10 maggio 2015

Gesù ci parla più volte dell’amore di Dio. Un amore che deve essere testimoniato da noi cristiani sempre e verso tutti, come prezioso frutto del Vangelo. Solo l’amore può convincere il mondo a non chiudere le porte a Cristo, per non diventare un deserto

«QUESTO VI COMANDO: CHE VI AMIATE GLI UNI GLI ALTRI»

Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi».

Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi».

L’AMORE verso Dio e verso il prossimo è il leitmotiv della liturgia della Parola di questa domenica del tempo pasquale. Nel Vangelo, l’apostolo Giovanni annuncia che i battezzati in Cristo non sono più servi, ma amici di Dio. Il tratto distintivo dei discepoli del Maestro è quindi la familiarità, la vera e propria amicizia con Dio. Un’amicizia fondata non sul timore, ma sull’amore. È l’amore, infatti, che vivifica l’amicizia ed elimina ogni barriera, tanto da avvicinare la creatura al suo Creatore. È ancora l’apostolo Giovanni nella Seconda Lettura a sottolineare l’infinito amore di Dio nei confronti dell’umanità, che ferita dal peccato, ha sperimentato la salvezza operata da Cristo. Una redenzione gratuita compiuta dal Salvatore nel segno del suo amore. Gli Atti degli Apostoli (Prima Lettura) narrano l’episodio del centurione Cornelio che si inginocchia davanti a Pietro. In lui è simboleggiato ogni uomo, senza distinzione di razza, popolo o nazione chiamato all’amicizia con Dio e alla salvezza. Nicola Gori

ALLE FAMIGLIE FERITE

La comunità cristiana sia testimone dell’amore di Dio

GRANDE attenzione, nel percorso sinodale dal 2014 al 2015, è stata dedicata alle situazioni familiari in cui il legame di coppia, per i più svariati motivi, si è rotto, generando così una ferita in quella relazione sacramentale che la chiamata di Dio ha collocato nell’eternità.

“Sacra Famiglia”, di Luigi Filocamo.La fragilità dei coniugi qui sembra «dividere ciò che Dio ha unito», e l’interruzione di un progetto d’amore genera in tutti coloro che ne sono coinvolti sofferenza, conflitto, difficoltà nelle relazioni genitoriali. L’azione pastorale della comunità ecclesiale deve farsi carico e prossimità a queste esistenze ferite, esercitando un’accoglienza capace di testimoniare la misericordia di Dio verso tutti. «La Chiesa è chiamata a trovare forme di “compagnia” con cui sostenere questi suoi figli in un percorso di riconciliazione. Con comprensione e pazienza, è importante spiegare che il non poter accedere ai sacramenti non significa essere esclusi dalla vita cristiana e dal rapporto con Dio»(Sinodo Straordinario 2014, Instrumentum Laboris, n. 103). Perché il buon Pastore, per salvare chi si è smarrito, lascia il gregge e cerca prima di tutto gli ultimi, quelli più feriti, che camminano con più fatica nella strada della vita. E spetta alla comunità cristiana tutta essere testimonianza vivente dell’Amore di Dio, che certamente «non griderà né alzerà il tono, non farà udire in piazza la sua voce, non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta» (Is 42, 2-3), ma piuttosto curerà ogni ferita. A cura di Francesco Belletti, Direttore del Cisf

“Sacra Famiglia”, di Luigi Filocamo (immagine PICCOLE SUORE SACRA FAMIGLIA, CASTELLETTO BRENZONE (VR).

IN PREGHIERA CON IL SALMO 97/98

L’amore più grande sgorga dal dono della vita. L’amore è la nuova legge. Insegnaci, Signore a confidare nella tua fedeltà, perché possiamo acclamarti dinanzi a tutti i popoli. La tua giustizia, Signore, trionfi in ogni cuore e sia manifestata a ciascuno la volontà del Padre: fare di Cristo il cuore del mondo

16 maggio - San Luigi Orione

Nacque il 23 giugno 1872 a Pontecurone (Tortona) in una famiglia disagiata. Dopo un'esperienza tra i Minori Francescani Riformati e i Salesiani (conobbe personalmente don Bosco), entrò nel seminario di Tortona. Era appena ventenne quando fondò un Oratorio festivo divenuto poi il Collegio San Luigi. Nel 1903 ebbe inizio la Piccola Opera della Divina Provvidenza. Nel 1908 assistette i terremotati di Messina. Morì a Sanremo il 12 marzo 1940. Giovanni Paolo II lo beatificò nel 1980 e lo canonizzò nel 2004.
Luigi Giovannini, ssp

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, esortati dalla parola del Signore Gesù, nel suo nome, rivolgiamo con fiducia la nostra preghiera a Dio Padre.

Preghiamo insieme dicendo:

A - Mostraci, Signore, la tua salvezza


1. Per la Chiesa che, guidata dal Papa e dai Vescovi, è chiamata ad essere strumento di giustizia e di riconciliazione nel mondo intero, preghiamo.

2. Per i popoli che continuamente sono minacciati dalle armi, dalla povertà, dall’intolleranza e dal fanatismo religioso, preghiamo.

3. Per le nostre famiglie e in particolare per i giovani che si preparano ad assumere le responsabilità che saranno loro affidate, preghiamo.

4. Per tutti noi che crediamo nella parola del Signore e che ogni giorno cerchiamo di dare il nostro contributo per la costruzione di un mondo migliore, preghiamo.

C- Padre buono, fa’ che rimaniamo sempre nell’amore del tuo Figlio Gesù per essere gli uni per gli altri, sempre e dovunque, strumenti della tua salvezza. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

VI SETTIMANA DI PASQUA

11 L Il Signore ama il suo popolo. Il dono dello Spirito Santo, poiché è Spirito di verità, ci rende capaci di essere testimoni di Gesù. S. Ignazio da Láconi; Beato Gregorio Celli. At 16,11-15; Sal 149,1-6; Gv 15,26 – 16,4a.

12 M La tua destra mi salva, Signore. Il passaggio di Gesù da questo mondo al Padre è stato doloroso, ma necessario: esso ci ha ottenuto l’invio dello Spirito Santo. Ss. Neréo e Achílleo (m.f.); S. Pancrazio (m.f.); S. Leopoldo Mandic. At 16,22-34; Sal 137,1-3.7-8; Gv 16,5-11.

13 M I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. La piena comprensione della rivelazione di Gesù è possibile solo grazie al dono dello Spirito, che guida la Chiesa. Beata Vergine Maria di Fatima (m. f.); Beata Maddalena Albrici; S. Gemma. At 17,15.22 – 18,1; Sal 148,1-2.11-14; Gv 16,12-15.

14 G San Mattia, apostolo. Festa (rosso). Il Signore lo ha fatto sedere tra i prìncipi del suo popolo. Mattia viene scelto tra coloro che avevano seguito Gesù fin dall’inizio del suo ministero. S. Maria D. Mazzarello. At 1,15-17.20-26; Sal 112,1-8; Gv 15,9-17.

15 V Dio è re di tutta la terra. La gioia dell’incontro definitivo con Cristo supererà la sofferenza del distacco. S. Severino delle Marche; S. Isidoro contadino. At 18,9-18; Sal 46,2-7; Gv 16,20-23a.

16 S Dio è re di tutta la terra. Prima di lasciarci, Gesù ci esorta a chiedere al Padre nel suo nome ciò di cui abbiamo bisogno. S. Ubaldo; S. Luigi Orione; S. Simone Stock. At 18,23-28; Sal 46,2-3.8-10; Gv 16,23b-28.

17 D Ascensione del Signore / B (S. Pasquale Baylon)
At 1,1-11; Sal 46; Ef 4,1-13; Mc 16,15-20

Agatino Gugliara, ssp

ESSERE LIEVITO CHE PRODUCE PANE

Lettera ai consacrati e alle consacrate

La seconda lettera circolare della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica ha per titolo Scrutate. Ai consacrati e alle consacrate in cammino sui segni di Dio. L’invito a continuare a camminare nell’anno della vita consacrata (29 novembre 2014 - 2 febbraio 2016) fa riferimento a un «itinerario a tratti difficile, a volte irto di ostacoli, ma caratterizzato dalla fecondità apostolica». Viaggio che si attua alla luce degli insegnamenti del concilio Vaticano II e del magistero di Papa Francesco.

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI:
da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei 2009.
Inizio: Cristo risusciti (171); Cristo è risorto, alleluia (172-173).
Ritornello al Salmo responsoriale: M° C. Carena; Rit. comune: Popoli tutti, lodate il Signore (183).
Processione offertoriale: Molte le spighe (365).
Comunione: Non vi chiamerò più servi (244); Passa questo mondo (300).
Congedo: Gioia del cuore (279).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento

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