendosi un tesoro in cielo. S. Ciriaca; S. Privato. Gdc 2,11-19; Sal 105,34-37.39-40.43ab.44; Mt 19,16-22.

22 M B.V. Maria Regina. Memoria (bianco). Sia benedetto il nome del Signore, da ora e per sempre. La memoria di origine devozionale fu istituita nel 1955 da Pio XII. Maria partecipe della gloriosa regalità universale di Cristo, è proposta come modello e segno di speranza per i cristiani. S. Filippo Benizi. Is 9,1-6; Sal 112,1-8; Lc 1,26-38.

23 M Signore, il re gioisce della tua potenza! Lavoratori della vigna del Signore: tutti a tutte le ore, ciascuno con la ricompensa dovuta. S. Rosa da Lima (m.f.); S. Zaccheo; S. Flaviano. Gdc 9,6-15; Sal 20,2-7; Mt 20,1-16.

24 G S. Bartolomeo apostolo. Festa (rosso). I tuoi santi, Signore, dicono la gloria del tuo regno. La figura di un israelita in cui non c’è falsità: ecco il simbolo di tutti coloro che, come Natanaele o Bartolomeo, sono stati pensati e chiamati dal Signore. S. Giovanna Antida Thouret. Ap 21,9b-14; Sal 144,10-13.17-18; Gv 1,45-51.

25 V Loda il Signore, anima mia. Ecco il comandamento che esprime in sintesi la Legge e i Profeti: amare Dio e amare il prossimo. S. Ludovico (m.f.); S. Giuseppe Calasanzio (m.f.); S. Genesio. Rt 1,1.3-6.14b-16.22; Sal 145,5-10; Mt 22,34-40.

26 S Benedetto l’uomo che teme il Signore. Non basta dire, ma bisogna fare, riconoscendo come unico Maestro il Cristo e, come unico Padre, Dio. S. Melchisedek; S. Anastasio; S. Eleuterio. Rt 2,1-3.8-11; 4,13-17; Sal 127,1-5; Mt 23,1-12.

[27 D XXI Domenica del T.O. / A (S. Monica; B. Angela da Foligno) Is 22,19-23; Sal 137,1-3.6.8; Rm 11,33-36; Mt 16,13-20].

Pasquale Giustiniani

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009, 5 Ristampa. 

Inizio: Lodate Dio (669); Te lodiamo, Trinità (733).
Salmo responsoriale: da Il canto del Salmo responsoriale (ElleDiCi 2011); Ritornello: Terra tutta da’ lode a Dio (736).
Processione offertoriale: Tu, fonte viva (740).
Comunione: Mistero della cena (678); Passa questo mondo (702).
Congedo: Madre del Salvatore (584).

ACCOMPAGNAMENTO
Clicca sull'immagine per ingrandire:

Accompagnamento


Archivio

Vai