31 luglio 2016

Oggi la parola di Dio ci parla della beatitudine della povertà. Non è facile metterla in pratica perché siamo avvolti da una mentalità che basa la felicità sull’avere e sul disporre di molti beni. Sia questa liturgia un richiamo per ravvivare il nostro amore a Dio e ai fratelli e così ottenere l’autentico tesoro della felicità evangelica.

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, ci rivolgiamo a Dio nostro Padre, perché la Parola che abbiamo ascoltato penetri davvero nei nostri cuori e li converta.

Con fede diciamo:Ascoltaci, o Signore.

1. Per la Chiesa, perché si incammini decisamente verso il Regno di Dio con la libertà e la povertà insegnatele da Cristo, preghiamo:

2. Per i responsabili dell’economia e della politica perché si mettano davvero a servizio di un’autentica giustizia sociale, preghiamo:

3. Per le famiglie provate dalla crisi economica perché non manchino nei loro confronti, da parte delle comunità civile ed ecclesiale, concrete azioni di solidarietà, preghiamo:

4. Per la nostra assemblea liturgica perché dall’Eucaristia celebrata impari ad aprire il cuore e le mani alle necessità dei fratelli, preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C - Dio onnipotente ed eterno, dona al mondo la pace nella giustizia e nella fraternità e confermaci tutti nel tuo santo servizio. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

CATACOMBE DI SANTA DOMITILLA

Interno Basilica Sotterranea Santi Nereo e Achilleo.
LE Catacombe di Domitilla sono tra le più vaste di Roma, includono una Basilica semi ipogea e 17 km di gallerie. Visitando questo sito si avrà la possibilità di conoscere più da vicino alcuni aspetti della vita delle comunità cristiane dei primi secoli, la loro fede nella resurrezione e nella vita eterna, ammirandone la testimonianza rimasta fissata nel corso dei secoli nelle decorazioni simboliche sui frammenti lapidei e i magnifici affreschi, segno del rapporto con Dio e del culto dei martiri sepolti in questo antico cimitero.
La Basilica sotterranea è costruita alla fine del IV secolo durante il pontificato di Papa Damaso (366-384): essa fu dedicata ai santi Martiri Nereo e Achilleo sepolti sotto l’area absidale nei pressi della tomba di santa Petronilla.
Le prime gallerie nell’area donata ai cristiani da Flavia Domitilla, nipote dell’imperatore Vespasiano, vennero scavate tra la fine del II secolo e l’inizio del III. Esse sorsero vicino ad un preesistente Ipogeo detto “dei Flavi” consistente in una galleria atta alla sepoltura in loculi e sarcofagi accanto al quale, più tardi, sorse un Triclinium, un ambiente dedicato alla celebrazione dei refrigeria, i banchetti funerari in memoria dei defunti.

Friedrich G. Foester

Per informazioni: Via delle Sette Chiese 282 - Tel. 0039.06.5110342. Sito web: www.domitilla.info. Indirizzo e-mail: info@domitilla.info

NON ASSOLUTIZZIAMO I BENI DI QUESTO MONDO

Un ricco ragionava tra sé...
LA lettera ai Colossesi (II lettura) ricorda a noi credenti che nel battesimo è avvenuta una profonda trasformazione: il modo di vivere che abbiamo “rivestito” è quello stesso di Cristo e pertanto dobbiamo volgerci alle “cose di lassù”. Non possiamo tornare a vivere da idolatri, assolutizzando i beni di questo mondo. La parabola dell’uomo ricco (Vangelo) mostra l’inconsistenza di chi vive la propria esistenza nell’assillo continuo di accumulare beni per poter avere un futuro agiato. Prima di tutto perché quei beni sono una falsa sicurezza: «la sua vita non dipende da ciò che egli possiede». Poi perché tutta la fatica e le preoccupazioni per accrescere e custodire quei beni avrà come esito inevitabile il lasciarli «a un altro che non vi ha per nulla faticato» (I Lettura).
Infine, quando al termine della sua vita si troverà davanti al giudizio di Dio, troppo tardi si renderà conto di essere radicalmente povero davanti a lui. L’attaccamento egoistico ai beni è idolatria, separa da Dio e rompe il rapporto di solidarietà col prossimo. Come uomini nuovi, abbiamo imparato da Cristo a condividere tutto con i fratelli: è questa la vera ricchezza che rimane per l’eternità.

Agatino Gugliara, ssp

XVIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

1 L S. Alfonso Maria de’ Liguori vescovo e dottore della Chiesa. Memoria (bianco). Insegnami, Signore, i tuoi decreti. Ha compassione, guarisce e sfama chi è nel bisogno: ecco lo stile di Gesù, che il credente deve imitare. Perdono della Porziuncola. Ger 28,1-17; Sal 118,29.43.79-80.95.102; Mt 14,13-21.

2 M Il Signore ha ricostruito Sion ed è apparso in tutto il suo splendore. Col Maestro non possiamo aver paura di nulla, neppure delle forze oscure del male. S. Eusebio di Vercelli (m.f.); S. Pietro G. Eymard; S. Stefano I. Ger 30,1-2.12-15.18-22; Sal 101,16-21.29.22-23; Mt 14,22-36.

3 M Il Signore ci custodisce come un pastore il suo gregge. La vera fede, come quella che Gesù riconosce nella donna Cananea, non conosce confini né geografici né religiosi. S. Asprenato; S. Martino; B. Agostino Kazotic. Ger 31,1-7; Sal da Ger 31,10-13; Mt 15,21-28.

4 G S. Giovanni M. Vianney, sacerdote. Memoria (bianco). Crea in me, o Dio, un cuore puro. Gesù chiarisce il vero senso del primato di Pietro parlando di sé come Servo sofferente; chi è primo, si faccia servo di tutti. S. Eleuterio. Ger 31,31-34; Sal 50,12-15.18-19; Mt 16,13-23.

5 V Salvaci, Signore, e donaci la vita. Credere significa anche soffrire per amore di Gesù Cristo; la testimonianza trasforma anche la sofferenza in redenzione. Dedicazione Basilica di s. Maria maggiore (m.f.); S. Emidio; S. Paride. Na 2,1.3; 3,1-3.6-7; Sal Dt 32,35.36.39.41; Mt 16,24-28.

6 S Trasfigurazione del Signore / C . Festa (bianco). Il Signore regna, il Dio di tutta la terra. Ascoltare il Figlio è compiacere al Padre: questa è l’indicazione dall’alto per noi, oggi. S. Cremete. Dn 7,9-10.13-14; opp. 2Pt 1,16-19; Sal 96,1-2.5-6.9; Mc 9,28-36.

[7 D XIX Domenica del T. O. / C (Ss. Sisto II e c; S. Gaetano) Sap 18,6-9; Sal 32,1.12.18-20.22; Eb 11,1-2.8-19; Lc 12,32-48].

Pasquale Giustiniani

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009.

Inizio: Cristo Gesù, Salvatore (273); Tu, festa della luce (380).
Salmo responsoriale: M° A. Parisi; Ritornello: Spero nel Signore (336).
Processione offertoriale: Tu, fonte viva (381).
Comunione: Tu sei come roccia (309); Pane vivo, spezzato per noi (373).
Congedo: Maria, madre della Chiesa (217).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento


APOSTOLATO DELLA PREGHIERA


Universale
: Perché lo sport sia un’opportunità di un incontro fraterno tra popoli e contribuisca alla causa della pace nel mondo.

Per l’Evangelizzazione: Perché i cristiani vivano la sequela del Vangelo dando testimonianza di fede, di onestà e di amore per il prossimo.

Dei Vescovi: Perché impariamo non solo a dare ma anche a ricevere dai poveri che accostiamo e aiutiamo.

Mariana: Perché Maria, Assunta alla gloria celeste in anima e corpo, risplenda sul nostro cammino, come segno di sicura speranza.

L’INDULGENZA PLENARIA DELLA “PORZIUNCOLA”

L'indulgenza si può acquisire ogni anno, una sola volta per sè o per un defunto, dalle 12 dell'1 agosto alla mezzanotte del 2, visitando una chiesa officiata dai Sacerdoti dell’Ordine Francescano o altra chiesa parrocchiale che ne abbia l’indulto, recitando il Padre Nostro e il Credo. Nei 15 giorni precedenti o seguenti si devono adempiere le tre solite condizioni: Confessione e Comunione sacramentali e una preghiera (un Padre Nostro, un’Ave Maria, o un'altra a scelta) secondo le intenzioni del Sommo Pontefice.

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