19 febbraio 2017

L’amore per i nemici così umanamente difficile da comprendere, fluisce dalla paternità universale di Dio e si deve concretizzare nei gesti della nostra vita quotidiana e nel nostro comportamento.

AVETE INTESO CHE FU DETTO: «ODIERAI IL TUO NEMICO…»

Gesù che predica
IL segreto della santità sta nel riconoscere Dio come nostro Padre (Vangelo). Questa consapevolezza ci fa considerare ogni uomo come un fratello, perché figlio dello stesso Padre. Nasce da qui l’esigenza di amare gli altri come elementi-base della nostra stessa famiglia. Come fare? Se guardiamo l’altro non con gli occhi del mondo, ma con quelli di Dio, potremo aprirci al comandamento dell’amore. È questo che permette di arrivare ad amare perfino i nemici, perché in essi scorgiamo il riflesso di Cristo che si è incarnato per salvarci tutti.
Solo allora potremo fare il salto di qualità e dal perdono giungere ad amare chi ci odia. Perché in ogni famiglia convivono Caino e Abele. Ma nessuno può cancellare il fatto che sono entrambi fratelli. Nel Levitico (I Lettura), il Signore invita i membri del suo popolo a essere santi. Possono diventarlo nella misura in cui riusciranno ad amare il prossimo come se stessi. Paolo (II Lettura) insiste sulla santità del battezzato che è diventato tempio di Dio.

Nicola Gori

«CERCARE IL VOLTO DI DIO»

Monache Clarisse di Paganica (L’Aquila). foto PSP / Giancarlo Giuliani
CON la Costituzione Apostolica Vultum Dei quaerere, Papa Francesco ha offerto un dono prezioso, frutto maturo dell’Anno della Vita Consacrata, un dono alla Chiesa, ma particolarmente alle donne chiamate dal Signore ad una vita dedicata esclusivamente alla preghiera, alla meditazione della Parola, al lavoro e al servizio della carità, nel silenzio della clausura.
«Carissime sorelle contemplative – dice Papa Francesco – che ne sarebbe senza di voi della Chiesa e di quanti vivono nelle periferie dell’umano? Con la vostra preghiera d’intercessione potete guarire le piaghe di tanti fratelli».
Ma per essere – come vuole il Papa – «fari che segnano la rotta da seguire, sentinelle del mattino che annunciano il Sole», con la sollecitudine di Padre, ci ricorda che la vita contemplativa non è un ripiegamento su se stessi, che la clausura non è una fuga o un rifugio.
Non siamo del mondo: perciò dobbiamo liberarci da tutto ciò che è proprio della mondanità: ma siamo nel mondo con il compito di testimoniare che la dimensione contemplativa della vita è patrimonio di ogni cristiano, che le vicende umane vanno guardate con gli occhi di Dio, che la contemplazione della Parola, dice il Papa, non conclude la sua dinamica fino a quando non arriva all’azione facendosi dono per gli altri, a cominciare dai più vicini. E, con un’ultima felicissima immagine, il Papa conclude: «Come Maria, siate anche voi scala attraverso la quale Dio scende per incontrare l’uomo e l’uomo sale per incontrare Dio e contemplare il Suo Volto nel Volto di Cristo». Grazie, Papa Francesco!

Le Carmelitane Scalze di Milano

SAN FILIPPO NERI

SAN FILIPPO NERI - Colto e saggio consigliere papale, sacerdote, per la letizia d’animo detto Il giullare di Dio, eremita per i vicoli della Roma del sec. XVI, soccorse viandanti, pellegrini, orfani e infermi, in special modo nell’Anno santo del 1550. Mistico e contemplativo verso il mistero eucaristico, Filippo Romolo Neri (Firenze, 21 luglio 1515 - Roma, 26 maggio 1595) manifestò una forte tensione d’amore verso i giovani, avvicinandoli a Dio all’insegna dell’arte e della musica. Fondò l’Oratorio, proclamato Congregazione da Papa Gregorio XIII nel 1575.

Cristina Santacroce

SANTA MADRE TERESA DI CALCUTTA, “PALADINA DI COMPASSIONE”

SANTA MADRE TERESA DI CALCUTTA, “PALADINA DI COMPASSIONE”. «Maria, Madre di Gesù, donami il tuo cuore, tanto bello, tanto puro, tanto immacolato, tanto pieno di amore e di umiltà, affinché io possa ricevere Gesù nel pane di vita, amarlo come tu lo amavi e servirlo nel suo doloroso travestirsi da più povero tra i poveri». Amen.

(Testo di Madre Teresa, consegnato a Padre Anthoni Joerge Kunnell, religioso camilliano, dietro un santino, 4 luglio 1994, Cfr L’Osservatore Romano 27 agosto 2016).

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, la bontà del Padre, mediante il Battesimo, ci ha inseriti nel grande disegno della salvezza. Supplichiamo il Signore, perché ci aiuti a leggere gli avvenimenti quotidiani alla luce della sua Provvidenza.

Preghiamo insieme e diciamo:  Ascoltaci, o Signore.

1.
Per la Chiesa, popolo santo di Dio, perché sia per tutta l’umanità segno del tuo amore di Padre, preghiamo:

2. Per coloro che hanno responsabilità politiche, educative, sociali, perché sappiano progettare e costruire la vera pace, che mai si arrende, che guarisce le ferite, che custodisce e fa progredire la vita, preghiamo:

3. Per noi cristiani, perché di fronte a coloro che ci odiano sappiamo iniziare un dialogo, sempre aperto all’ascolto e all’accoglienza, preghiamo:

4. Per questa assemblea liturgica, perché cerchi di vincere il male facendo del bene, nell’amare anche i nemici e chiedere a Dio di perdonarli, preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C -
La tua sapienza, o Padre, ci aiuti a camminare nelle tue vie, perché nelle vicende del mondo siamo sempre rivolti alla speranza che splende in Cristo Signore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

A - Amen.

VII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

20 L Il Signore regna, si riveste di maestà. Di fronte alle tragedie della vita, non bisogna tanto discutere, ma credere. Gesù ci offre il genuino criterio: tutto è possibile a chi ha fede. S. Eucherio; B. Giacinta Marto; S. Leone di Catania. Sir 1,1-10 (NV); Sal 92,1-2.5; Mc 9,14-29.

21 M Affida al Signore la tua vita. Solo agli intimi è dato di conoscere il mistero di morte-risurrezione: mistero di nascondimento, il cui simbolo è un piccolo. S. Pier Damiani (m.f.); B. Maria Enrica Dominici. Sir 2,1-13 (NV); Sal 36,3-4.18-19.27-28b.39-40; Mc 9,30-37.

22 M Cattedra di S. Pietro apostolo. Festa (bianco). Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. A Pietro il Padre ha rivelato che Gesù è il Cristo, Figlio del Dio vivente: ecco la chiave del Regno, costruito su una salda roccia! S. Margherita da Cortona. 1Pt 5,1-4; Sal 22,2-6; Mt 16,13-19.

23 G S. Policarpo, vescovo e martire. Memoria (rosso). Beato l’uomo che confida nel Signore. Il rigore delle parole di Gesù ci dice quanto sarebbe perverso un comportamento che desse scandalo al prossimo. B. Giuseppina Vannini. Sir 5,1-10 (NV); Sal 1,1-5; Mc 9,41-50.

24 V Guidami, Signore, sul sentiero dei tuoi comandi. Ogni vero matrimonio deve corrispondere alla volontà originaria del Creatore: ecco la letizia dell’amore indissolubile! S. Modesto; B. Tommaso M. Fusco; B. Costanzo Servoli. Sir 6,5-17; Sal 118,12.16.18.27.34-35; Mc 10,1-12.

25 S L’amore del Signore è per sempre. Essere come bambini, per avere la certezza del Regno dei cieli e accoglierlo con la stessa disponibilità. S. Nestore; S. Cesario; B. Domenico Lentini. Sir 17,1-13 (NV); Sal 102,13-18a; Mc 10,13-16.

[26 D VIII Domenica del T.O. / A; (S. Alessandro di Alessandria; S. Faustiniano) Is 49,14-15; Sal 61,2-3.6-9; 1Cor 4,1-5; Mt 6,24-34].

Pasquale Giustiniani

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009.

Inizio: Tutta la terra canti a Dio (310); Lodate Dio (288-289).
Salmo responsoriale: Modulo: M° P. Rimoldi; Ritornello: Cantiamo al Signore (151-152).
Processione offertoriale: Parole di vita (375).
Comunione: Quando venne la sua ora (120); Lo Spirito di Dio (291).
Congedo: Rallegrati, o Vergine Maria (55).

ACCOMPAGNAMENTO
Clicca sull'immagine per ingrandire:

Accompagnamento


Archivio

Vai